lunedì 29 luglio 2013

Fabian Negrin




Fabian Negrin - da 'L'ombra e il bagliore', 
Orecchio Acerbo, Roma 2010 - Tecnica: acrilico



Fabian Negrin nasce nel 1963 in Argentina. A 18 anni si trasferisce a Città del Messico dove si laurea all'Università Autonoma Metropolitana - Facoltà di Grafica e frequenta un master in incisione all'accademia di Belle Arti San Carlos. Sempre in quegli anni studia cartellonistica con Wiktor Gorka e Corporate Identity con Felix Beltràn. A Città del Messico lavora come illustratore per i principali giornali e collabora come grafico con diverse case editrici e agenzie. Come fumettista pubblica alcuni albi e strisce settimanali. Trasferitosi a Milano nel 1989, le sue illustrazioni appaiono su numerosi quotidiani e riviste. Nel 1995 vince il premio Unicef alla Bologna Children's Book Fair con le tavole di "In bocca al lupo". Nel 1999, 2001 e 2003 è selezionato alla Biennale di Illustrazione di Bratislava, e nel 2009 con i libri "Mille giorni e una notte" e "L'amore t'attende", vi ottiene la Bib Plaque. Nel 2000 vince il remio aAdersen - Il Mondo dell'Infanzia come miglior illustratore. Con il libro "The Riverbank" di Charles Darwin (The Creative Company, 2009) vince il Bologna Ragazzi Award 2010, Non Fiction. Dal 2001, dopo "Il gigante Gambi-piombo" edito da orecchio acerbo, ha pubblicato molti libri di cui è anche autore del testo. Attualmente continua il suo lavoro di illustratore sia in Italia che all'estero, prevalentemente nell'ambito dell'editoria per ragazzi.
"Ormai non dovremmo più sorprenderci che Fabian Negrin, ogni anno, a volte anche più spesso, ci regali una perla della sua straordinaria sensibilità.” (Andrea Rauch)



Petit Robert et le mystère du frigidaire, libro-CD, opera-rock di Brico Jardin,
 illustrata da Fabian Negrin, éditions Notari, Ginevra 2010







domenica 28 luglio 2013

POESIA





RONDO'

Tutti siamo  nati per morire 
e si comincia a morire quando si è  nati 

Ma se è vero che  chi muore
esce d'affanni
sarà pur vero che la vita dell'uomo 
su questa terra
è una continua guerra 

Eè dov'è guerra non  è  mai dovizia 
e il denaro è re del mondo 
servo buono e padrone cattivo :
chi più ne ha più ne desidera.

Sfortunatamente i desideri non empiono
le tasche e non giovano:
se giovassero tutti  sarebbero ricchi.

Chi non ha gran voglie è ricco 
o ha  un parente a casa del diavolo.
E chi è ricco  è savio 
perchè  grandi ricchezze mille  pensieri .

I pensieri però fanno mettere i peli canuti .

La vecchiezza  da ognuno è ben desiderata 
e quando s'acquista purtroppo viene odiata :
è un affanno da cui  s'esce solo morendo.

Vincenzo Cerami 






giovedì 25 luglio 2013

VIDEO




Alessio, 22 anni, affetto da paraparesi spastica, da dieci anni in Fondazione Don Gnocchi, racconta la sua giornata in Zodiak Active, società di produzione televisiva europea

lunedì 22 luglio 2013

SGUARDI INCROCIATI" 6 - RIFLESSI - DA VAN EYCK A MAGRITTE

"Si usa uno specchio di vetro per guardare il viso; e si usano le opere d’arte per guardare la propria anima." G. B. Shaw


Particolare di: Paul Delvaux. Donna allo specchio, 1936.
Olio su tela. 71x91,5 cm. Museo Thyssen-Bornemisza, Madrid. © VEGAP, Madrid, 2013 


Il Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid ospita un gioco di immagini reali e riflesse, motivo costante della pittura che già a partire dal XV secolo affascinava gli artisti. Un gioco visivo che sorprende l'osservatore : quello che il pittore vede nello specchio della sua tela , quello che pensa ci sia fuori dal dipinto . Un percorso affascinante un viaggio attraverso l’accostamento di opere di vari autori e periodi   dagli illusionismi di Van Eyck a metà del quattrocento , alla realtà infedele dello specchio che riflette la schiena del personaggio che gli sta di fronte di Renè Magritte e  l’immagine dell’uomo distorto e sfigurato di Bacon . Sotto il duplice  aspetto di riflesso del reale e riflessione sul mondo. "Se noi vedessimo la realtà con quegli occhi, ci coglierebbero le vertigini(H. Focillon)


Ritratto di George Dyer allo specchio, Francis Bacon 

"Vorrei che i miei quadri apparissero come se un essere umano fosse passato su di essi... lasciando una scia di umana presenza e tracce di memoria di eventi passati"Francis Bacon 



SGUARDI INCROCIATI" 6: RIFLESSI. DA VAN EYCK A MAGRITTE
fino al 15-set-2013
Museo Thyssen-Bornemisza , Madrid
info: http://www.museothyssen.org

domenica 21 luglio 2013

d : poesia








Al di là


Al di là del porto
c'è solo l'ampio mare...
Mare eterno assorto
nel suo mormorare...
 
Come è amaro stare
qui, amore mio...
Guardo il mare ondeggiare
e un leggero timore
 
prende in me il colore
di voler avere
una cosa migliore
di quanto sia vivere... 

F. Pessoa

venerdì 19 luglio 2013

FOTO


Philip-Lorca diCorcia "Juliette ms muse "2004



Philip-Lorca di  Corcia (Hartford, Connecticut 1953) La Schirn Kunsthalle la più grande istituzione europea presenta l'intera produzione  dell'artista americano mai realizzata in Europa. 124 le immagini esposte ,  scatti di vita quotidiana, sospesi nel tempo, illuminati da una luce quasi cinematografica. Dalla serie Hustlers (1990-92), incentrata su prostitute e diseredati, fino a Heads (200-2001), dedicata ai volti dei passanti incontrati a New York , e  alcuni scatti della suo ultimo lavoro , dal titolo East of Eden.
Philip-Lorca di  Corcia a Francoforte, fino al 5  settembre 2013.






martedì 16 luglio 2013

Ligabue - "Toni" e la sua arte nel racconto di Cesare Zavattini

"Ricordate un ragazzo italiano mingherlino dagli occhi un po’ torvi, bravo a scuola in disegno?"   (Cesare Zavattini)





Circa ottanta le opere di Antonio Ligabue (1899- 1965), tra dipinti, disegni e sculture, che ripercorrono le tappe fondamentali della sua vicenda umana ed artistica, dagli esordi fino agli ultimi anni di vita. Immagini che catturano e incantano con la loro forza cromatica e l'apparente semplicità ma che, in realtà, paiono sottendere una complessità di rimandi culturali, di citazioni stilistiche e di contaminazioni con le varie arti visive, come il cinema e l'illustrazione.
E’ Cesare Zavattini l’illustre “Cicerone” della mostra che Riccione dedica alla figura e all’opera di Antonio Ligabue .
A Zavattini, regista, sceneggiatore, scrittore, giornalista, nonché disegnatore e pittore, si deve, già negli anni ‘50, il primo vero ‘approccio’ all’arte dei ‘candidi’ da parte della cultura figurativa ufficiale. Memorabile è la sua monografia Ligabue, un testo poetico, edito da Franco Maria Ricci nel 1968. Non mancano poi le ‘prove’ di un interesse di Zavattini verso Ligabue anche sul piano cinematografico, come è testimoniato in mostra da importanti repertori inediti provenienti dalla ricca documentazione donata di recente dal figlio di Zavattini, Arturo, alla Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia.



"diventa conosciuto, disprezzato e poi riverito in un flusso e riflusso di complicità materiali e mortali tra la vittima e i carnefici, spesso essi medesimi vittime di troni e arcangeli". Cesare Zavattini


Ligabue   "Toni" e la sua arte nel racconto di Cesare Zavattini
Galleria d'arte moderna e contemporanea Villa Franceschi
via Gorizia, 2 - Riccione
fino al 6 ottobre 2013
info : http://www.comune.riccione.rn.it/

domenica 14 luglio 2013

POESIA

Sonia Lovo - Tramonto 1
Acrilico su tela 60cm x 50cm
( 1998)


Ballata

Se ne vedono nel mondo
che son osti... cavadenti
boja, eccetera... (o, secondo
le fortune grand'Orienti).
C'è chi taglia e cuce brache,
chi leoni addestra in gabbia,
chi va in cerca di lumache...
Io... fo buchi nella sabbia.
I poeti anime elette,
riman laudi e piagnistei
per l'amore di Giuliette
di cui mai sono i Romei!
I fedeli questurini
metton argini alla rabbia
dei colpevoli assassini...
Io... fo buchi nella sabbia.
Sento intorno sussurrarmi
che ci sono altri mestieri...
Bravi... A voi! Scolpite marmi,
combattete il beri-beri,
allevate ostriche a Chioggia,
filugelli in Cadenabbia,
fabbricate parapioggia
Io... fo buchi nella sabbia.
O cogliate la cicoria
e gli allori. A voi! Dio v'abbia
tutti quanti, in pace, e gloria!
Io... fo buchi nella sabbia.

Ernesto Ragazzoni (1870-1920)

venerdì 12 luglio 2013

lunedì 8 luglio 2013

Nell'acqua capisco


"Se andassimo via adesso nulla di ciò che verrà sarebbe, ma la vita è come l'acqua, scompare, affonda e poi riaffiora dove può, dove deve." Margaret Mazzantini 

Laurel  Holloman -  Swell  ( 2013)


"NELL’ACQUA CAPISCO", un progetto espositivo di Lea Mattarella e Claudio Libero Pisano che ha come protagonista assoluto l' acqua . Le opere esposte in mostra hanno tutte in questo elemento il loro tratto comune.  L'acqua come elemento che unisce o si fa portatore di messaggi . L'esposizione vede impegnati sia giovani nomi che personalità già affermate. Diciasette gli artisti in mostra: Gregorio Botta, Simone Cametti, Paolo Canevari, Davide D’Elia, Alberto Di Fabio, Bruna Esposito, Andrea Galvani, Laurel Holloman, Regina José Galindo, Donatella Landi, Marina Paris, Simone Pellegrini, Gioacchino Pontrelli, Annie Ratti, Barbara Salvucci, Donatella Spaziani, Francesco Vaccaro. 


Alberto Di Fabio in "I Understand the Water"


"Nell’acqua capisco"
Evento collaterale alla 55. Esposizione Internazionale d’Arte la Biennale di Venezia
Venezia, Ateneo Veneto e Procuratie Vecchie
fino al  29 settembre 2013
info:www.ciacmuseum.com

sabato 6 luglio 2013

Nico Chiapperini


"Per me la fotografia non è soltanto l'attimo in cui per magia tutto il disordine acquista ordine, forma e senso. C'è un prima dello scatto molto importante, fatto di osservazione, attesa e speranza; e c'è un dopo che si conclude davvero, a mio avviso, con la stampa. Poter toccare con le mani un'immagine ti accarezza dentro."Nico Chiapperini




Nico Chiapperini (Novi Ligure nel 1978) è uno street photographer italiano. Nel 2008 frequenta un workshop di fotografia al TPW, con David Alan Harvey, e nel 2010 un altro workshop a Marrakech, con Stefano Pensotti. Le sue foto sono state pubblicate su riviste e siti di fotografia italiani e stranieri, tra i quali Photo Technique, Il Fotografo e National Geographic. vive  a Den Bosch, Paesi Bassi. 
info :www.nicochiapperini.com/it/




"Con molta pazienza, incassando le delusioni e imparando dagli errori, tenendo sempre a mente che la fotografia è un'attività umana ed è quindi popolata da persone di tutti i generi. Io ho incontrato ogni tanto quelle giuste, un po' perché mi sono dato molto da fare e un po' anche per fortuna. 
(...)il consiglio che mi sento di dare è uno solo: divertirsi, come un bambino. Bisogna proprio divertirsi, metterci tanta passione e amare la fotografia, perché credo sia la strada migliore: comunque vada, non sarà necessariamente un successo, ma ti renderà felice."Nico Chiapperini

venerdì 5 luglio 2013

FOTO




mannequin forms shadow theatre China - foto by Max Forsythe

giovedì 4 luglio 2013

Delphine Lucielle - Through the stone

  "la vera arte è quella della natura e il vero artista è il suo specchio ". Leonardo da Vinci


Under the midnight stone
Glass panel on Glass fiber
20 x 30 (.2010)


Delphine Lucielle rende l'invisibile visibile , crea i suoi dipinti con pigmenti minerali di fusione (utilizzati in sostituzione di vernici) su vetro (che sostituisce la tela) per riprodurre la struttura invisibile e la consistenza estetica di pietre, che sono compendi di conoscenze scientifiche e di esperienza visiva. Lucielle cattura l'aspetto estetico e più effimero di un materiale apparentemente all'origine di tutto, utilizza vetro e pietra come materiali viventi, adattabili e rispondenti alle sue richieste. La sua arte esplora non solo la contaminazione di materiali e linguaggi differenti, ma anche che di tali mondi apparentemente contrastanti come la scienza e discipline umanistiche, arte e artigianato.
 Le sue opere richiedono una conoscenza tecnica e scientifica dettagliata per selezionare i minerali da sottoporre a controllo, e la capacità di leggere la storia del minerale attraverso chimici, fisici e analisi strutturale.


The process (Knitting)


Delphine Lucielle è nata in Francia nel 1971 e vive in California dal 1994,  artista sperimentale che sfida continuamente le convenzioni del suo tempo, trova ispirazione e sfida  nei materiali e processi che sono per loro natura difficili da lavorare. Il suo spirito avventuroso e la volontà di innovare le hanno consentito di allungare i confini materiali utilizzati nell'arte. Ha aperto la strada all'uso di tecniche originali come la pittura con il vetro e pietre e tessitura a mano con il vetro.
"...mi sono chiesta: di cosa è fatta quest’immagine? Evidentemente di silice, che è vetro. Quindi, se volevo rispettare la purezza della roccia, dovevo utilizzare il vetro per rappresentarla. Le rocce poi sono fatte di minerali, e i minerali di cristalli, allineati in forma di griglia. Quindi ho pensato: devo riprodurre anche questo processo! E l’unico modo per farlo era di tessere il vetro per riprodurre la griglia e imitare la luminescenza dei minerali." Delphine  Lucielle  su .artribune.com



looking-for-life
 Glass fiber on Glass panel
20 x 20 (2010)


Delphine  Lucielle-Through the stone 
Dorsoduro Venezia
fino al 31 luglio 013
info :Veniceprojects.com
fonte: http://www.delphinelucielle.com

Glasstress: White Light/White Heat
a cura di James Putnam e Adriano Berengo
PALAZZO CAVALLI-FRANCHETTI
Campo Santo Stefano 2842 Venezia
www.glasstress.org


martedì 2 luglio 2013

EMILIO GRECO - la vitalità della scultura


Emilio Greco "il cantante " (1947) terracotta coll de-Luca Roma


"Emilio Greco , la vitalità della scultura" titolo della  mostra  che celebra il centenario della nascita  del grande scultore di origini siciliane  Emilio Greco (Catania l'11 ottobre 1913 - Roma  5 aprile 1995). 
Esposti sculture e disegni che documentano quarant'anni di creatività dell'artista dal 1947 al 1987. Una mostra curata da Gabriele Simongini voluta dalla Fondazione Carichieti e realizzata con la collaborazione degli Archivi Emilio Greco di Roma e dell’Opera del Duomo di Orvieto. Le opere provengono dagli Archivi Greco di Roma, dal Museo Emilio Greco di Orvieto e da collezioni private.
L’esperienza artistica di Emilio Greco è stata  un continuo viaggio intorno all’uomo, dentro un mistero senza fine che l’arte non svela ma può insegnarci ad amare . Greco è stato senza dubbio uno dei maggiori scultori italiani del secondo '900, come ha sancito anche il Gran premio per la scultura alla Biennale veneziana del 1956.
Durante la mostra sarà proiettato il documentario realizzato da Franco Simongini per la Rai tra il 1976 e il 1977 e dedicato ad Emilio Greco, nell'ambito della serie "Artisti d'oggi".
L’ evento è parte di una serie di importanti mostre che, sotto l’egida del Comitato per il centenario della nascita di Emilio Greco, omaggeranno l’artista anche Roma (Museo di Roma in Palazzo Braschi) e Londra (Estorick Collection of Modern Italian Art). Il catalogo, edito da Allemandi, conterrà le riproduzioni delle opere di Emilio Greco esposte a Chieti, i saggi di Gabriele Simongini ed Elisabetta Cristallini ed un ricordo di Antonella Greco (figlia dell’artista), oltre ad una sezione relativa alla mostra di Orvieto con un saggio di Francesco Buranelli.

Emilio Greco, Grande figura accoccolata n 2 - Palazzo de’ Mayo Chieti 


"Tutto dipende da quello che cercate". Ecco, appunto: tutto dipende da quello che cerchiamo. Se ancora cerchiamo quello che ci appartiene , un rapporto sicuro con le cose, l'armonia, l'accordo con noi stessi, la bellezza, l'amore, le sculture e i disegni di Emilio Greco splendidamente si dispiegano a darci misura del mondo.  Leonardo Sciascia (1970)




Emilio Greco, la vitalità della scultura
fino al 29 settembre 2013
Palazzo de’ Mayo, Chieti
info : www.fondazionecarichieti.it