L’incanto
La condanna pronunciata
contro di me nel ventre
della madre ingenua - mentre
al mondo era in fiore - suona
senza più darmi stupore.
Conto gli anni, i giorni, le ore
di un tempo che mi abbandona
senza che mai si disperda
l’incanto, l’atroce incanto.
Resta sempre al mio fianco
la morte, mentre io ancor verde
della recente nascita,
non entro nel tempo vero.
Nella mente un solo pensiero,
uno solo, che non lascia
mai incustodita: esploro e cado
nell’ombra del mio destino,
sempre più in basso, fino
al disonore, e non mi persuado
di peccare di troppo amore...
Pier Paolo Pasolini
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