mercoledì 23 novembre 2011

Il pianeta morto-Stanislaw Lem

60esimo anniversario della sua prima pubblicazione: il 23 novembre 1951, infatti, l'ex-medico di Leopoli (oggi in Ucraina) diede alle stampe il romanzo "Il pianeta morto" (Astronauci).



Stanislaw Lem (Leopoli, 12 dicembre 1921 – Cracovia, 27 marzo 2006) è stato uno scrittore, medico e filosofo polacco. Lem è probabilmente il più importante autore contemporaneo di fantascienza non angloamericana; le sue opere sono state tradotte in più di trenta lingue ed hanno venduto oltre trenta milioni di copie nel mondo. È considerato uno dei maggiori scrittori polacchi. Uno dei suoi romanzi più celebri è Solaris (1961). Nel 1972 il regista sovietico Andrej Tarkovskij ne ha tratto un film omonimo di grande successo, che lo ha reso popolare al di fuori della sua patria.
Nel 1951 pubblicò Il pianeta morto (Astronauci) che è il suo primo romanzo di fantascienza
le illustrazioni sono ispirate a La Cyberiade di Daniel Mròz.



Trama
"L’umanità alle soglie del XXI secolo, dopo secoli che hanno visto guerre e lotte sanguinose per la supremazia sul proprio simile, raggiunge un equilibrio mondiale con l’eliminazione di ogni forma di capitalismo e l’avvento di un ordinamento comunista in una pacifica coesistenza di tutti gli uomini, ora impegnati unicamente al miglioramento di se stessi.
Proprio quando la guerra era un concetto ormai dimenticato, in seguito ad un terremoto vengono rinvenuti a Tunguska i resti di un'astronave aliena, proveniente da Venere e precipitata sulla Terra nel 1908; la traduzione parziale di un documento, parte del ritrovamento, rivela l’intenzione di una civiltà extraterrestre di invadere, a scopo di conquista, la Terra.
Il progresso tecnologico, catalizzato dal nuovo ordinamento sociale ed economico, permette all’uomo di sfruttare le forze della natura per fini etici, e l’esplorazione spaziale diventa una realtà, ma al tempo stesso vi è la certezza di avere i mezzi necessari per poter annientare la razza ostile. Tuttavia, la prova che esistono forme di vita in altri mondi, rende indispensabile il tentativo di costruire una coesistenza pacifica; una nave, il Kosmokrator, parte dalla Terra per raggiungere Venere e stabilire un contatto. L’equipaggio di scienziati troverà i resti di una civiltà superiore che, prima di poter attuare il proprio piano di conquista, si è autodistrutta in una guerra per la supremazia di singoli partiti, lasciando quindi un pianeta morto."

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