venerdì 3 maggio 2013

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foto  di Valdimir Perfanov


"Per sua natura la tenerezza è qualcosa di fondamentalmente diverso dalla sessualità, dalla fame o dalla sete. Da un punto di vista psicologico pulsioni come la sessualità, la fame e la sete sono caratterizzate da una dinamica autopropulsiva: crescono d’intensità fino a quando non raggiungono un punto culminante in cui vengono soddisfatte e, per il momento, non si desidera nient’altro.La tenerezza appartiene ad un altro tipo di pulsione. Non è autopropulsiva, non ha scopo, non ha un punto culminante e non termina bruscamente. Trova il suo soddisfacimento nell’atto in sé, nella gioia d essere cordiali e affettuosi, di prestare attenzione, rispettare un’altra persona e renderla felice. Considero la tenerezza una delle esperienze più gioiose e positive. La maggior parte degli uomini sono anche capaci di tenerezza e non la associano all’altruismo o al sacrificio di sè. Solo per chi è incapace di tenerezza questa costituisce un sacrificio.Ho l’impressione che nella nostra cultura ci sia poco spazio per la tenerezza. Ma quante volte in un film troviamo manifestazioni di vera tenerezza tra i sessi o tra adulti e bambini o tra essei umani? Infatti non si intende affermare che siamo incapaci di tenerezza, ma solo che la nostra cultura scoraggia la tenerezza, e ciò dipende in parte anche dal fatto che è orientata a uno scopo: tutto ha un suo scopo, tutto ha una sua precisa meta che deve essere raggiunta.Il nostro primo impulso è sempre quello di raggiungere qualcosa. Siamo poco interessati al processo vitale in sé che si esaurisce nel vivere, nel mangiare o nel bere o nel dormire o pensare o provare un sentimento o vedere qualcosa. Se la vita non persegue alcun fine, allora ci sentiamo insicuri, ci chiediamo a che cosa serva. Anche la tenerezza non ha alcun fine. Non ha il fine fisiologico di dare sollievo o una soddisfazione repentina come avviene nella sessualità. La tenerezza non ha altro fine se non di godere di un sentimento di calore, piacere, sollecitudine nei confronti di un’altra persona. E’ questo il motivo per cui temiamo la tenerezza. Gli esseri umani – specialmente gli uomini – provano disagio quando manifestano apertamente tenerezza. "
Erich Fromm – L’arte di amare

giovedì 2 maggio 2013

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K-PAX - Da un altro mondo è un film del 2001, diretto da Iain Softley e tratto dall'omonimo romanzo  scritto da Gene Brewer. Nel romanzo  il protagonista Prot aiuta uno degli ospiti del manicomio dandogli tre compiti da svolgere, il primo di questi è di trovare l'uccellino azzurro della felicità (opera teatrale del commediografo belga Maurice Maeterlinck).

mercoledì 1 maggio 2013

I volti del lavoro

"Sai, noi siamo una generazione che ha creduto nel socialismo, in una società più giusta e libera per la quale abbiamo combattuto." Roberto Roversi 



"I Volti del Lavoromostra dedicata al mondo del lavoro, immagini, a colori e in bianconero, realizzate dagli allievi dei corsi di fotografia condotti da Federico Magonio e Càrola Ciotti.
 sala Set del teatro Politeama di Poggibonsi
fino al 18 maggio 2013
info: www.ivoltidelavoro.altervista.org