domenica 21 dicembre 2014

d: poesia


un capitello della "Sagrada  Familia"di A.Gaudì 


Mio Dio, mio Dio Bambino
povero come l’amore
piccolo come un piccolo d’uomo
umile come la paglia dove sei nato.

Mio piccolo Dio
che imparavi a vivere questa nostra stessa vita
che domandi attenzione e protezione
che hai ansia di luce
mio Dio incapace di difenderti
e di aggredire e di fare del male
mio Dio che vivi soltanto se sei amato
che altro non sai fare che amare
e domandare amore.

Insegnami che non c’è  altro senso
non c’è altro destino che diventare come te
carne intrisa di cielo, sillaba di Dio,
come Te, che cingi per sempre in un abbraccio
l’amarezza di ogni tua creatura
malata di solitudine!

Ermes Ronchi

Nessun commento:

Posta un commento