sabato 31 dicembre 2011
Buon Anno!
del nuovo cielo e della nuova terra
Fiabe dell’Africa-l gallo meraviglioso
venerdì 30 dicembre 2011
Testimoni del Territorio
Marc Fumaroli- disorientamento contemporaneo
giovedì 29 dicembre 2011
Custodi della bellezza
BAMBINI CON UNA PERSONALITA' CREATIVA
Quando la capacità empatica dei bambini non viene riconosciuta dagli adulti, si possono creare molte difficoltà durante l’infanzia.
L’attitudine a vivere come propri i sentimenti degli altri fa si che per un bimbo piccolo sia difficile distinguere con chiarezza i propri stati d’animo e bisogni. Si creano, perciò, delle trappole psicologiche.
La discussione tra i due, infatti, non è finita. Anzi è appena cominciata. Ma l’arrivo a scuola ha messo bruscamente fine alle argomentazioni e troncato i discorsi a metà.
La ragazza scende dall’auto del fidanzato sbattendo la portiera e si avvia nell’atrio della scuola, sentendosi bruciare dalla rabbia che non ha potuto sfogare.
Nonostante il turbinio dei sentimenti, s’impone di essere calma e disponibile e, giunta in aula, fa appello a tutta la sua professionalità per cercare di apparire serena.
“I bambini non hanno colpa di nulla e non devono essere coinvolti nella mia vita personale” pensa tra sé cercando di allontanare le emozioni di poco prima.
Il piccolo Roberto, di sei anni e mezzo, le corre incontro per regalarle, tutto orgoglioso, un grande disegno colorato che ha fatto per lei durante il weekend.
Giovanna lo ammira e lo loda ma, mentre riceve i complimenti, il bimbo comincia a sentirsi agitato e diventa sempre più nervoso. Torna al banco tutto imbronciato e se la prende con il suo compagno. Lo provoca e lo infastidisce sino a far scoppiare un bel litigio.
A quel punto la maestra interviene per separare i due bambini e, mentre li sgrida arrabbiata… finisce per scaricare anche una parte del suo personale nervosismo di prima.
Poco dopo, mortificato in un angolo del banco, Roberto piange in silenzio e non capisce perché ha finito col prendersi una punizione. Era arrivato a scuola tutto felice, pronto a fare contenta la maestra… invece è riuscito solamente a farla infuriare!
Ciò che Roberto ancora non comprende è quanto la maestra (con una parte di se censurata e rimossa) si sia sentita alleggerita nel potersi arrabbiare almeno un momento. Era arrivata in classe con addosso una gran voglia di urlare… e a quel bisogno Roberto è riuscito a dare un po’ di soddisfazione, agendo il suo comportamento disubbidiente.
I bambini con una personalità creativa sentono istintivamente i bisogni degli altri. Anche quando sono ancora troppo piccoli per capirlo. Li sentono insieme ai propri, come se fossero i propri, e si comportano di conseguenza. Cercando il modo di soddisfarli.
Roberto voleva far contenta la maestra ma, sfortunatamente per lui, la maestra quel giorno aveva bisogno di arrabbiarsi.
Perciò Roberto, poteva “accontentarla” permettendole di sfogare il nervosismo che lei aveva dentro e a cui non aveva concesso nessuna espressione.
Spinto dal suo amore, il piccolo ha usato istintivamente (e inconsciamente) le proprie capacità empatiche e, trasformandosi nel “parafulmine” che serviva alla maestra, ha raggiunto il suo scopo.
Solo che adesso si sente confuso, colpevole e cattivo.
Per aiutarlo a capirsi e a stare meglio con se stesso, occorre l’intervento di un adulto capace di riconoscere la sua empatia e di spiegargliela.
Vediamo come.
La maestra Giovanna si avvicina al bambino, “Grazie Roberto” dice ad alta voce “stamattina venendo a scuola ero nervosa e avevo proprio bisogno di arrabbiarmi. Tu lo hai sentito, anche se non lo sapevi perché io non lo avevo detto a nessuno, e mi hai aiutata a esprimere la mia rabbia. Adesso mi sento meglio. Però mi dispiace che voi due bambini abbiate litigato.”
Poi continua, rivolta alla classe: “Bambini, non vi capita mai di aver voglia di arrabbiarvi? E cosa fate quando vi succede? Che cosa possiamo fare quando ci sentiamo arrabbiati?”
Il circo sociale
Benessere in Fattoria
mercoledì 28 dicembre 2011
Evgen Bavcar-Il buio è uno spazio
StereotiPOP
PresenzAssenza - Makrometamorfi
martedì 27 dicembre 2011
Araki- Love and Death
Josef Koudelka-Zingari
lunedì 26 dicembre 2011
…corde oblique….
La critica ha parlato davvero bene di questo cd, l’ultimo della produzione di Riccardo Prencipe e le sue Corde Oblique, ed era tempo che anche Slowcult se ne occupasse con un ascolto approfondito. E meritato, diciamolo subito, ché A hail of bitter almonds è di certo un prodotto di grande talento e raffinatezza musicale. Prencipe è alla sua sesta prova, nonostante la sua giovane età, la quarta con Corde Oblique dopo aver inciso i suoi due primi cd con il gruppo Lupercalia già nel 2000 e nel 2004. Partenopeo e coltissimo (storico dell’arte), il Maestro Prencipe cura l’aspetto compositivo dalla musica ai testi, passando per gli arrangiamenti e per la scelta dei collaboratori che contribuiscono a dare suoni molto particolari e riconoscibili alla sua musica, e momenti molto originali come il flauto di pan suonato sulla sesta traccia, Slide.
L’etichetta di genere, “Ethereal-NeoFolk”, dice abbastanza poco, come spesso accade, su quindici brani molto diversi tra loro che si dispiegano come una sinfonia, con momenti dal maestoso all’intimo, dove le voci (quelle femminili soprattutto) e un violino elegantissimo, legano a sé suoni diversi e mai campionati in un affresco che alla fine produce effetti acustici rock più vicini al prog che al folk, seppure la coloritura folcloristica e mediterranea resta sempre viva e forte, ampliando molto la potenza espressiva e la portata graffiante di alcune tracce, come ad esempio in Arpe di Vento, oppure nel cantato popolare di La madre che non c’è e La pietra bianca, o nell’arrangiamento flamenco di Crypta Neapolitana dove si apprezza forse al meglio l’arpeggio sopraffino di Riccardo Prencipe.
In tutto questo, non si perde mai il rock – salvo in un paio di pezzi a mio avviso troppo melodici, uno dei quali scelto (ahimè) per il video ufficiale – che rendono questo album assolutamente trasversale.
E se questo cd non piacesse comunque, varrebbe in ogni caso il prezzo del biglietto la strepitosa cover di Jigsaw falling into place dei Radiohead: che l’adorato Thom Yorke non mi fulmini, ma questa versione ha una potenza, una spinta addominale e diaframmatica che nell’originale manca; è un pezzo che entra nelle vene e resta attaccato alle viscere.
Spiace dirlo, ma questo lavoro meriterebbe una scena musicale live ben più ricca e sprovincializzata di quella italiana, e infatti il gruppo ha esperienze interessanti di live europei.
tratto da: www.slowcult.com
Giochiamo?!!!!!!
Debutta la versione in italiano di "Free rice-Clicca il chicco", il gioco linguistico online che per ogni risposta esatta regala 10 chicchi di riso al programma alimentare del World Food Program. A pagare sono gli inserzionisti web. Il riso raccolto verrà poi destinato ai programmi di alimentazione scolastica del WFP in Cambogia dove già l’agenzia delle Nazioni Unite fornisce pasti scolastici a circa mezzo milione di studenti.
Il gioco si rivolge a tutti, italiani che vogliono arricchire il proprio vocabolario, studenti di lingua italiana alle prime armi, Freerice è usatissimo anche nelle scuole. «Coinvolge tutti i giocatori in modo divertente e stimolante, aiutando a sfamare chi ha fame», ha detto Nancy Roman, Direttore della Comunicazione, del Settore Privato e Public Policy del WFP.
Freerice, inventato da John Breen, è stato lanciato nella versione inglese nel 2007 ed è stato subito un successo: solo nel primo mese accumulò riso sufficiente a sfamare per un giorno 50mila persone. Oggi i giocatori sono 40mila al giorno e complessivamente sono stati raccolti quasi 100 miliardi di chicchi di riso, sufficienti a sfamare 4,8 milioni di persone per un giorno.
Dopo l'inglese è stata preparata la versione spagnola: ora, in contemporanea, sono lanciate quella italiana e francese. Presto toccherà a cinese e coreano. Cosa aspettiamo? Andiamo a giocare!!!!!!!!!!!