martedì 29 novembre 2011

SIGIS VINYLISM, IL SIGNORE DEL VINILE, ALLA POW GALLERY DI TORINO

 

Da sabato 3 dicembre 2011 fino a sabato 23, Sigis Vinylism: il Signore del Vinile, dopo la recentissima partecipazione alla Biennale di Venezia, Padiglione Italia, Città di Viterbo, espone la sua ultima opera dal titolo Kiss me baby, appositamente realizzata per la mostra evento pre-natalizio Inside Marilyn, a cura di Alessandro Icardi e Renata Panizzieri Lanza

Ospitata presso l’elegante sede della Galleria d’Arte POW Gallery: cool art place nel cuore di Torino, dal concept creativo a tutto tondo che fonde il mondo dell’Arte a quello del fashion style, design, jewellery-design, cinema, musica e passione per la conoscenza umanistica a 360°; incubatore di progetti d’arte e cultura, dall’accattivante calendario, ricco di eventi attenti a divulgare una cultura sempre aggiornata, incubatore di fermenti creativi e stilosa vetrina di cibo d’avanguardia a nutrimento delle nuove menti creative, trendy e colte. 




Kiss me baby è stata creata assemblando il cartonato pubblicitario dei Baci Perugina 2011-2012 al viso-icona-pop con cui Norma Jeane Baker (Los Angeles, 1 giugno 1926 – 5 agosto 1962) è stata mitizzata, sul quale fa bella mostra di se' la bocca contraddistintiva di Sigis Vinylism, dallo sgargiante colore rosso fuoco glitterato, posta sulla riproduzione fotografica del celebre viso della modella e attrice, cantante e produttrice cinematografica statunitense, rende l’impatto visivo del fruitore simile a quello con la faccia di un pagliaccio, volendo così rendere esplicito l’insito messaggio di una denuncia anti-artistica dello stesso personaggio simbolo di Marilyn, proprio poiché reso famoso in funzione di una visibilità cinematografica conquistata solo e soltanto grazie alle proprie forme carnali procaci e voluttuose da elargire alle masse per alimentarne la brama e il desiderio di possederne il florido corpo, eburneo e sensuale, senza interrogarsi sulle conseguenze di una tale operazione. 

L’intenzione dell’artista, infatti, è quella di sottolineare la mancanza di uno spessore intrinseco alla base del personaggio posto in un contesto culturale, quindi con ripercussioni di valenza sociale. 

Sigis Vinylism accusa quanto ciò, ancor oggi, sia una parte fortemente presente nell’ambito della Cultura e dell’Arte: per eccellenza, luoghi deputati a considerare e celebrare reali talenti del pensiero e dell’esecuzione tecnica, dagli esiti concettuali e artistici pregnanti per la società, ovvero, non volti a impalmare a modello ed esempio di massa a cui guardare, vuoti contenitori usa e getta, privi di contenuti e identità individuale. 
Renata Panizzieri Lanza














EMOTIVITA' A-NORMALE


Nel corso dei colloqui psicologici, i pazienti raccontano spesso una sofferenza apparentemente ingiustificata. Parlano di un dolore che si aggiunge e aggrava il dolore considerato “normale”, quello cioè che, inevitabilmente, s’incontra durante la vita. E incolpano di quel dolore “aggiunto” la propria sensibilità, il loro modo di amare.



Questa emotività A-normale costituisce ai loro occhi un fardello inutile ma, a volte, tanto pesante da non riuscire più a muoversi.

UN NORMALE ATTACCO DI PANICO

E’ quello che da un po’ di tempo capita a Laura.

Laura che non esce più da casa e che, per venire in terapia, deve essere sempre accompagnata da qualcuno.

Una ragazza alta, bella e slanciata, consumata dagli attacchi di panico.

Non molto tempo fa era attiva, indipendente, piena d’interessi e di entusiasmo. Oggi è ridotta a una dipendenza dagli altri quasi totale.

Anche lei mi racconta la stessa insopportabile sensibilità.

“Mi commuovo sempre, anche quando non sarebbe opportuno! A casa mi chiamano lacrimuccia…” stringe i pugni, arrabbiata con se stessa e con quell’emotività che la rende oggetto di scherno da parte delle persone a cui vuole bene.

“Voglio cambiare, dottoressa! Mi aiuti. Voglio essere diversa.”

“Come vorrebbe essere?” le chiedo.

“Vorrei essere indifferente, fregarmene di tutti, pensare solo a me stessa e non aver più bisogno di nessuno!” afferma, lo sguardo rivolto in alto a cercare quella se stessa, impossibile e desiderata come se fosse una vincita milionaria al superenalotto.

Per fortuna non esiste una cura in grado di cancellare il cuore!

Sulla base dell’esperienza clinica che ho maturato, credo che i sentimenti, la tenerezza e la cooperazione, siano l’unica medicina capace di curare la sopraffazione che sta avvelenando la nostra “civiltà”.

La sensibilità e l’empatia non sono malattie da curare ma, al contrario, costituiscono una cura per l’indifferenza, il cinismo e l’aridità di cuore (proprio quelle “malattie” che a volte mi viene chiesto di ottenere).

L’affermazione “Voglio essere normale” nasconde una trappola psicologica. Presuppone l’esistenza di uno standard uguale per tutti ed esclude la possibilità di esprimere l’unicità e la creatività che caratterizzano ogni essere.

Secondo la definizione del dizionario Merriam Webster, la salute mentale è “uno stato di benessere emotivo e psicologico nel quale l'individuo è in grado di sfruttare le sue capacità cognitive o emozionali, esercitare la propria funzione all'interno della società e rispondere alle esigenze quotidiane della vita di ogni giorno”.

Per raggiungere questo stato è indispensabile esprimere la propria originalità e il proprio potenziale creativo, infatti, è proprio la possibilità di manifestare ciò che siamo quello che ci fa sentire utili, soddisfatti, realizzati e felici.

Come afferma Bruno Munari: “Una persona creativa è una persona felice”, mentre chi non può esprimere la propria peculiare verità e originalità è una persona che inevitabilmente soffre, non sentendosi realizzata.

La creatività non può essere “normale”, può solo essere originale, diversa, nuova.

La “normalizzazione delle emozioni” costituisce una violenza agita a discapito della salute mentale e del benessere psicologico.

Non ci sono emozioni normali ed emozioni anormali, ci sono modi di sentire diversi per ciascuno di noi e ogni sentimento ha diritto di accettazione e di esistenza.

Per questo, cercare di raggiungere la normalità è, a mio parere, una patologia, una prigione mentale costruita intorno al proprio modo di amare.

In nome della “normalità” imbavagliamo e leghiamo la sensibilità e la creatività e troppo spesso finiamo per rinunciare alla nostra verità.

Il cuore non è normale.
E' vero.

lunedì 28 novembre 2011

Gianluigi Colin-Immaginario contemporaneo




Nato a Pordenone nel 1956, Gianluigi Colin conduce da molti anni una ricerca artistica che tocca due sistemi solo apparentemente diversi, quello delle parole e quello delle immagini.

Il suo lavoro è un viaggio sul valore fondante della memoria, sul senso della rappresentazione, sulla stratificazione dello sguardo. Ci conduce attraverso un percorso di citazioni, rielaborando fotografie di cronaca, sui personaggi più celebrati o sui grandi avvenimenti dell’attualità ma anche sull’universo delle immagini del passato, quelle della vita privata e quelle che diventano Storia. La sua è una ricerca artistica dal forte impegno etico e civile che utilizza materiali esistenti, citazioni continue del vivere quotidiano tra il presente e il passato.



Personalità eclettica, Gianluigi Colin è Art Director del “Corriere della Sera” per il quale scrive anche di fotografia e comunicazione visiva, materie di suoi corsi universitari e conferenze.

Ha esposto in numerose città italiane e straniere e le sue opere sono presenti in collezioni private, musei e istituzioni pubbliche sia in Italia che all’estero.

Vive e lavora tra Milano e Roma.




domenica 27 novembre 2011

R.L. Burnside-See My Jumper Hanging On the Line

Avvento- tempo dell'attenzione


Tempo verrà
in cui, con esultanza,
saluterai te stesso arrivato
alla tua porta, nel tuo proprio specchio,
e ognun sorriderà al benvenuto dell'altro

e dirà: Siedi qui. Mangia.
amerai di nuovo lo straniero che era il tuo Io.
Offri vino.Offri pane. Rendi il cuore
a se stesso, allo straniero che ti ha amato

per tutta la tua vita, che hai ignorato
per un altro e che ti sa a memoria.
Dallo scaffale tira giù le lettere d'amore,

le fotografie, le note disperate,
sbuccia via dallo specchio la tua immagine.
Siediti. E' festa: la tua vita è in tavola.

Derek Walcott






Avvento, tempo dell'attenzione
Vangelo: Mc 13,33-37

Entriamo nel tempo del­la speranza. Avvento vuol dire letteralmen­te avvicinarsi, venire vicino. Un tempo di incamminati, in cui tutto si fa più vicino: Dio a noi, noi agli altri, io a me stesso. In cui impariamo che cosa sia davvero urgen­te: abbreviare distanze, trac­ciare cammini d'incontro. Nel Vangelo il padrone se ne va e lascia tutto in mano ai suoi servi. Atto di fiducia grande, da parte di Dio; as­sunzione di una responsabi­lità enorme, da parte del­l'uomo. Come custodire i be­ni di Dio che abbiamo fra le mani? Beni di Dio che sono il mondo e ogni vivente? Il Vangelo propone due atteg­giamenti iniziali: fate atten­zione e vegliate. Tutti cono­sciamo che cosa comporta una vita distratta: fare una cosa e pensare ad altro, in­contrare qualcuno ed essere con la testa da tutt'altra par­te, lasciare qualcuno e non ricordare neppure il colore dei suoi occhi, per non aver­lo guardato. Gesti senz'ani­ma, parole senza cuore. (....)


Allora è sempre tempo d'Av­vento, sempre tempo di ab­breviare distanze, di vivere con attenzione. Sempre tem­po di adottare strategie di ri­sveglio della mente e del cuore, in modo da non ar­rendersi al preteso primato del male e della notte, in mo­do da non dissipare bellez­za, e non peccare mai con­tro la speranza.

Padre Ermes Ronchi

L'orchestra dei rom - Ragazzi prodigio


Ragazzi prodigio pronti al debutto.
I nomadi a Milano sono 2128: martedì Amnesty International presenterà il nuovo rapporto sui rom in Italia. Domani 27 novembre primo concerto al Conservatorio di Milano. Il presidente Napolitano li ha invitati al Quirinale.


Leonard ha imparato a suonare il violino guardando video su YouTube. «Con lo spartito mi annoio, allora vado a orecchio». Edward ha le dita che volano, e fa su e giù sulla fisarmonica anche mentre il professore, paziente, spiega per la centesima volta le variazioni di Vivaldi. Leonard ed Edward sono fratelli, cresciuti all’ex campo nomadi di Triboniano. Due volte a settimana le loro giornate si trasformano: diventano i solisti dell’orchestra dei bambini rom, compagnia buffa e spericolata di venti ragazzini tra i cinque e i diciassette anni, fiore all’occhiello del Conservatorio di Milano. Dopo un anno di lezioni, ogni mercoledì e sabato, per l’orchestra è arrivato il momento del primo concerto. Domani, nella scuola di musica più prestigiosa della città. Sala Verdi, quella nobile, 1600 posti a sedere. «Sono agitatissimi» racconta il direttore Alessandro Cerino. Eppure suonano da sempre, tutti i giorni. Nei vagoni nella metropolitana, davanti alle vetrine dei negozi. Stavolta è diverso. Alessandro Cerino , compositore e arrangiatore, è il direttore dell'orchestra.
Giuseppe Bottero

sabato 26 novembre 2011

App/Arte


Vicenza - dal 26 novembre al 15 dicembre 2011

Novecento vicentino: opere di pittura dalle collezioni dei Musei Civici
L’esposizione offre al pubblico innumerevoli racconti paralleli, che intrecciano le biografie degli artisti di quel periodo rintracciando le loro opere per ricostruire le avversità e le chimere che si trovarono ad affrontare





Un maestro Costruttivista
Palazzo delle Esposizioni Via Nazionale, Roma
Dal 11/10/2011 Al 08/01/2012

Dall’11 ottobre all’8 gennaio 2012, il Palazzo delle Esposizioni ospita Aleksandr Rodchenko, in una mostra organizzata da Moskow House of Photography Museum. Aleksandr Rodčenko (1891-1956) è stato senza dubbio uno dei principali generatori di una stagione creativa e intellettuale, rispecchiando perfettamente lo spirito e l'aura mitica dell' avanguardia russa. Pittura, design, teatro, cinema, grafica e fotografia, sono gli ambiti disciplinari in cui il portentoso talento di questa affascinante figura d'artista si è cimentato, aprendo nuovi percorsi creativi per lo sviluppo successivo di ciascuno di essi.




Verona: il 700 da esportazione
A palazzo della gran guardia fino al 9 aprile 2012

Un itinerario di emozioni. Così l'assessore comunale alla cultura Erminia Perbellini ha definito "Il Settecento a Verona"
La mostra organizzata dal Comune, assessorato alla cultura, dal Museo di Castelvecchio in collaborazione con il Ministero per i beni e le attività culturali, la Soprintendenza per i Beni storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Verona, Rovigo e Vicenza, la Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici del Veneto alla Gran Guardia.
http://www.larena.it/stories/Cronaca


L'Ermitage a Padova. Un omaggio a Rembrandt



Giungono a Padova, dal grande Museo di San Pietroburgo, due capolavori del pittore olandese. Per la prima volta vengono esposte anche stampe del maestro provenienti dalle collezioni civiche e dalla Biblioteca del Seminario Vescovile di Padova. Al via la collaborazione siglata tra Ermitage e Padova, che presterà l’Eterno Padre di Giotto. 

Nell’attività artistica di Rembrandt le raffigurazioni di persone anziane, rese sagge dalla vita, hanno sempre occupato un posto particolare per la loro forte connotazione spirituale, per la loro profondità psicologica ed espressiva, ma anche per la maestria con cui egli rappresentava i segni dell’età tanto da riuscire a competere con la natura stessa.


Giungono a Padova, concessi eccezionalmente dal prestigioso museo di San Pietroburgo, segnando l’avvio di un’importante collaborazione tra la città veneta e il Museo Statale Ermitage e si potranno ammirare presso i Musei Civici agli Eremitani dal 26 novembre 2011 al 30 gennaio 2012.

Don Primo Mazzolari-Come pecore in mezzo ai lupi


"Questi giovani, i vostri figlioli, che sanno ancora così poco della vita, non sanno che cosa vuol dire disperazione. Voi invece l'avete conosciuta lassù e l'avete ritrovata, molti, adesso. La disperazione non è il buttarsi nel fiume, l'appendersi a un albero, bruciarsi le cervella. Sono atti insani, gli episodi patologici e non mai abbastanza deprecati della disperazione. La disperazione è prima di tutto nel nostro sapere il perché della propria vita, specialmente quando la vita è sacrificio. Disperazione è tirarsi il collo e non riuscire a portare a casa quanto basta per sfamare i propri figlioli; disperazione è aver voglia di lavorare e non trovarne; disperazione è l'aver messo assieme, frusto a frusto, un campo, una casa, e vederseli portar via senza averla mangiata fuori; disperazione è il non poter quasi credere a un domani: al lavoro come sorgente di benessere, all'onestà come il più bel titolo di nobiltà per l'uomo."Don Primo Mazzolari




"Come pecore in mezzo ai lupi" è una raccolta degli scritti di Don Primo Mazzolari (Cremona, 13 gennaio 1890 – Bozzolo, 12 aprile 1959), lo straordinario prete di Bozzolo, paesino nel quale ha portato tutta la sua capacità di annunciare democrazia, riflessione, entusiasmo, collegare il Vangelo con l'impegno della società, stare all'interno di tutte le situazioni complesse anche di quel periodo, quello successivo alla Resistenza, come la sofferenza del fascismo, l'impegno per la Costituzione. Soprattutto è pieno di messaggi sull'impegno concreto, sull'impegno politico, a tal punto che si rivolge ai giovani, agli adulti, al bisogno di incrociare anche culture diverse, quelle che nascono dalla tradizione comunista e quelle che nascono dal Vangelo che lui vive e interpreta quotidianamente in quella piccola realtà di periferia, lanciando un messaggio che è certamente più grande, portando attenzione anche alla pace.
Grande contemporaneità in questi scritti , ci riportano l'urgenza di una riflessione su una società civile che esprime un bisogno di politica orientata al bene comune.

Don Primo fu un uomo leale, un cristiano vero, un prete che camminava con Dio, sincero e ardente. Un pastore che conosce il soffrire e vede lontano. Il suo giornale era la bandiera dei poveri, una bandiera pulita, tutta cuore, mente e passione evangelica” papa Giovanni Paolo I (1978)

Crepax- Istantanee di un'epoca




Sarà Guido Crepax il protagonista della prima edizione di Riluce – esercizi di arte luminosa, la rassegna d’arte che The Style Outlets metterà in scena con cadenza annuale tra novembre e gennaio nelle sue sedi di Castel Guelfo e Vicolungo. Grandi mostre a cielo aperto dedicate a un esponente del mondo della grafica, del design, dell’arte o dell’illustrazione, che lasceranno spazio anche alla creatività di giovani talenti emergenti, con la direziona artistica di Roberta Gaito e Annaluce Canali, dal 26 novembre e fino al 22 gennaio 2012.




Guido Crepax, soprattutto attraverso le storie di Valentina, è testimone attento del suo tempo e registra per oltre 30 anni le tendenze letterarie, musicali, della moda, del design del cinema di un'Italia che cambia. Nelle sue pagine si possono riconoscere, disegnati con dovizia di particolari, gli abiti degli stilisti più in voga, storici pezzi di design, auto d’avanguardia. Tutta la sua produzione è ricca di citazioni e i suoi personaggi parlano spesso di arte, musica, filosofia e letteratura: una vera e propria istantanea del costume.



Il volto violento della Gran Bretagna

Nel 2008 il fotografo britannico Jocelyn Bain Hogg (agenzia VII) era interessato alle baby gang inglesi ma poi il suo interesse si è focalizzato su chi forniva armi e droga ai giovani e così ha realizzato “The family”  un libro fotografico molto real in cui sono ritratti alcuni dei malavitosi che spadroneggiano in Gran Bretagna.

Il mondo della criminalità britannica è diviso in tanti gruppuscoli, poco organizzati e privi di veri leader, che non hanno più il controllo del territorio.

Oggi le attività davvero redditizie sono in mano ai gruppi stranieri, soprattutto russi, ma anche albanesi, kosovari e turchi.

Ovviamente le foto non potevano che essere in un crudo e realistico bianco e nero!

in video

venerdì 25 novembre 2011

Emozioni..

Hai nostalgia del passato?
Sorridendo risposi di "no".
No,non ho nostalgia del mio passato,forse mi mancano i tempi dei banchi di scuola, ma no,non ho affatto nostalgia!.... amo troppo il mio presente e tutto ciò che oggi ho, neanche lo credevo possibile anni fa.
Il mio passato mi ha formato; il mio presente, oggi, lo vivo.
Vivere!
Già a pronunciare questa parola il mio cuore batte più forte e le mie labbra sorridono ancora di più..
Ogni volta che vado a letto non vedo l'ora che sia un nuovo giorno.
Oramai, il pigiama mi sta stretto,prima vivevo con lui stava diventando la mia seconda pelle, ora non vedo l'ora di toglierlo, di vestirmi ,di uscire fuori.
Si,fuori e vedere il mondo che prima era racchiuso in quattro mura,le "mie"quattro mura invase di solitudine e silenzio.
Guardo tutto in maniera diversa e molte paure che prima mi assillavano ora stanno svanendo per dare spazio a delle nuove, magari.
Ma, che importa!?!
La vita è anche questo affrontare con coraggio tutto,specialmente le paure .
I coraggiosi,a mio avviso, non sono quelli che parlano,consigliano o giudicano ma sono quelli che agiscono pagandone le conseguenze!!
In questi anni ne ho conosciuti di coraggiosi,almeno ci provavano dal loro canto,ma sono davvero pochi coloro che posso definirli davvero tali; le dita della mano già sono troppe!
Sono felice perchè ho trovato ciò che credevo esistesse solo nei miei sogni.
Ora è tutto concreto,tutto così vero da sembrarmi surreale.
Che buffa la vita,un giorno ti svegli e trovi tutto ciò che desideravi, la vita che sognavi,senza un reale motivo.
Forse doveva capitare e basta.
Il buio che diventa luce, la pioggia che diventa sole, la burrasca che diventa carezza del vento e il nero l'arcobaleno che aspettavi.
Sto imparando a pensare meno poichè pensando troppo rischi di perdere, a volte, dell'emozioni che varrebbe la pena vivere veramente.
Nulla dura per sempre, magari sto solamente sognando con gli occhi aperti sulla finestra del mondo, chi lo sa....Scopriamolo!
Mi godo il mio oggi per non avere rimpianti in quanto già sono troppi quelli del passato e mi son ripromessa di non averne più.
Io posso tutto ciò che voglio,se voglio!
Se posso camminare a testa alta è perchè ho nuove consapevolezze e questo anche grazie a persone speciali che stando al mio fianco me lo ricordano ogni momento del giorno inconsciamente .
Se sento il mio cuore battere più forte e perchè ho imparato ad abbassare lo scudo con chi ritengo degno di tale privilegio .Mi hanno insegnato a ricevere.
Nella vita si dà e si riceve e che sorpresa ricevere!
Sto e devo imparare!
A volte mi sento come una bambina che trova la mattina di un giorno qualunque un regalo e stupita dice:" ma..oggi non è il mio compleanno perchè ho un regalo sul tavolo?!" .
Credo che quelle siano le sorprese più belle,proprio quelle che la vita mi sta regalando ora e con mani tremanti e gli occhi gioiosi le scarto.
Vivo l'emozioni!
Non sono qua ad insegnare la vita perchè la mia la sto finalmente vivendo sulla mia pelle .....
S.S

Un incontro speciale...



Camminava per strada,persa tra i suoi pensieri. Era una bella giornata di sole nonostante il vento freddo per la stagione invernale.
Era come immersa in una bolla d'aria, pensierosa per via del lavoro,eclissata in se stessa .Il resto del mondo era uno sfondo sfocato di un quadro sbiadito dal tempo.
Quando, qualcosa la riportò nella realtà, ruppe la bolla d'aria.
Vide una ragazzina seduta su un muretto, un'adolescente che probabilmente aveva poco più di quattordici anni. Aveva gli occhi neri per la sbavatura del trucco troppo eccessivo,probabilmente aveva pianto tanto, i capelli erano in disordine e le mani tremanti.
Non so cosa spinse Lusy ad avvicinarsi a lei.
Era sola.
-Tutto bene?-
-La vita è brutta, uno schifo, una merda!- rispose l'adolescente.
Lusy rimase stupita da quella risposta così tagliente,così colma di rabbia e si chiese cosa spingeva una ragazza che poteva avere tutto a parlare così.
La ragazza si sedette accanto all'adolescente.
Rimasero in silenzio.
Un silenzio che valeva più di mille parole.Lo sguardo di Lucy era comprensivo e pacato,privo di alcun giudizio mentre quello della quattordicenne stupito e perplesso.
I loro sguardi si incrociarono e nacque una sintonia di un istante.
- La vita è meravigliosa,è un dono che ci è stato dato.Ricordati che sei fortunata per quello che hai e sei. La vita fa anche soffrire ma ricorda che tutto ha un su perchè. Tutti siamo destinati in qualcosa.Con il tempo imparerai ad apprezzere tutto ciò che si presenta dinnanzi a te e ad amare con tutta te stessa la vita che adesso odi tanto.-disse Lucy in tono rassicurante e dolce.
La piccola ragazzina non ha fatto in tempo di replicare in quanto Lucy già era scesa dal muretto e si stava mescolando tra la folla.Sparendo con la sua camminata fuori dal comune.
S.S

giovedì 24 novembre 2011

Mario Sorrenti - calendario Pirelli 2012



Il calendario Pirelli del 2012 sarà firmato dal fotografo italiano Mario Sorrenti, dopo Karl Lagerfeld torna un altro fotografo di professione che ha fatto della moda la sua passione. Mario Sorrenti è uno dei nomi più importanti dell’ambito della fotografia di moda.
Il calendario Pirelli è contraddistinto, sin dal lontano 1964, dalla sua esclusività e alla tiratura limitatissima che consente solo a pochissimi eletti di averne una copia.

Punta sulla seduzione ma sceglie uno spirito wilde e naturalista e sceglie come location le coste della Corsica, una terra che sembra rimasta selvaggia e incontaminata e che regala paesaggi e ambienti davvero suggestivi.
Le modelle scelte da Sorrenti sono: Kate Moss, Isabeli Fontana, Lara Stone, Milla Jovovich, Natasha Poly, Margareth Madè , Saskia de Brauw e Rinko Kikuchi. Il calendario Pirelli 2012 sarà presentato ufficialmente a New York il prossimo 6 dicembre. Presto quindi vedremo tutte le foto dell’attesissimo calendario.



La differenza ci rende più umani


«Se non riconosciamo lo straniero che ci abita, avremo sempre paura di quello che incontriamo per la strada»



MONI OVADIA RIFLETTE SU EBREI E ZINGARI CON DUE RECITAL IN MUSICA

E brei e zingari, il destino di due popoli accomunati dallo stesso disprezzo, ma c' è una differenza, i primi sono riusciti a entrare nel salotto buono dei vincitori, i rom ancora oggi subiscono crudeltà e calunnie». Moni Ovadia torna in scena per riflettere sulla questione che gli sta più a cuore, la diaspora, al di là di ogni nazionalismo. Per parlarne l' artista bulgaro propone «Senza confini» (da oggi al 27/11) e «Cabaret Yiddish» (dal 29/11 al 4/12) , cult del suo teatro musicale.
Con sei musicisti di cui quattro rom, il primo spettacolo è un concerto di canti, musiche, poesie e storie ebraiche, sinti e rom, «il mio modo per raccontare l' esilio, una vocazione che oggi impone un' urgente presa di coscienza», sottolinea l' attore. Un recital di teatro civile dove il confino diventa una condizione elettiva, ma anche lo spunto per indagare dentro e fuori di noi... "
Grossi Livia- Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it

mercoledì 23 novembre 2011

The Lavazzers




The Lavazzers è il titolo della ventesima edizione del Calendario Lavazza che, per festeggiare un traguardo così importante, ha riunito 12 maestri della fotografia che hanno reso grande negli anni il Calendario Lavazza. David LaChapelle, Annie Leibovitz, Marino Parisotto, Elliott Erwitt, Albert Watson, Ellen von Unwerth, Erwin Olaf, Thierry Le Gouès, Miles Aldridge, Eugenio Recuenco, Finlay MacKay e Mark Seliger si sono messi in gioco celebrando, con un autoscatto, il loro rapporto più intimo con il caffè Lavazza.



Una galleria di immagini di forte suggestione, ora fotografie divertenti ed enigmatiche, ora affascinanti come sculture, ora icone da decodificare: il risultato finale colpisce nel segno proprio per la diversità e per l'approccio introspettivo di ogni artista che ha contribuito a un risultato finale unico tra fotografia tradizionale, tecniche personali sofisticatissime e, in alcuni casi, arte digitale.




Il pianeta morto-Stanislaw Lem

60esimo anniversario della sua prima pubblicazione: il 23 novembre 1951, infatti, l'ex-medico di Leopoli (oggi in Ucraina) diede alle stampe il romanzo "Il pianeta morto" (Astronauci).



Stanislaw Lem (Leopoli, 12 dicembre 1921 – Cracovia, 27 marzo 2006) è stato uno scrittore, medico e filosofo polacco. Lem è probabilmente il più importante autore contemporaneo di fantascienza non angloamericana; le sue opere sono state tradotte in più di trenta lingue ed hanno venduto oltre trenta milioni di copie nel mondo. È considerato uno dei maggiori scrittori polacchi. Uno dei suoi romanzi più celebri è Solaris (1961). Nel 1972 il regista sovietico Andrej Tarkovskij ne ha tratto un film omonimo di grande successo, che lo ha reso popolare al di fuori della sua patria.
Nel 1951 pubblicò Il pianeta morto (Astronauci) che è il suo primo romanzo di fantascienza
le illustrazioni sono ispirate a La Cyberiade di Daniel Mròz.



Trama
"L’umanità alle soglie del XXI secolo, dopo secoli che hanno visto guerre e lotte sanguinose per la supremazia sul proprio simile, raggiunge un equilibrio mondiale con l’eliminazione di ogni forma di capitalismo e l’avvento di un ordinamento comunista in una pacifica coesistenza di tutti gli uomini, ora impegnati unicamente al miglioramento di se stessi.
Proprio quando la guerra era un concetto ormai dimenticato, in seguito ad un terremoto vengono rinvenuti a Tunguska i resti di un'astronave aliena, proveniente da Venere e precipitata sulla Terra nel 1908; la traduzione parziale di un documento, parte del ritrovamento, rivela l’intenzione di una civiltà extraterrestre di invadere, a scopo di conquista, la Terra.
Il progresso tecnologico, catalizzato dal nuovo ordinamento sociale ed economico, permette all’uomo di sfruttare le forze della natura per fini etici, e l’esplorazione spaziale diventa una realtà, ma al tempo stesso vi è la certezza di avere i mezzi necessari per poter annientare la razza ostile. Tuttavia, la prova che esistono forme di vita in altri mondi, rende indispensabile il tentativo di costruire una coesistenza pacifica; una nave, il Kosmokrator, parte dalla Terra per raggiungere Venere e stabilire un contatto. L’equipaggio di scienziati troverà i resti di una civiltà superiore che, prima di poter attuare il proprio piano di conquista, si è autodistrutta in una guerra per la supremazia di singoli partiti, lasciando quindi un pianeta morto."

Semiramide


Semiramide di Rossini inaugura la stagione lirica del Teatro San Carlo di Napoli , direttore Gabriele Ferro, regia Luca Ronconi
fino al 27 novembre
.



"Semiramide sta sempre a seno nudo, nemmeno uno scialletto sulle spalle. E i suoi fedeli, lussuriosi come lei, assatanata di sesso, si alternano in una vasca-sauna, larga quanto il palcoscenico. Da qui la guardano, ammirati, in pose plastiche, nudi ovviamente. Lei sempre alta, dominante, parrucca verde da strega, stivaloni alla coscia, collana nera a tela di ragno. Il costume dominante, per la nuova produzione dell'opera di Rossini, che ha inaugurato venerdì la stagione del San Carlo, è l'asciugamano (Emanuel Ungaro). La scena fissa è una parete sbreccata, enorme (Tiziano Santi), altro che sfrenatezza e opulenza della città condannata dalla Bibbia. ... è giustissima la Semiramide (1823) di Ronconi, proprio per la sua radicalità. Costruita per negazione, dice l'esatto contrario di ciò che si vede.(...)"
Carla Moreni http://www.ilsole24ore.com



martedì 22 novembre 2011

TOILET PAPER MAGAZINE




Toilet Paper è il nuovo progetto di Maurizio Cattelan e del fotografo Pierpaolo Ferrari. Un art magazine che non contiene testo ma solo immagini. Ironico e Surreale.
L'ironia e il tocco surrealista di Mr. Joker - così è stato definito Cattelan nel sito della BBC - sono presenti in dosi elevate, ma c'è anche la perfezione tipica dei servizi di moda, campo che ben conosce Pierpaolo Ferrari, visto il suo militare tra le pagine de L'Uomo Vogue, Wallpaper.
Per la gioia di chi, nelle riviste, guarda solo le figure, in Toilet Paper non c'è testo, se non una lunga lista di contributors, assistents, stylists, producer.

"Penso che la rivista piacerà a tutti, non c'è solo una scelta di immagini, si tratta invece della sequenza che mette in relazione le varie foto. La rivista nasce da una passione/ossessione che mi accomuna con Maurizio. Ogni immagine nasce da un'idea, anche semplice, per poi diventare una complessa orchestrazione di persone che costruiscono dei tableaux vivants. Questo progetto è - anche - una sorta di sfogo mentale. Proveniamo, Maurizio ed io, da ambiti dove circolano un'infinità di fotografie. Ne produciamo per lavoro: io nel mondo della moda e della pubblicità, lui nell'arte con le sue opere e i progetti, anche editoriali, che segue".Pierpaolo Ferrari

Condominio Occidentale


Adattamento teatrale di Paola Musa e Tiziana Sensi attori non vedenti portano alla "luce" una storia di "invisibili", al Colosseo Nuovo Teatro di Roma, dal 25 novembre al 4 dicembre 'Condominio Occidentale'.


Tratto dall'omonimo romanzo di Paola Musa -vincitore del premio Cha'mbery Premier Roman 2009 e premio Primo Romanzo Citta' di Cuneo 2009- lo spettacolo smaschera i tanto diffusi, quanto banali preconcetti sulla disabilita' ed evidenzia i temi sociali del nostro presente, dalla violenza sulla donna alla vergogna della poverta', dalla solitudine alla contraddizione di una societa' che promette pari opportunita' ed e' incapace di mantenere tale impegno. Il progetto teatrale si muove su questo doppio binario, quello dell'emergenza sociale e quello dell'integrazione tra mondo della disabilita' e mondo giovanile.

'Condominio Occidentale' e' un campo per senza tetto, un microcosmo dove si alternano le vicende di donne, madri, figli, uomini invisibili, invisibili ai nostri occhi miopi fintanto che non veniamo toccati in prima persona. Un universo dove i sentimenti sono destinati a mutare, dove i rapporti si incrinano e dove la paura di perdere anche la dignita' conduce alla solitudine. Ma e' anche una comunita' dove gli individui cercano di stare insieme dandosi regole precise. Nelle misere realta' di questi personaggi si riflettono le nostre paure ma anche le nostre speranze.



IL CALENDARIO -CHAPEAU PER IL TALENTO



Si chiama "Chapeau" il calendario ideato da Special Olympics per festeggiare il suo 29° compleanno. Chapeau, come il gesto di ammirazione che i 12 personaggi noti fotografati esprimono nei confronti degli atleti "speciali". Un "atto simbolico - spiegano dall'associazione - doppiamente significativo per il fatto che i volti raffigurati nel calendario, sono quelli di sportivi che, in ragione dei sacrifici profusi nella loro carriera, sanno apprezzare la tenacia e la determinazione degli atleti con disabilità intellettiva".

Sono stati coinvolti nel progetto Stefano Baldini, Ettore Bassi, Danilo Gallinari, Alberto Gilardino, Margherita Grambassi, Linus, Maicon, Marco Mordente, Giorgio Rocca, Francesca Schiavone, Simone Venier, Javier Zanetti, oltre allo stilista Barbisio. Il calendario sarà distribuito da Gazzetta dello Sport in tutte le edicole a partire dal 28 Novembre, in concomitanza quindi con un altro importante appuntamento "Special olympics": l'European Basketball Week 2011, in programma dal 24 novembre al 4 dicembre,.17.000 atleti con e senza disabilità intellettiva, si daranno appuntamento sui parquet di tutta Europa per giocare a pallacanestro. In Italia saranno 4.500 gli atleti che parteciperanno a tornei, percorsi ed esercizi d'avvicinamento al basket.

La manifestazione sarà presentata oggi martedì 22 novembre, sul campo del Palazzetto dello Sport di Roma in Piazza Apollodoro 10: dopo i saluti istituzionali, si svolgerà una partita di basket integrato tra gli atleti Special Olympics, i giocatori di Serie A dell'Acea Roma e i giornalisti presenti.
fonte: http://www.superabile.it

MONDO LUX - Die Bilderwelten des Werner Schroeter



Mondo Lux - Die Bilderwelten des Werner Schroeter” di Elfi Mikesch, dedicato alla vita e alle opere dello stesso Schroeter, un ritratto degli ultimi suoi quattro anni di vita con le testimonianze, tra le altre, di Isabelle Huppert e Wim Wenders.

lunedì 21 novembre 2011

Florence Queer Festival 2011- all’insegna delle differenze e del valore sociale


“Il Festival, oltre che un importante evento culturale è anche un’occasione di riflessione sul valore delle differenze e di rivendicazione sociale. Un’edizione articolata e ricca di opere che contribuisce, con la sua radiazione, a migliorare le condizioni non solo di lesbiche, gay e transgender ma anche di altre minoranze, sessuali e non, nel nostro paese”. (Fabrizio Ungaro)


48 sono i titoli in programma, 21 anteprime nazionali e quattro focus speciali il cinema queer sbarca all’Odeon di Firenze, dal 25 novembre all’1 dicembre 2011, per la nona edizione del Florence Queer Festival. Sul grande schermo saranno presenti, tra gli altri, la vita, le opere e i lati oscuri del leggendario autore americano della Beat Generation nel documentario “William Burroughs: the Man within” di Yony Leyser; uno dei più grandi pianisti e compositori jazz viventi, Fred Hersch, nel documentario “Let Yourself Go: The Lives of Jazz Pianist Fred Hersch” di Katja Duregger (prima nazionale); le torture e persecuzioni in Spagna durante la dittatura di Franco in “El muro rosa” di Enrique del Pozo e Julian Lara; i colori di Frida Kahlo e il suo incontro immaginario con la ballerina Anita Berber nella Berlino degli anni venti in “Frida e Anita” di Liz Rosenfeld; il documentario candidato all’Oscar “We were here” di David Weissman sul dramma dell’AIDS a San Francisco.
In programma anche la prima nazionale di “The Green” di Steven Williford, che annovera nel cast Julia Ormond, nei panni di un avvocato lesbica, alle prese con un caso di molestie e il film indipendente “Weekend” di Andrew Haigh, fresco del successo all’ultimo Festival del Cinema di Roma, sulla relazione tra un bagnino e un artista. E ancora una retrospettiva dedicata al cineasta tedesco, recentemente scomparso, Werner Schroeter (che include anche il documentario in anteprima nazionale “Mondo Lux” di Elfi Mikesch con le testimonianze di Isabelle Huppert e Wim Wenders), un focus sul cinema LGBTQ svedese contemporaneo, una selezione di cortometraggi provenienti dal Kashish 2011 Mumbai International Queer Festival, una giornata dedicata alla lotta all’AIDS e due concorsi video per registi emergenti.


Evento inaugurale, 25 novembre ore 20.30
Il Trionfamento del Noi. un nutrito gruppo di gay canterini, presenterà un medley di canzoni che esprime tutto il queer di cui è capace.
A seguire sarà proiettato il film “Fit” di Rikki Beadle Blair, un gioioso omaggio al ritmo, alla recitazione, alla danza e alla vita attraverso le storie di sei teenager inglesi che frequentano una corso di danza alle scuole superiori e si interrogano sulla sessualità: le lezioni di ballo diventano incontri terapeutici sulla diversità, sui sentimenti repressi, sulla paura del coming out.
"Il Florence Queer Festival è una manifestazione culturale di impegno e crescita sociale che offre a tutta la cittadinanza una ricca rappresentazione artistica della comunità gay, lesbica e transgender e un’occasione di stimolo e riflessione per combattere i pregiudizi, gli stereotipi e le discriminazioni"( Bruno Casini e Roberta Vannucci direttori artistici )




Salvare bambini-Voci dal Sud Africa-Malika Lueen Ndlovu



Nata in Africa, ma allattata da un’altra lingua madre…” Questo il sentimento di sdoppiamento di una poetessa sudafricana dell’ultima generazione, Malika Ndlovu, poetessa di una terra che stenta a ritrovarsi, ma che si nutre ancora dei fertili miti delle origini, del dolore per le fratture e le separazioni, della speranza, talvolta, di Eden più sognato che ritrovato.




Il progetto “Salvare i bambini. Centro Peres per la pace”,www.amicicentroperes.it,attivo dal 2003, si occupa di curare in ospedali israeliani bambini palestinesi affetti da gravi malattie (ne sono stati salvati finora 9.500) anche con l’aiuto di ospedali italiani. Un progetto per la salvezza dei bambini, ma anche per contatti di pace tra i due popoli.