domenica 21 dicembre 2014

d: poesia


un capitello della "Sagrada  Familia"di A.Gaudì 


Mio Dio, mio Dio Bambino
povero come l’amore
piccolo come un piccolo d’uomo
umile come la paglia dove sei nato.

Mio piccolo Dio
che imparavi a vivere questa nostra stessa vita
che domandi attenzione e protezione
che hai ansia di luce
mio Dio incapace di difenderti
e di aggredire e di fare del male
mio Dio che vivi soltanto se sei amato
che altro non sai fare che amare
e domandare amore.

Insegnami che non c’è  altro senso
non c’è altro destino che diventare come te
carne intrisa di cielo, sillaba di Dio,
come Te, che cingi per sempre in un abbraccio
l’amarezza di ogni tua creatura
malata di solitudine!

Ermes Ronchi

venerdì 19 dicembre 2014

d:foto





 "Sono stato sempre orgoglioso nei miei oltre 40 anni di carriera come fotogiornalista dell'offrire dignità ai soggetti che fotografo, specialmente quelli che sono malati o in difficoltà di fronte a una fotocamera . Il mio recente lavoro in Liberia è stata una sfida per me. Il rispetto è una delle ultime e uniche cose che il mondo può offrire a un persona che è morta o sta per morire,  la fotocamera stessa a volte sembra un tradimento di quella dignità che si spera di offrire (...)  La storia va raccontata, così andiamo in giro con dolcezza e evitando intrusioni estreme (...) Raccontare Ebola vuol dire essere vicini, a distanza di scatto, con la devastazione del virus. Questo lavoro mi ha portato faccia a faccia con un altro aspetto dis-umanizzante del virus: la paura. Sapendo che un pericolo silenzioso si nasconde in una persona infetta da Ebola, un semplice tocco può farci ammalare. In Monrovia, dove è passato due settimane, la paura è sempre presente. Tra la gente, e tra i fotografi". Michel du Cille

Michel du Cille fotografo del Washington Post, vincitore di tre premi Pulitzer, è morto di infarto in Liberia mentre realizzava un reportage sull'epidemia di ebola. 

giovedì 18 dicembre 2014

d: video


"Duet", il nuovo corto di Glen Keane, il disegnatore della Disney (La Sirenetta, Tarzan e la Bella e la Bestia), presentato alla conferenza annuale di Google





domenica 14 dicembre 2014

d : poesia



foto by Cocu Liu

Non sto pensando a niente, 
e questa cosa centrale, che a sua volta non è niente, 
mi è gradita come l'aria notturna, 
fresca in confronto all'estate calda del giorno.
Che bello, non sto pensando a niente!

Non pensare a niente 
è avere l'anima propria e intera. 
Non pensare a niente
è vivere intimamente
il flusso e riflusso della vita... 
Non sto pensando a niente. 
E' come se mi fossi appoggiato male. 
Un dolore nella schiena o sul fianco, 
un sapore amaro nella bocca della mia anima:
perché, in fin dei conti, 
non sto pensando a niente, 
ma proprio a niente, 
a niente...

 Fernando Pessoa

venerdì 12 dicembre 2014

d:foto



Stephanie Sinclair, Troppo giovani per dire si, giugno 2011. Hajjah, Yemen

Immagine tratta  dalla  mostra "WOMEN OF VISION " a Torino fino all'11 gennaio  2015.
Dodici immagini scattate in tutto il mondo da donne fotografe per il National Geographic che  raccontano situazioni sociali e ambientali: società e condizioni femminili, come le spose bambine e la nuova schiavitù del XXI secolo, paesaggi onirici o testimoniare il trattamento della natura e la tutela dell’ambiente.
Le fotografe in mostra: LynseyAddario, Jodi Cobb, Kitra Cahana, Diane Cook, Carolyn Drake, Lynn Johnson, Beverly Joubert, Erika Larsen, Stephanie Sinclair, Maggie Steber, Amy Toensing.

giovedì 11 dicembre 2014

d: video







"Spero che The Lack sia un contributo che serva da stimolo a non arenarsi su logiche produttive cinematografiche classiche. Si può e si deve sperimentare attraverso nuovi linguaggi dando la possibilità ad un artista/regista di restare tale. Artigiano della propria opera. Moltissimi i festival internazionali a cui The Lack è stato invitato a partecipare. Qualcosa si muove. Le donne di The Lack rappresentano l’umanità intera. Sono portatrici della forza d’animo e coraggio nell’affrontare la mancanza interire che è in ogni essere umano".  Beatrice Bulgari, produttore del film  




domenica 7 dicembre 2014

d : poesia


Renato Mambor
Paesaggio nudo Sara, 2006



Ancora una volta faccia a faccia mondo
e volevo portarti un frutto di serra
ma anche tu sei a mani vuote.

Ma forse non ho i regali giusti per te mondo
e forse niente da me ti aspetti. E quando mai attendi
l'inutile tu? Io ti amo mondo, ma di te non mi curo.
E ci abbracceremo noi, e non fra i cavi
della città affondata o nella memoria di un lungo mistico inverno
e non con parole morte ci parleremo
che quando un amante parla, l'altro tutto
capisce e ama e quello e non altro vuole sentire.

E non mi guardo nella pelle di muta
sul gradino del tempio abbandonato.

Né in quelle bianche ghiaie sotto la luna.


Ida Vallerugo

giovedì 4 dicembre 2014

d : video



Pascal Doury (Parigi, 1956-2001) 
"Red Swan Hotel" -  Museo d’arte contemporanea MACRO di Roma, 
fino al  15.03.2015
info :http://www.museomacro.org





mercoledì 3 dicembre 2014

Giornata Internazionale Disabilità




"Le persone non capiscono che non è necessario essere alti 1,80 m per essere umani. Quello che conta è ciò che c'è nella testa e nel corpo. E soprattutto nella propria anima."Michel Petrucciani

martedì 2 dicembre 2014

Andrea Casillio - writer in sedia a rotelle




Andrea Casillio in arte Kasy23, 33 anni  primo writer italiano disabile. Era il 2005 quando un’infezione fulminante del midollo osseo, di origine sconosciuta, nel giro di una notte gli ha tolto la possibilità di camminare sulle proprie gambe, Così Andrea è  diventato un writer di professione,  tiene corsi per ragazzi e realizza graffiti su commissione per le amministrazioni locali, gli oratori, le scuole, per eventi e manifestazioni. 
"La passione per i graffiti  nasce da quando ero bambino. E’ stato come un sogno vedere questi colori che comparivano sui muri della città, chiedersi da dove arrivavano, chi erano queste persone sconosciute che vagavano nella notte per fare questi lavori. Questa mia curiosità, questo mio interesse è stato così grande che da quel giorno ho cominciato una ricerca su come potermi avvicinare a questo mondo…Ho incontrato un mio compagno di scuola che li faceva e da lui ho cominciato a farmi dare le prime dritte e da quel giorno ho preso in mano questa bomboletta e non l’ho più mollata".




I suoi lavori si possono ammirare a Bergamo- alla stazione di Chiuduno  o sui muri del carcere di Bergamo, dove ha dipinto i personaggi del cartone “Up”.   Molte le opere di Andrea Casillo sono esposte in  mostre e fiere, come il Motorshow di Bologna.
"A volte ho la schiena a pezzi dopo aver lavorato, oppure faccio fatica a trovare luoghi accessibili ma riuscire a dipingere nonostante il trauma fisico mi ha dato una grande forza. Spesso dipingo su tele che poi vengono appese in alto, è molto stimolante questo perchè mi sembra di arrivare lì dove fisicamente non sarei mai arrivato."




fonte www.superabile.it
info : http://www.kasy23.it