venerdì 30 gennaio 2015
giovedì 29 gennaio 2015
d: video
Abel vive in inverno e Apolline vive in estate. Isolati nei rispettivi mondi non si sono mai incontrati. Così, quando Abel attraversa il confine e scopre Apolline, la curiosità è schiacciante. Il loro incontro diventa presto più complicato di quanto potessero immaginare. Entrambi dovranno imparare il compromesso per proteggere l'altro ...
www.carlos2carvalho.com
martedì 27 gennaio 2015
Per non dimenticare - Deportato I 57633 Voglia di non morire
"Per cominciare si potrebbe cambiare da subito la denominazione "Giorno della Memoria" in "Giorno delle Memorie". La nuova denominazione dovrebbe riorientare le manifestazioni, gli studi, l'edificazione della casa della Memoria come laboratorio della cultura di pace, di giustizia, di uguaglianza nel ricordo di tutti i genocidi e degli stermini di massa. Accomunati nel destino di essere stati vittime dell'odio annientatore, Ebrei, Rom e Sinti, Slavi, menomati, omosessuali, militanti della libertà, antifascisti, Cambogiani, Tutsi, Cinesi, Coreani, Argentini, i rappresentanti delle genti che hanno sofferto la pandemia dell'odio, interconnessi in una rete planetaria, potrebbero attivare un progetto comune per fare della memoria lo strumento principe per la fondazione di un'umanità redenta dalla violenza e dalla discriminazione."
Moni Ovadia,
Ferdinando Valletti, mediano del Milan , veronese di nascita , all’inizio degli anni ‘40 veste la casacca della Milano rossonera. Nel 1944, per aver partecipato a uno sciopero con gli operai dell’Alfa Romeo, viene tratto in arresto e condotto al carcere di San Vittore, finisce nel lager Mauthausen, uno dei più orribili luoghi della seconda guerra mondiale.
Aveva fatto già parte della Brigata Garibaldi e distribuito volantini per conto del movimento operaio in agitazione per i fatti dell’Alfa Romeo. Nel campo di concentramento, Valletti si riduce a meno di quaranta chili. Eppure, nonostante gli stenti e i trattamenti subiti, riesce a sopravvivere, distinguendosi per generosità e forza di volontà. Di lui racconta pure Aldo Carpi, nel suo “Diario di Gusen”, descrivendo il giovane calciatore del Milan come un bravo ragazzo, che più volte lo aveva aiutato nel lavoro e in una particolare occasione gli aveva addirittura salvato la vita.
Invece, a salvare Ferdinando, provvede il pallone. Le milizie di vigilanza nazista nei campi di sterminio erano solite organizzare, per svago e passatempo, partite di calcio tra soldati e a volte anche con prigionieri. In occasione di una di queste manca un giocatore. Uno dei militari tedeschi si ricorda di Ferdinando calciatore e decide di farlo giocare per completare il numero utile all’incontro. Valletti, nonostante pesi 39 chili e si mantenga a stento in piedi, partecipa alla partita e si guadagna la possibilità di lavorare come sguattero addetto alla distribuzione di bucce di patate ai prigionieri del campo.
Il suo nuovo lavoro gli consente di aiutare molti suoi compagni di sventura, grazie anche al fatto di poter disporre degli avanzi dei pasti riservati ai soldati tedeschi. Nel maggio del 1944 viene liberato e al suo ritorno a casa si presenta in condizioni al limite della sopravvivenza. Nel frattempo, 10 mesi prima, era nata sua figlia, Manuela, che da giornalista racconterà di lui e della sua prigionia, attraverso il libro “Deportato I 57633 Voglia di non morire”, come faranno pure Mauro Vittorio Quattrina, con l’omonimo documentario, e lo stesso Aldo Carpi, suo compagno di persecuzione.
Fernando Valletti se ne va nel 2007, dopo che dal 2000, a causa del morbo di Alzheimer, era stato costretto a ritirarsi definitivamente a vita privata.
domenica 25 gennaio 2015
d:poesia
foto di Nicolas Semeniuk
"Prova anche tu,
una volta che ti senti solo
o infelice o triste,
a guardare fuori dalla soffitta
quando il tempo è così bello.
Non le case o i tetti, ma il cielo.
Finché potrai guardare
il cielo senza timori,
sarai sicuro
di essere puro dentro
e tornerai
ad essere Felice."
Anna Frank
venerdì 23 gennaio 2015
d:foto
Gianluca Saggin - La memoria è nel tempo
La mostra fotografica “Il tempo è memoria. La memoria è nel tempo” alle Scuderie di Palazzo Moroni , Padova , dal 23 gennaio all'8 marzo 2015 .
giovedì 22 gennaio 2015
d:video
IDA di Pawel Pawlikowski è un film molto importante perché, al di là della perfezione formale e della bravura delle due protagoniste, costringe lo spettatore a fare finalmente i conti con la Storia. Il film è in bianco e nero, ma la vicenda narrata mostra tutte le sfumature del grigio e fa perdere il senso certo di dove sia il Bene e il Male. Ovviamente il Male del Nazismo, e delle responsabilità dello sterminio degli ebrei , sono assai chiare, ma tutto ciò, che da quell’orrore deriva, è confuso.
mercoledì 21 gennaio 2015
d: video
"È molto molto terapeutico. Adesso, dopo circa tre anni dall’inizio, vedo succedere cose magnifiche. Quando sono in mezzo al gruppo vedo che i ragazzi normodotati trattano i ragazzi diversamente abili come se stessero parlando con loro pari. Non c’è nessuna differenza, nessuna barriera, si trovano tutti insieme su un palco, pullman, sala prove e tutti sanno che sono lì per svolgere un determinato compito, per portare a termine la loro missione. Che è il compito che ha una band: stare insieme e stare bene. Davvero è diventata una seconda famiglia, per loro e per noi tutti." Federico Alberghini fondatore Banda Rullifrulli
La Banda Musicale "RulliFrulli" è nata da un' idea di un giovane musicista Federico Alberghini, batterista dei Three In One Gentlemen Suit nel settembre 2010, nell’ambito della Scuola Intercomunale di Musica "Andreoli" dell’Unione dei Comuni Modenesi Area Nord , dove Federico insegna dal 2003 .
"RulliFrulli" è composta da da 48 ragazzi, che vanno dai sei anni fino 25 anni, e tra questi ci sono 12 ragazzi disabili più cinque ballerine dirette dalla coreografa Licia Baraldi .Gli strumenti utilizzati sono non convenzionali: costruiti dai ragazzi riadattando materiale riciclato , un collettivo che unisce lo studio al divertimento. Alcuni dei ragazzi si sono avvicinati alla banda anche tramite i corsi della scuola e tra loro si sono formate alcune band che provano e scrivono pezzi. La Banda Rullifrulli è una realtà un po’ "anticonvenzionale" insolita nelle esecuzioni pubbliche , non soltanto per la qualità , ma anche per l'intrinseco valore umano . Inoltre è uno dei rari progetti che rende ogni elemento partecipe nell'ideazione e nella realizzazione dello spettacolo.
lunedì 19 gennaio 2015
BeMyEye una guida per i non vedenti
BeMyEye è una app non-profit , con l'obiettivo di migliorare la vita dei non vedenti collegandoli ad una comunità online di volontari vedenti attraverso uno smartphone.
Il suo funzionamento è semplicissimo, entrambe le parti installeranno l'applicazione e quando il non vedente ha bisogno di aiuto chiama la rete di volontari che collegandosi tramite l'app invia un video live dal suo dispositivo allo schermo del dispositivo del volontario, In questo modo i volontari possono "essere occhi per le persone cieche " .
Con questa applicazione è possibile collegarsi anche 10 volte al giorno perché si è assolutamente sicuri che la persona che risponde è disposta ad aiutarvi.
Per gli individui con problemi visivi anche i compiti più piccoli spesso diventano sfide più grandi. Il progetto Be My Eyes spera di cambiare la situazione!
"La cosa veramente importante di questa applicazione è che la persona non vedente ha l'opportunità di ottenere aiuto senza dover 'chiedere'."
Hans Wiberg fondatore BeMyEye
Chi desidera maggiori informazioni può cliccare su http://bemyeyes.org/ e scaricare la app per diventare volontario.
domenica 18 gennaio 2015
d : poesia
La seconda venuta
Turbinando nel cerchio che si allarga
Il falcone non può sentire il falconiereLe cose cadono a pezzi, il centro non può tenere.
Pura anarchia dilaga nel mondo
La marea insanguinata s'innalza e dovunque
La cerimonia dell'innocenza è annegata.
I migliori mancano di ogni convinzione mentre i peggiori
Sono pieni di intensità appassionata.
Certo è imminente una rivelazione
Certo è imminente la seconda venuta
La seconda venuta! Difficile pronunciare queste parole
Un ampio squarcio fuor dallo Spiritus Mundi
Tormenta la mia visione;
Da qualche parte nelle sabbie del deserto
Una forma con il corpo di leone e la testa di uomo
Bianco lo sguardo e senza pietà come il sole
Muove le sue cosce lente. Tutto intorno
Spirali fosche di uccelli del deserto.
La tenebra discende: adesso intendo
Che venti secoli di granitico sonno
Erano condannati all'incubo da una culla ondeggiante
E quale bestia orrenda, ora che alfine è venuta la sua ora
Striscia verso Betlemme per venire al mondo?
w. b. yeats
d:poesia
Gustav Klimt "La Morte e la Vita", particolare, 1910
Chi ha detto che la vita è breve?
Non è vero niente
La vita è lunga quanto le nostre azioni
generose
quanto i nostri pensieri
intelligenti
quanto i nostri sentimenti
disinteressatamente umani.
La vita è infinita.
Chi ha detto che la gioventù non dura?
Certo, ci sono anche i vecchi.
Ci sono i nazionalventenni
i mercenari e i razzisti
ci sono gli opportunisti di tutte le età
e i pensionati cronici
che pensan solo alla carriera
ci sono le rughe devastanti
dell’avidità di soldi e di potere.
Ma l’esperienza che non ha corroso
lo slancio
l’ironico disincanto
che non fa amare meno gli uomini
la saggezza
che combatte in prima linea
con gli occhi aperti sul futuro
sono l’alloro e l’elce verdi
estate e inverno.
Joyce Lussu
Joyce Lussu (1912-1998) una delle donne più importanti del nostro novecento.
Una vita straordinaria, epica, che sfiora il mito e la leggenda. Partigiana a fianco del compagno e marito Emilio Lussu, medaglia d’argento al valor militare, donna laica, antifascista, anticonformista, ironica, battagliera, piena di passione civile e democratica, pacifista, traduttrice di Hikmet, letterata, storica, ambientalista, e altro ancora.
venerdì 16 gennaio 2015
d:foto
Studio Villani -monumento ai partigiani
opera di Piero Bottoni situata nel cimitero del monastero della Certosa , Bologna 1955
Fotografie che a 100 anni dalla fondazione dello Studio Villani di Bologna sono protagoniste di una grande mostra dedicata al più importante atelier fotografico italiano del XX secolo, presentata dalla Fratelli Alinari presso il Museo del Patrimonio Industriale di Bologna , sino al 28 febbraio 2015.
giovedì 15 gennaio 2015
d:video
.
"Possiamo vedere solo poco davanti a noi, ma possiamo vedere tante cose che bisogna fare."
Alan Turing
"Possiamo vedere solo poco davanti a noi, ma possiamo vedere tante cose che bisogna fare."
Alan Turing
domenica 11 gennaio 2015
d : poesia
Voglio una coppa piena fino all'orlo
Che terribile bellezza!
Da quest'istante strappo dalla mia mente
qualsiasi altra donna
Terenzio, Eunuco,
Voglio una coppa piena sino all'orlo
E dentro annegarci l'anima:
Riempitela d'una droga capace
Di bandire la Donna dalla mente.
E non voglio dell'acqua poetica, che scaldi
I sensi al desiderio lussurioso,
Ma una sorsata profonda
Tracannata dalle onde del Lete,
Per liberare con un incanto il mio
Petto disperato dall'immagine
Più bella che gli occhi miei festanti
Videro, intossicandone la mente.
È inutile mi perseguita strugge.
Da quest'istante strappo dalla mia mente
qualsiasi altra donna
Terenzio, Eunuco,
Voglio una coppa piena sino all'orlo
E dentro annegarci l'anima:
Riempitela d'una droga capace
Di bandire la Donna dalla mente.
E non voglio dell'acqua poetica, che scaldi
I sensi al desiderio lussurioso,
Ma una sorsata profonda
Tracannata dalle onde del Lete,
Per liberare con un incanto il mio
Petto disperato dall'immagine
Più bella che gli occhi miei festanti
Videro, intossicandone la mente.
È inutile mi perseguita strugge.
J. Keats
domenica 4 gennaio 2015
La perfezione
L'uomo viaggerà verso la perfezione
quando avrà l'impressione di fondersi
nell'immenso e sconfinato spazio,
di essere come un mare senza spiaggia,
come una fiamma che arde incessantemente,
come una luce che brilla eternamente,
come un placido vento, o come una tempesta impetuosa,
come un cielo burrascoso e squarciato dai lampi,
come un fiumicello o come un rivo lagnoso,
come un albero variopinto all'avvento della primavera
o come un tronco nudo in autunno.
Come campi rigogliosi o distese aride.
Se l'uomo si immedesimasse
in tutti questi meravigliosi elementi,
sarà giunto a metà della via verso la perfezione.
Conquisterà l'apice della perfezione
solo quando si sentirà come un bimbo
che ha bisogno della presenza materna,
e come un uomo che protegge i suoi figli,
come un giovane innamorato.
Come un vecchio che si confronta con i ricordi,
un religioso che prega in un luogo sacro,
un malfattore che giace nella sua cella,
uno scienziato immerso nei suoi studi.
Uno sprovveduto che desidera uno spiraglio
tra la notte inquieta e le tenebre del giorno.
Una pia suora che vive tra i petali
della sua devozione e le spine dell'isolamento.
Una donna di facili costumi che si dibatte tra le zanne
della sua fragilità e le unghie dei suoi desideri.
Un misero che si trascina tra le sue afflizioni
e lo spirito di sopportazione.
E un agiato che è prigioniero tra la sua cupidigia
e la sua coscienza.
E un poeta che si trova fra la nebbia e le luci
della magica aurora.
Quando l'uomo può sperimentare e conoscere
tutto ciò, arriverà alla perfezione e diventerà
l'ombra dell'ombra dell'Onnipotente.
quando avrà l'impressione di fondersi
nell'immenso e sconfinato spazio,
di essere come un mare senza spiaggia,
come una fiamma che arde incessantemente,
come una luce che brilla eternamente,
come un placido vento, o come una tempesta impetuosa,
come un cielo burrascoso e squarciato dai lampi,
come un fiumicello o come un rivo lagnoso,
come un albero variopinto all'avvento della primavera
o come un tronco nudo in autunno.
Come campi rigogliosi o distese aride.
Se l'uomo si immedesimasse
in tutti questi meravigliosi elementi,
sarà giunto a metà della via verso la perfezione.
Conquisterà l'apice della perfezione
solo quando si sentirà come un bimbo
che ha bisogno della presenza materna,
e come un uomo che protegge i suoi figli,
come un giovane innamorato.
Come un vecchio che si confronta con i ricordi,
un religioso che prega in un luogo sacro,
un malfattore che giace nella sua cella,
uno scienziato immerso nei suoi studi.
Uno sprovveduto che desidera uno spiraglio
tra la notte inquieta e le tenebre del giorno.
Una pia suora che vive tra i petali
della sua devozione e le spine dell'isolamento.
Una donna di facili costumi che si dibatte tra le zanne
della sua fragilità e le unghie dei suoi desideri.
Un misero che si trascina tra le sue afflizioni
e lo spirito di sopportazione.
E un agiato che è prigioniero tra la sua cupidigia
e la sua coscienza.
E un poeta che si trova fra la nebbia e le luci
della magica aurora.
Quando l'uomo può sperimentare e conoscere
tutto ciò, arriverà alla perfezione e diventerà
l'ombra dell'ombra dell'Onnipotente.
K. Gibran