Ovidio nel Terzo Reich
non peccat, quaecumque potest peccasse negare,
solaque famosam culpa professa facit.
(AMORES, III, XIV)
Amo il mio lavoro e i miei bambini. Dio
È distante, difficile. Le cose accadono.
Troppo vicino agli antichi trogoli del sangue
L’innocenza non è arma terrena.
Ma una cosa ho imparato: a non disdegnare
Troppo i dannati. Nella propria sfera,
Loro armonizzano stranamente con il divino
Amore. Io, nella mia, celebro il coro d’amore.
di Geoffrey Hill
traduzione di Marco Fazzini
Nessun commento:
Posta un commento