"Potreste forse rammentare migliore descrizione di una storia d’amore?
Quei due erano proprio
come se ne stava il caprifoglio
che si appoggia al nocciolo.
Quando è sicuro e intrecciato
e si è messo tutto intorno al tronco
insieme possono durare a lungo.
Ma chi li vuole separare
uccide ben presto il nocciolo
e il caprifoglio con esso:
“Bella amica mia, si è tra di noi
ne voi senza di me
ne io senza di voi."
Maria di Francia poetessa francese ,seconda metà del sec. 12º. Lavorò in Inghilterra. Conoscitrice della letteratura francese e della lingua latina, compose una raccolta di Lais,(ovvero raccontini in octosyllabe a rima baciata o piatta ,AABB, per i rigori del tempo praticamente un verso libero!) , una di favole, l'Ysopet, e il poema l'Espurgatoire Saint Patriz, derivato da un trattato latino scritto intorno al 1190 da H. de Saltrey. A M. furono attribuiti altri lai anonimi, Guingamor, Tydorel, Graelant, evidentemente composti a imitazione dei suoi.
"Maria di Francia è una madrina speciale, perché dopo l’epoca classica, è stata la prima a rompere il silenzio letterario al femminile. La materia bretone con lei ha assunto contorni netti, un’iconografia precisa, ha attinto dalle fiabe per generare, e solo con una penna e un cervello, il mondo fatato che ha dato da mangiare a generazioni di favolisti e cartoonisti, contemporanei compresi."
Michela Capra
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