domenica 21 dicembre 2014

d: poesia


un capitello della "Sagrada  Familia"di A.Gaudì 


Mio Dio, mio Dio Bambino
povero come l’amore
piccolo come un piccolo d’uomo
umile come la paglia dove sei nato.

Mio piccolo Dio
che imparavi a vivere questa nostra stessa vita
che domandi attenzione e protezione
che hai ansia di luce
mio Dio incapace di difenderti
e di aggredire e di fare del male
mio Dio che vivi soltanto se sei amato
che altro non sai fare che amare
e domandare amore.

Insegnami che non c’è  altro senso
non c’è altro destino che diventare come te
carne intrisa di cielo, sillaba di Dio,
come Te, che cingi per sempre in un abbraccio
l’amarezza di ogni tua creatura
malata di solitudine!

Ermes Ronchi

venerdì 19 dicembre 2014

d:foto





 "Sono stato sempre orgoglioso nei miei oltre 40 anni di carriera come fotogiornalista dell'offrire dignità ai soggetti che fotografo, specialmente quelli che sono malati o in difficoltà di fronte a una fotocamera . Il mio recente lavoro in Liberia è stata una sfida per me. Il rispetto è una delle ultime e uniche cose che il mondo può offrire a un persona che è morta o sta per morire,  la fotocamera stessa a volte sembra un tradimento di quella dignità che si spera di offrire (...)  La storia va raccontata, così andiamo in giro con dolcezza e evitando intrusioni estreme (...) Raccontare Ebola vuol dire essere vicini, a distanza di scatto, con la devastazione del virus. Questo lavoro mi ha portato faccia a faccia con un altro aspetto dis-umanizzante del virus: la paura. Sapendo che un pericolo silenzioso si nasconde in una persona infetta da Ebola, un semplice tocco può farci ammalare. In Monrovia, dove è passato due settimane, la paura è sempre presente. Tra la gente, e tra i fotografi". Michel du Cille

Michel du Cille fotografo del Washington Post, vincitore di tre premi Pulitzer, è morto di infarto in Liberia mentre realizzava un reportage sull'epidemia di ebola. 

giovedì 18 dicembre 2014

d: video


"Duet", il nuovo corto di Glen Keane, il disegnatore della Disney (La Sirenetta, Tarzan e la Bella e la Bestia), presentato alla conferenza annuale di Google





domenica 14 dicembre 2014

d : poesia



foto by Cocu Liu

Non sto pensando a niente, 
e questa cosa centrale, che a sua volta non è niente, 
mi è gradita come l'aria notturna, 
fresca in confronto all'estate calda del giorno.
Che bello, non sto pensando a niente!

Non pensare a niente 
è avere l'anima propria e intera. 
Non pensare a niente
è vivere intimamente
il flusso e riflusso della vita... 
Non sto pensando a niente. 
E' come se mi fossi appoggiato male. 
Un dolore nella schiena o sul fianco, 
un sapore amaro nella bocca della mia anima:
perché, in fin dei conti, 
non sto pensando a niente, 
ma proprio a niente, 
a niente...

 Fernando Pessoa

venerdì 12 dicembre 2014

d:foto



Stephanie Sinclair, Troppo giovani per dire si, giugno 2011. Hajjah, Yemen

Immagine tratta  dalla  mostra "WOMEN OF VISION " a Torino fino all'11 gennaio  2015.
Dodici immagini scattate in tutto il mondo da donne fotografe per il National Geographic che  raccontano situazioni sociali e ambientali: società e condizioni femminili, come le spose bambine e la nuova schiavitù del XXI secolo, paesaggi onirici o testimoniare il trattamento della natura e la tutela dell’ambiente.
Le fotografe in mostra: LynseyAddario, Jodi Cobb, Kitra Cahana, Diane Cook, Carolyn Drake, Lynn Johnson, Beverly Joubert, Erika Larsen, Stephanie Sinclair, Maggie Steber, Amy Toensing.

giovedì 11 dicembre 2014

d: video







"Spero che The Lack sia un contributo che serva da stimolo a non arenarsi su logiche produttive cinematografiche classiche. Si può e si deve sperimentare attraverso nuovi linguaggi dando la possibilità ad un artista/regista di restare tale. Artigiano della propria opera. Moltissimi i festival internazionali a cui The Lack è stato invitato a partecipare. Qualcosa si muove. Le donne di The Lack rappresentano l’umanità intera. Sono portatrici della forza d’animo e coraggio nell’affrontare la mancanza interire che è in ogni essere umano".  Beatrice Bulgari, produttore del film  




domenica 7 dicembre 2014

d : poesia


Renato Mambor
Paesaggio nudo Sara, 2006



Ancora una volta faccia a faccia mondo
e volevo portarti un frutto di serra
ma anche tu sei a mani vuote.

Ma forse non ho i regali giusti per te mondo
e forse niente da me ti aspetti. E quando mai attendi
l'inutile tu? Io ti amo mondo, ma di te non mi curo.
E ci abbracceremo noi, e non fra i cavi
della città affondata o nella memoria di un lungo mistico inverno
e non con parole morte ci parleremo
che quando un amante parla, l'altro tutto
capisce e ama e quello e non altro vuole sentire.

E non mi guardo nella pelle di muta
sul gradino del tempio abbandonato.

Né in quelle bianche ghiaie sotto la luna.


Ida Vallerugo

giovedì 4 dicembre 2014

d : video



Pascal Doury (Parigi, 1956-2001) 
"Red Swan Hotel" -  Museo d’arte contemporanea MACRO di Roma, 
fino al  15.03.2015
info :http://www.museomacro.org





mercoledì 3 dicembre 2014

Giornata Internazionale Disabilità




"Le persone non capiscono che non è necessario essere alti 1,80 m per essere umani. Quello che conta è ciò che c'è nella testa e nel corpo. E soprattutto nella propria anima."Michel Petrucciani

martedì 2 dicembre 2014

Andrea Casillio - writer in sedia a rotelle




Andrea Casillio in arte Kasy23, 33 anni  primo writer italiano disabile. Era il 2005 quando un’infezione fulminante del midollo osseo, di origine sconosciuta, nel giro di una notte gli ha tolto la possibilità di camminare sulle proprie gambe, Così Andrea è  diventato un writer di professione,  tiene corsi per ragazzi e realizza graffiti su commissione per le amministrazioni locali, gli oratori, le scuole, per eventi e manifestazioni. 
"La passione per i graffiti  nasce da quando ero bambino. E’ stato come un sogno vedere questi colori che comparivano sui muri della città, chiedersi da dove arrivavano, chi erano queste persone sconosciute che vagavano nella notte per fare questi lavori. Questa mia curiosità, questo mio interesse è stato così grande che da quel giorno ho cominciato una ricerca su come potermi avvicinare a questo mondo…Ho incontrato un mio compagno di scuola che li faceva e da lui ho cominciato a farmi dare le prime dritte e da quel giorno ho preso in mano questa bomboletta e non l’ho più mollata".




I suoi lavori si possono ammirare a Bergamo- alla stazione di Chiuduno  o sui muri del carcere di Bergamo, dove ha dipinto i personaggi del cartone “Up”.   Molte le opere di Andrea Casillo sono esposte in  mostre e fiere, come il Motorshow di Bologna.
"A volte ho la schiena a pezzi dopo aver lavorato, oppure faccio fatica a trovare luoghi accessibili ma riuscire a dipingere nonostante il trauma fisico mi ha dato una grande forza. Spesso dipingo su tele che poi vengono appese in alto, è molto stimolante questo perchè mi sembra di arrivare lì dove fisicamente non sarei mai arrivato."




fonte www.superabile.it
info : http://www.kasy23.it

domenica 30 novembre 2014

d: poesia





TAPPETO


Ogni colore si espande e si adagia 
negli altri colori

Per essere più solo se lo guardi.


Giuseppe Ungaretti- L'Allegria




venerdì 28 novembre 2014

d: foto



Raymond Depardon 1979
ITALIA - Campania. Napoli. Ospedale Bianchi. Ospedale Psichiatrico

giovedì 27 novembre 2014

d : video



Maya Deren (Kiev, 29 aprile 1917 – New York, 13 ottobre 1961) è stata una regista statunitense di origine ucraina, attiva negli anni quaranta e anni cinquanta del XX secolo.
Il suo secondo film, At Land, fu realizzato nel 1944,  in 16mm. Le prime due pellicole di Deren sono caratterizzate da un uso poetico delle immagini, legate tra loro non secondo criteri (crono)logici, ma simbolici e associativi. In esse si può scorgere l'influsso degli autori del Surrealismo, come Luis Buñuel e Jean Cocteau.



domenica 23 novembre 2014

d : poesia


Charles Chaplin -  ragazza con un nido 1869


Giuro per i miei denti da latte 
giuro per il correre e per il sudare
giuro per l’acqua e per la sete
giuro per tutti  i baci d’amore
giuro per quando si parla piano la notte
giuro per quando si ride forte
giuro per la parola no 
e giuro per la parola mai e per l’ebrezza giuro, 
per la contentezza lo giuro.
Giuro che questa terra non sta per finire
giuro che io sento a volte una gioia così grande, 
giuro che la gioia esiste, che esiste e io la sento,
e giuro che non mi lascerò intristire 
da nessun piagnucoloso profeta, 
da nessun artista che mercanteggia col dolore, 
da nessuno che scorrazza nel sangue 
e me lo spiega, da nessun imbonitore 
con le sue parole soffocanti.

Giuro che io salverò la delicatezza mia 
la delicatezza del poco e del niente
del poco poco salverò il poco e il niente 
il colore sfumato l’ombra piccola 
l’impercettibile che viene alla luce
il seme dentro il seme, 
il niente dentro quel seme.
       (" Imparare è anche bruciare" - 2003 )
Mariangela Gualtieri

domenica 16 novembre 2014

d : poesia


Lawrence Ferlinghetti- Against the Chalk Cliffs, 1952–1957, 



Rischiando continuamente assurdità
e morte
dovunque si esibisce
sulle teste
del suo pubblico
il poeta come un acrobata
s'arrampica sul bordo
della corda che s'è costruita
ed equilibrandosi sulle travi degli occhi
sopra un mare di volti
marcia per la sua strada
verso l'altra sponda del giorno
facendo salti mortali
trucchi magici coi piedi
e altri mirabili gesti teatrali
e tutto senza sbagli
ogni cosa
per ciò che forse non esiste
Perché egli è il super realista
che deve per forza capire
una tersa verità
prima di affrontare passi e posizioni
nel suo supposto procedere
verso quell'ancor più alto posatoio
dove la Bellezza sta e aspetta
gravemente
l'avvio della sua girandola di morte
E lui
un piccolo Charlot
che potrà cogliere o no
la sua dolce forma eterna
con le braccia distese in croce nell'aria vuota
dell'esistenza

Lawrence Ferlinghetti
Traduzione: Raffaella Marzano

venerdì 14 novembre 2014

d:foto




SHIT AND DIE è il titolo della mostra
curata da Maurizio Cattelan, Myriam Ben Salah e Marta Papini, per Artissima.
Torino, Palazzo Cavour.
fino all'11 gennaio 2015.

giovedì 13 novembre 2014

domenica 9 novembre 2014

d: poesia


foto di Bahman Farzad


Adesso che cosa vedi?
Globi rossi, gialli, viola.

Un momento! E adesso?
Mio padre e mia madre e le mie sorelle.

Bene! E adesso?
Cavalieri in armi, donne bellissime, volti gentili.

Prova questa.
Un campo di grano - una città.

Molto bene! E adesso?
Una giovane donna con angeli che si chinano su di lei.

Una lente più forte! E adesso?
Molte donne con occhi luccicanti e labbra socchiuse.

Prova questa.
Solo un bicchiere su un tavolo.

Ah, capisco. Prova questa lente!
Solo uno spazio aperto - non vedo niente di particolare.

Bene, adesso!
Pini, un lago, un cielo estivo.

E’ già meglio. E adesso?
Un libro.

Leggimi una pagina.
Non posso. I miei occhi vanno oltre la pagina.

Prova questa lente.
Abissi d’aria.

Eccellente. E adesso?
Luce, solo luce, che fa di qualsiasi cosa sotto di sé
un mondo giocattolo.

Molto bene, gli occhiali li faremo così.


Dippold l’ottico.
di Edgar Lee Masters
(traduzione a cura di Fernanda Pivano)

venerdì 7 novembre 2014

d:foto



Il vento del cambiamento
Soffia dritto in faccia al tempo
Come una tempesta che suonerà la campana della libertà
(Scorpions - Wind of Change )


I cosiddetti Mauerspechte impegnati nell'abbattimento del Muro, Berlino, 11 novembre 1989 -
 © Röhrbein - Ullstein Bild - Archivi Alinari



Il 9 novembre 1989, il Consiglio dei Ministri della RDT decide l'apertura del Muro di Berlino e delle frontiere. Nell'euforia generale, migliaia di Berlinesi delle due parti della città si trovano sul Muro per celebrare la fine di 28 anni di separazione.
Quest'evento segna l'inizio del crollo del regime Est tedesco. L'implosione della sistema Socialista permette la riunificazione della Germania, il 3 ottobre 1990.

giovedì 6 novembre 2014

d:video



"Chasing Ice" (2012), del fotografo ambientalista americano James Balog. Anni di fotografie scattate giorno dopo giorno durante la spedizione "Extreme Ice Survey" ricostruiscono il ritiro dei ghiacci in Islanda, Groenlandia, Alaska e Montana.Immagini che  aiutano a capire meglio il cambiamento climatico della Terra.


 "una cosa magica, miracolosa, orribile e spaventosa" 



domenica 2 novembre 2014

d: poesia




by Yayusa Yayusa




Vieni, vieni 
chiunque tu sia, 
sognatore, devoto, 
vagabondo, poco importa.
Vieni anche se
hai infranto i tuoi voti mille volte.
Vieni, vieni,
nonostante tutto,
vieni  


Rumi

giovedì 30 ottobre 2014

domenica 26 ottobre 2014

d :poesia








Tu mi Attendi Insieme alla polvere


 per mia moglie che aspetta ogni giorno


nulla rimane nel tuo nome, nulla

se non aspettarmi, Insieme alla polvere della casa nostra

colomba, strato su strato,

si accumula  una dismisura, in ogni angolo,

tu rifiuti di aprire le tende

Che non vuoi ha la polvere Disturbi il Loro silenzio

Sulla libreria i Manoscritti Sono Coperti di polvere

i disegni del tappeto respirano polvere,

Quando mi scrivi una lettera

e sento l'amore che  il  pennino ha versato con la polvere,

i miei occhi si riempiono di dolore

tu siedi tutto il giorno

Senza osare movimento 

per Paura Che i Tuoi Passi calpestino la polvere,

Cerchi di controllare il Respiro

usando il silenzio per scrivere una storia

In Tempi venire questi,

la polvere soffocante

E L'unico amico Leale

La tua Visione, Respiro e tempo,

permeano la polvere

Nella profondità della Tua anima,

La tomba centimetro su centimetro,

E cresciuta dai piedi

al torace

ino alla gola

tu sai che la tomba e il miglior posto colomba sostare

aspettandomi

Senza un filo di Paura o terrore,

per questo tu preferisci la polvere,

al buio, in soffocazione Quieta,

Aspettando, aspettandomi,

tu mi Aspetti Insieme alla polvere

rifiutando la luce del sole e il Movimento Dell'aria,

Lascia Semplicemente Che la polvere ti seppellisca,

abbandonati al Sonno Nella polvere

Fino al mio Ritorno,

Quando ti sveglierai,

Quando scuoterai la polvere Dalla pelle e dall'anima.

Che miracolo resuscitare Dai Morti.


9 aprile 1999

Traduzione dal Cinese di Zheng Danyi, Shirley Lee e Martin Alexander


Il poeta Cinese Liu Xiaobo E l'unico premio Nobel per la Pace al Mondo, tutt'ora in Prigione. Co-autore della "Carta 2008", manifesto delle Nazioni Unite A please della democratizzazione Nel Suo Paese, Nel 2009, Liu Xiaobo E Stato condannato a 11 Anni di Prigione. Ovviamente Gli fu impedito Dalle Autorità Cinesi di Andare a Oslo per la consegna del premio.


venerdì 24 ottobre 2014

d:foto

Untitled (Leda)- Days  at sea -1974


RALPH GIBSON

L'Anticlassico

dal 18.10.2014 al 31.01.2015

galleria PaciContemporary


Ralph Gibson è nato a Los Angeles nel 1939 e si è avvicinato alla fotografia durante i quattro anni di servizio nella marina militare, perfezionandosi poi al San Francisco art institute. Ha lavorato come assistente di D. Lange e come operatore cinematografico con R. Frank a New York, dove si è stabilito dal 1969. Dopo avere collaborato per un breve periodo con l'agenzia Magnum, Gibson ha creato un proprio studio e una casa editrice (Lustrum). Influenzato da H. Cartier-Bresson e da W. Klein, ha pubblicato il suo primo libro fotografico nel 1966 (The strip). Negli anni Settanta ha delineato un percorso di ricerca che ha avuto come esito pubblicazioni quali The somnambulist (1970) e Déjà-vu (1973), in cui le immagini, in bianco e nero e organizzate in sequenza, alludono a tematiche surrealiste. Ne L'anonyme (1986) l'attenzione di Gibson si è rivolta al nudo femminile. Ogni fotografia di Ralph Gibson somiglia ad un frammento classico, monumentale, remoto nel tempo; nelle sue opere, l’artista unisce la sua visione del mondo a un'attenzione costante per la composizione e per le proporzioni delle immagini.
fonte: http://www.pacicontemporary.com

domenica 19 ottobre 2014

d: poesia



Mirò


La Speranza
O abbiamo la speranza in noi, o non l'abbiamo;
è una dimensione dell'anima,
e non dipende da una particolare osservazione del mondo
o da una stima della situazione.
La speranza non è una predizione,
ma un orientamento dello spirito e del cuore;
trascende il mondo che viene immediatamente sperimentato,
ed è ancorata da qualche parte al di là dei suoi orizzonti.


Havel Václav 

giovedì 16 ottobre 2014

d:video




Rebecca Mendez Jimenez  la donna che  ispirò la  canzone del gruppo messicano Manà è morta  all’età di 63 anni il 22 settembre 2014 , dopo aver aspettato per una vita intera il suo promesso sposo pescatore, partito per il  mare e mai tornato. Fher, il cantante del gruppo messicano l’aveva conosciuta che vendeva  biscotti con un abito da sposa sudicio e sdrucito nella città di  Puerto Vallarta.  Il musicista fu attirato dallo strano personaggio e la volle conoscere, Rebecca  era impazzita per amore, una passione che fuggì per mare assieme alla sua ragione e non tornò mai più,  fino al giorno della sua morte.
Un tempo Rebecca era  una bella giovane  di San Blas,  fidanzata con un giovane pescatore del suo paesino, dopo solo pochi mesi di fidanzamento i due avevano deciso di sposarsi ma, prima della data delle nozze, lui dovette o volle o forse un misto di entrambe le cose, salpare un’altra volta in cerca di una buona pesca, che gli concedesse il riposo di alcuni giorni.
Rebecca lo salutò sul molo già vestita a nozze, noncurante di quella scaramanzia per cui lo sposo non può vedere la sua amata che sull’altare. Sul molo lo vide allontanarsi e sul molo lo attese poi per sempre: il suo amato non tornò più, se ne era andato con il suo cuore e la sua pace.





domenica 12 ottobre 2014

d: poesia

 ana d'apuzzo 


Oh, buon dio del buon dio che voglia ho di
scrivere una piccola poesia
Giusto adesso ne passa una
Piccola piccola piccola
vieni qui che ti infilo
sul filo della collana delle mie altre poesie
vieni qui che ti immetto
nel supercompresso delle mie opere complete
vieni qui che ti impappetto
e t'inrimo
e t'inliro
e t'impegaso
e t'inverso
e t'improso

porca vacca
se l'è data a gambe.


Raymond Queneau

mercoledì 8 ottobre 2014

Parcheggi per disabili - creatività contro l'abuso





Come   far cambiare la brutta abitudine di certi automobilisti di parcheggiare su un posto dedicato ai disabili ?
Il Belgio ci prova  con un progetto artistico “Parkeerkunst”,  una campagna di sensibilizzazione, lanciata dall’assessorato alle pari opportunità di Bruxelles in partenariato con la comunità fiamminga per sensibilizzare i cittadini sul problema dell'abuso di spazi di parcheggio dedicati ai disabili, responsabilizzare i guidatori che troppo spesso non si rendono conto delle enormi difficoltà causate, con il proprio sbagliato comportamento , ai portatori d’handicap nel corso dei propri spostamenti. 
Rendere visibile, per mezzo dell’arte, l’importanza di questi spazi riservati .Il progetto riunisce artisti con disabilità, insieme a noti artisti.  
Coinvolti nel progetto gli artisti , Bart Lodewijks e Simon Coussement  di cui uno affetto  da distrofia muscolare  nel tentativo  di rendere  visibile  lo spazio e di tutelare  un diritto  morale e civile .
fonte :  superabile.it





domenica 5 ottobre 2014

d:poesia




Non Chiederci La Parola

Non chiederci la parola che squadri da ogni lato
l'animo nostro informe, e a lettere di fuoco
lo dichiari e risplenda come un croco
perduto in mezzo a un polveroso prato. 

Ah l'uomo che se ne va sicuro,
agli altri ed a se stesso amico,
e l'ombra sua non cura che la canicola
stampa sopra uno scalcinato muro!

Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.

Eugenio Montale 

venerdì 3 ottobre 2014

giovedì 2 ottobre 2014

d:video




Un film documentario di Antonio Augugliaro, Gabriele Del Grande e Khaled Soliman Al Nassiry
Cinque i protagonisti del film-verità, siriani e palestinesi che sono arrivati a Milano, lontano dalle bombe e dalle stragi nel mare che hanno portato via loro famigliari e amici, ma vogliono raggiungere la Svezia, terra di asilo politico , un viaggio incredibile che li porterà alla meta vestiti da matrimonio, affiancati da un corteo nuziale solidale nel far loro superare le frontiere, nell’ascoltare il loro grido di dolore pieno di voglia di ricominciare. 
info : http://www.iostoconlasposa.com





domenica 28 settembre 2014

d:poesia

foto di Holly Cruz 

 


I secondi del tempo. E utilizzare

le parole nell’accezione classica

e primaria. Non voglio usarle solo

per dover ringraziare i ricordi

d’aver accompagnato le ombre,

come una saggezza schiva

e sospettosa, che fa ogni sforzo

per non chiarire le cose. Però

sì che potrò averti, senza infrangere

la legge nell’espormi alla dolcezza.


Joan Elies Adell

venerdì 26 settembre 2014

d: foto



Tension di Nir Arieli danza fotografando il 
linguaggio del corpo e la grazia delle forme in movimento.

giovedì 25 settembre 2014

d: video

"our street, our choice"
  "le nostre strade, la nostra scelta"



L’idea del "social street" ha origine dall’esperienza del gruppo facebook "Residenti in Via Fondazza – Bologna" iniziata nel settembre 2013. L’obiettivo del Social Street è quello di socializzare con i vicini della propria strada di residenza al fine di instaurare un legame, condividere necessità, scambiarsi professionalità, conoscenze, portare avanti progetti collettivi di interesse comune e trarre quindi tutti i benefici derivanti da una maggiore interazione sociale. Per raggiungere questo obiettivo a costi zero, ovvero senza aprire nuovi siti, o piattaforme, Il Social Street utilizza la creazione dei gruppi chiusi di Facebook.
Le social street sono sparse in tutto il mondo e sono più di 330 , coinvolgono oltre 25 mila persone e sono oggetto di studio di Richard Sennet, professore di Sociologia alla New York University e alla London School of Economics.

fonte : http://www.socialstreet.it

domenica 21 settembre 2014

d: poesia




Grosse vene sul dorso del mio avambraccio,
come la corda di un acrobata,
sono giunte di nuovo in superficie

come una linea di demarcazione
fra campi di battaglia
che vacillano facilmente ma con poco dolore
attraverso questo flusso di angoscia fra luce e buio

presente e futuro cenere e fulgida fiamma.


Jim Carroll
 Variazioni newyorkesi


Jim Carroll (New York, 1º agosto 1949 – New York, 11 settembre 2009), è stato un poeta, romanziere e musicista .




venerdì 19 settembre 2014

d : foto



Prozession mit Tragbarem Schrein, 1970, (Walter Pichler and Werner Stupka), Foto: Marina Faust

giovedì 18 settembre 2014

d : video



"Marc Chagall. Una retrospettiva 1908-1985", 
 Palazzo Reale , Milano, fino   al 1° febbraio 2015
"Marc Chagall. Una retrospettiva 1908-1985" è la più grande retrospettiva degli ultimi 50 anni mai dedicata in Italia all'artista, con oltre 220 opere in mostra (prevalentemente dipinti) provenienti da collezioni pubbliche e private, degli eredi e non, e dai maggiori musei del mondo come il MoMa, il Metropolitan Museum di New York, la National Gallery di Washington, il Museo Nazionale Russo di S. Pietroburgo o il Centre Pompidou.




domenica 14 settembre 2014

d:poesia





L’INTERESSE D’AMORE

Lo potevamo vedere arrivare da sempre,
poi semplicemente fu qui, parallelo
al passeggio del giorno. A quel punto eravamo noi
a essere scomparsi, nella galleria di un libro.

Alzandoci tardi la sera, ci uniamo alla corrente
delle notizie di domani. Perché no? Diversamente
da alcuni altri, non abbiamo niente da chiedere né
da prendere in prestito. Siamo solo pezzi di geometria solida:

cilindri o romboidi. Una certa qual soddisfazione
ci è stata concessa. Certo, continuiamo a tornare
a richiedere ancora – è parte dell’aspetto “umano”
della parata. E ci sono territorio più scuri

aggiunti a matita, che dovremmo esplorare prima o poi.
Per ora basta che questo giorno sia finito.
Ha portato il suo carico di freschezza, l’ha scaricato
e se n’è andato. Quanto a noi, noi siamo ancora qui, no?





John Ashbery, ( Rochester ,New York, 1927 ) è unanimamente riconosciuto come il più importante poeta statunitense vivente. Ha scritto più di venti libri di poesia. Professore di letteratura al Bard College, vive tra New York e Hudson. Il suo primo libro pubblicato in Italia è del 1983, Autoritratto in uno specchio convesso, (Garzanti), con introduzione di Giovanni Giudici e traduzione di Aldo Busi, (Self-Portrait in a Convex Mirror)  con il quale Ashbery ha ricevuto nel 1975 tre premi prestigiosissimi: il Pulitzer Prize, il National Book Award e il National Book Critics Award.

martedì 9 settembre 2014

Photo workshop new york





Photo Workshop New York European Tour presenta
Photographic Storytelling through the Art of Editing
workshop di fotografia con Laura De Marco e Kate Fowler
Napoli, 10,11,12 ottobre 2014
presso Tribunali 138, studio di Luciano Ferrara (via Tribunali 138, Napoli)

Venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 ottobre 2014, presso lo studio del rinomato fotografo napoletano Luciano Ferrara, in via Tribunali 138 a Napoli, si svolgerà il workshop di fotografia condotto da Laura De Marco e Kate Fowler, fotografe e curatrici del progetto Photo Workshop New York (www.photoworkshopnewyork.com).
Il workshop è aperto a fotografi di tutte le età e provenienze, professionisti e non, che vogliano portare a un livello superiore i propri progetti e la propria fotografia, in una tre giorni intensa di lavoro e scambio di idee.
Coordinatrice italiana del progetto è Roberta Fuorvia.

-Partecipazione  €300 (270 per gli studenti che precedentemente hanno partecipato a PWNY workshops)


-Early Bird: 280 per chi si iscrive entro il 16 Settembre



Descrizione del workshop:
Photographic Storytelling Through the Art of Editing” è un workshop intensivo di tre giorni che aiuterà i partecipanti a sviluppare i loro progetti personali e a trasformarli in storie coerenti e di impatto visivo. Incoraggiando gli studenti a espandere le loro abilità di story telling attraverso lutilizzo di testo, immagini darchivio e oggetti comuni del quotidiano, gli insegnanti aiuteranno ogni fotografo a realizzare un progetto multi dimensionale in accordo con la propria visione personale.
Ai partecipanti verrà chiesto di portare al workshop un progetto fotografico, recente o già concluso, che sarà oggetto di revisione e di sviluppo durante i tre giorni. Se non si ha a disposizione un progetto compiuto, si potranno portare immagini singole che si desidera comunque mettere insieme in un corpo di lavoro coeso. Durante i tre giorni di workshop i partecipanti saranno guidati alla scoperta del potenziale del loro progetto, attraverso sessioni di editing, revisioni e discussioni di gruppo e considerando lampliamento del proprio lavoro con linclusione di testo, cose effimere della vita quotidiana e altre forme non tradizionali.

I docenti chiederanno agli studenti di prepararsi per il workshop mettendo insieme le fotografie o il progetto che desiderano espandere e collezionando oggetti effimeri (fotografie di archivio, immagini trovate, testi personali, trovati o collezionati ecc.). Ogni giorno, i docenti condivideranno i propri progetti e quelli di altri fotografi e artisti, per discutere dei diversi metodi di creazione di un corpo di lavoro multi mediale e condividendo le diverse tecniche e processi utilizzabili.
Alla fine del workshop, gli studenti saranno stati guidati nel comprendere le forme potenziali di espressione di un progetto fotografico attraverso limportanza delluso dellediting, della scrittura e dellutilizzo di elementi multi mediali nei loro lavori.
I progetti sviluppati durante il workshop verranno pubblicati sul sito di Photo Workshop New York e saranno proiettati nella sede di New York durante uno dei prossimi eventi: unoccasione unica per avere lopportunità di far visionare il proprio lavoro a diversi esperti della comunità fotografica newyorchese.
Laura De Marco e Kate Fowler offrono diversi anni di esperienza come fotografe, curatrici e insegnanti. Insieme, sono le curatrici di Photo Workshop in New York, un programma di workshop di fotografia con sede a Brooklyn che offre ogni mese a studenti di tutto il mondo la possibilità di partecipare a progetti formativi con alcuni dei più interessanti fotografi contemporanei e di entrare in contatto con una delle più vibranti realtà per la fotografia contemporanea.

Calendario del workshop:
venerdì 10:
dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.30: presentazioni, descrizione del workshop, giornata di ispirazione;

sabato 11:
dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.30: editing dei lavori dei partecipanti e discussione;
domenica 12:
dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.30: editing dei lavori dei partecipanti e discussione.

Bio docenti:
Laura De Marco è co-fondatrice di Spazio Labo-Centro di fotografia, la principale scuola e galleria dedicata alla fotografia di Bologna, e del progetto Edizioni Labo, una realtà editoriale indipendente che pubblica cataloghi e piccoli libri di fotografia. Lavora professionalmente dal 2009 come curatrice, critica ed è uno degli editore del magazine indipendente Dog Food, insieme a Jason Eskenazi e Laurence Cornet tra gli altri. Laura lavora come fotografia indipendente da almeno una decina di anni e sta lavorando alla realizzazione del suo primo libro.
Kate Fowler è una fotografa documentaria e filmmaker, così come una docente, una curatrice e una critica. È uno degli editor del progetto Looking at Appalachia, scrive per Oxford American e il suo lavoro è stato presentato in diverse publication di importanza internazionale come National Geographic, Burn Magazine e Feature Shoot. È stata scelta tra i migliori fotografi emergenti per FotoDCs Uncover/Discover, per il Luceo Photographer Fund e per il festival LOOKbetween. Kate ha vinto numerosi premi per le sue serie Nitro e With Signs Following.

Per maggiori informazioni:
info@photoworkshopnewyork.com

Photo Workshop New York
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