domenica 9 agosto 2015

d: poesia





Ovidio nel Terzo Reich 

non peccat, quaecumque potest peccasse negare, 
solaque famosam culpa professa facit. 
(AMORES, III, XIV) 

Amo il mio lavoro e i miei bambini. Dio 
È distante, difficile. Le cose accadono. 
Troppo vicino agli antichi trogoli del sangue 
L’innocenza non è arma terrena. 
Ma una cosa ho imparato: a non disdegnare 
Troppo i dannati. Nella propria sfera, 
Loro armonizzano stranamente con il divino 
Amore. Io, nella mia, celebro il coro d’amore. 

di Geoffrey Hill
traduzione di Marco Fazzini

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