domenica 30 dicembre 2012

POESIA - MILA KAČIČ


By: Jaime Hernandez 



RIVELAZIONE

Amo giacere al sole.
Supina e a occhi chiusi.
Sull'erba in riva al mare.

Le onde sono i passi dell'uomo
che aspetto
con smania e paura.

S'avvicina sempre di più.
Non conosco il suo viso
e non gli chiedo il nome.
Si avvicina
focoso e impaziente,
odoroso di semi maturi.
Con dolce violenza allarga le mie cosce
e mi trascina in un vortice.

Quando riapro gli occhi
e il cielo lassù si rasserena,
non c'è che il sole, 
le erbe
ed io.

Le onde sono di nuovo passi d'uomo
che ritornano al mare.

Amo giacere al sole.
Supina e a occhi chiusi.
Sull'erba in riva al mare.

MILA KAČIČ

sabato 29 dicembre 2012

Giuseppe Penone - Ascolto il tuo cuore, natura


"Per me non c’è differenza fra uomini e alberi , il mio lavoro consiste nell’asserire il principio d’identità fra essere umano e natura"Giuseppe Penone


Giuseppe Penone, Ombra di terra, 2000-2003
Terre cuite, bronze, 230 x 180 x 80 cm, coll. particulière
fotografia di Giuseppe Penone e Dina Carrara © Adagp, 2004




Attraverso l'ascolto della natura GiuseppePenone , artista e scultore piemontese classe 1947 esponente  della corrente dell'arte povera,  cerca di restituire, con le sue opere scultoree, un visibile meraviglioso, poiché ritrova nel proprio lavoro la gioia del fare e il piacere dello sguardo. Le sculture di Penone non tengono conto soltanto delle tre dimensioni, determinante è il tempo, la quarta dimensione che, come in altri artisti esponenti dell'Arte Povera, diviene il soggetto stesso della scultura.
Le numerose immagini che corredano il volume comprendono le sue più significative sculture, installazioni, disegni e fotografie.

La casa editrice Electa ha pubblicato la prima grande monografia completa dedicata all'opera di Giuseppe Penone (1947). Il volume (Aa.Vv., Penone, Milano, pagg. 400, € 130,00) 


venerdì 28 dicembre 2012

FOTO - Never Forget Aleppo – tracce, memorie e testimonianze



Mi sono allontanata dalla tradizionale rappresentazione dello spazio urbano  e ho cercato di narrare il genius loci della città, i suoi spazi, le sue architetture, ma anche la magia dei ricordi, di tutto quello che può entrare nella borsa di una persona quando deve lasciare la sua casa e il suo Paese.”Paola Gennari Santori



Foto di Paola Gennari Santori


“Never Forget Aleppo – tracce, memorie e testimonianze”,mostra fotografica di Paola Gennari Santori, curata da Ludovico Pratesi e realizzata in partnership con Oxfam Italia, l’organizzazione che assiste i profughi siriani in Libano e in Giordania. 
La mostra  esplora la memoria, le tracce visibili e quelle più segrete di Aleppo, seconda città della Siria, patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco, dove oggi si registrano i combattimenti più violenti di una guerra civile drammatica e devastante.

Paola Gennari Santori, “Never Forget Aleppo – tracce, memorie e testimonianze
in esposizione presso la Fondazione Forma di Milano fino al 20 gennaio

giovedì 27 dicembre 2012

VIDEO - Fata morgana



musica  di  Eliane Radigue e Rick Wise




Eliane Radigue (Paris, 1932) studiò musica elettroacustica con Pierre Schaeffer e Pierre Henry (del quale fu assistente dal 1967 al 1968) e si trasferi` negli USA nel 1970. Dopo un'esperienza con al Buchla, CHRY-PTUS (1971), si dedico` al sintetizzatore ARP, del quale ammira le tonalita` pure. La sua prima registrazione di rilievo fu Biogenesis (Metamkine, 1996), risalente al 1973.
Nel 1975 si è convertita al buddismo e ha iniziato l'impresa ciclopica di comporre una trilogia di sinfonie elettroniche dedicate a un asceta medievale del Tibel, Milarepa: Songs Of Milarepa (Lovely Music, 1983), Jetsun Mila (Lovely Music, 1987) e Mila's Journey Inspired By A Dream (Lovely Music, 1987).




mercoledì 26 dicembre 2012

Una chiesa per tre religioni



Una chiesa per tre religioni : cristiani, musulmani e ebrei pregheranno sotto lo stesso tetto. La nuova chiesa sorgerà sulle fondamenta della chiesa  di S.Pietro nel cuore di Berlino , la più antica  della città ( da quattro decenni scomparsa sotto l'asfalto di un parcheggio),  unica al mondo dove i fedeli si mescolano e si scambiano le preghiere. La sua "diversità", la sua "apertura"sarà visibile anche all'esterno, perché sarà luogo di preghiera  per tutti coloro che non appartengono a una religione in particolare.
Gli architetti dello studio Kuehn Malvezzi, che hanno vinto la gara, costruiranno un semplice cubo, alto 44 metrie rivestito dei mattoni color senape tipici del Brandeburgo. All'interno non ci saranno simboli religiosi. Ogni comunità potrà celebrare a turno i propri riti in tre settori separati (quelli ebrei come islamico avranno sezioni separate per uomini e donne, come prevedono quelle religioni), mentre in un quarto potranno incontrarsi e pregare insieme.




«What is an ocean but a multitude of drops?»
Cloud Atlas

martedì 25 dicembre 2012

lunedì 24 dicembre 2012

Carlo Colla & Figli al Piccolo con Alì Baba





La Compagnia Carlo Colla & Figli torna al Piccolo per il tradizionale appuntamento natalizio, con una favola amata da grandi e piccoli, Alì Baba, che ci immerge nelle affascinanti atmosfere orientali. In scena, più di 120 marionette per uno spettacolo-kolossal.
Centoventi marionette realizzate ex novo, venti muli e quaranta ladroni scolpiti nella falegnameria della Carlo Colla e Figli, altrettanti costumi disegnati, tinti, tagliati e cuciti nella sartoria, undici scene ispirate ai pittori orientalisti di fine Ottocento dipinte nel laboratorio di scenografia.Lo spettacolo si apre e chiude con una scena di teatro delle ombre. 

Piccolo Teatro Grassi
dal 28 dicembre 2012 al 6 gennaio 2013
Alì Baba 
Compagnia Marionettistica Carlo Colla & Figli
fiaba in due tempi di Eugenio Monti Colla
musica Giuseppe Azzarelli
scene Franco Citterio
costumi Eugenio Monti Colla e Cecilia Di Marco
regia Eugenio Monti Colla
produzione Associazione Grupporiani

domenica 23 dicembre 2012

POESIA - Ritorno per un dolce Natale






Ritorno per un dolce Natale


Disse la madre: Lasciate socchiusa la porta, ch'egli verrà.
Fu lasciata socchiusa la porta: egli entra, disceso dall'eternità.
Per strade di neve e di fango gli fu guida la stella in cammino
nei cieli sol quando rinasce, dentro una stalla, Gesù Bambino.
Riaccosta l'uscio in silenzio, appende in silenzio il gancio al mantello
(fiori e bruciacchi di schrapnell nella divisa ridotta un brandello:
ma ben calca sugli occhi l'elmetto, che la fronte non  sia veduta,
e siede, al suo posto, nel cerchio della famiglia pallida e muta.
-Mamma, perché non ti vedo la veste di raso dal gaio colore?
- E' in fondo all'armadio, è in fondo all'armadio:
domani la metto, mio dolce amore.
- Babbo, perché così curvo, perché tante rughe intorno ai tuoi occhi?
- Son vecchio, ormai: vecchio e stanco; ma tutto passa, se tu mi tocchi:
- Sorellina dal piede leggero, perché un nastro nero fra i riccioli biondi?
- T'inganni, ha il colore del cielo, ha il colore dei mari profondi.
Intanto, dalle campane della Messa di Mezzanotte
gigli e gigli di pace e d'amore fioriranno nella santa notte.
Ed ecco al "Gloria" drizzarsi nell'alta e sottile persona il soldato,
togliendo dal capo l'elmetto, piamente, con gesto pacato.
Scoperta arderà in mezzo alla fronte l'ampia stimmate sanguinosa:
corona di re consacrato, fiamma eterna, divina rosa.
Ma sotto il diadema del sangue egli il capo reclinerà
come chi nulla ha dato, come chi nulla avrà.

di Ada Negri

sabato 22 dicembre 2012

Mario Ceroli - Faccia a faccia


Faccia a faccia con Mario Ceroli, la scultura è di casa al MAMbo (Fotoschicchi)


“faccia a faccia “ titolo della mostra  di Mario Ceroli(Castel Frentano, 17 maggio 1938),  scultore di fama internazionale, protagonista di primo piano di quella nuova generazione di autori che a partire dai primi anni Sessanta ha avviato sulla scena italiana una stagione irripetibile di rinnovamento negli indirizzi del linguaggio artistico.
Il titolo “faccia a faccia” fa riferimento al confronto tra l’umano e il divino che proprio il grande salone centrale del MAMbo, così simile a una cattedrale, ha ispirato.





 “Andavo al vivaio di Roma, il vivaio San Paolo, e prendevo dai giardinieri questi tronchi d’albero, li caricavo e li portavo in studio, poi li spaccavo, li tagliavo. Nel 1960 ho scoperto la possibilità di usare un materiale industriale, come una tavola, un asse di legno… Questa cosa che io sono uno scultore del legno non è affatto vera, perché ho fatto diverse esperienze con i materiali: ho usato il legno, ho fatto ceramiche, ho usato il marmo, ho realizzato cose con il ghiaccio, con l’acqua, ho fatto cose di carta, cose di stoffa. All’inizio ho scelto il legno perché ero molto povero e il legno mi dava la possibilità di realizzare un’idea immediatamente senza l’intervento di collaboratori, che potrebbero essere un fabbro o una tipografia. Il mio lavoro l’ho sempre fatto io, senza interventi esterni” (da un’intervista in Bolaffiarte, n. 16, 1972 in Linee della ricerca, cit., pag. 46-47).


faccia a faccia “ di Mario Ceroli
MAMbo , Bologna

fino al 1 aprile 2013

venerdì 21 dicembre 2012

FOTO - Bish Bosch




 “Bish Bosch”, il nuovo capolavoro di uno straordinario artista , Scott Walker,  nella lingua slang significa “lavoro fatto, in ordine” e omaggia apertamente l’opera visionaria e composita di un altro artista immenso e schivo: il pittore olandese Hieronymus Bosch. Scott Walker torna sei anni dopo “The Drift”, che aveva sconvolto il panorama musicale con il suo spessore plumbeo, e sale un altro gradino verso la leggenda. Un disco ogni decennio per spostare l’orizzonte dell’inarrivabile e dell’inascoltato un po’ più in là.

Scott Walker, nome d'arte di Noel Scott Engel (Hamilton, 9 gennaio 1943), è un cantante e compositore statunitense, fondatore dei The Walker Brothers.
Anche se statunitense di nascita, ebbe i maggiori successi della sua carriera nel Regno Unito, a cavallo tra la decade degli anni sessanta ed i settanta, prima con il gruppo citato, poi da solista.
Fece il suo debutto a Londra negli anni sessanta con il trio di finti fratelli The Walker Brothers.
Divenne celebre per i suoi adattamenti in inglese delle canzoni di Jacques Brel e per alcune canzoni molto moderne per l'epoca (tra cui The Plague e The Old Man's Back Again (Dedicated To The Neo-Stalinist Regime). (wikipedia)

giovedì 20 dicembre 2012

VIDEO - AMIR , CARO PRESIDENTE



La canzone lancia una petizione online rivolta al Presidente della Repubblica per il riconoscimento dei dirritti ai ragazzi di seconda generazione.

mercoledì 19 dicembre 2012

GINO MAROTTA - RELAZIONI PERICOLOSE

“Sono convinto che il clima culturale di Roma dopo gli anni Sessanta sarebbe stato molto più squallido senza le grandi invenzioni tematiche di Gino Marotta”  Pierre Restany.




Gino Marotta (Campobasso, 1935 – Roma, 2012), uno degli artisti italiani più significativi del Novecento, scomparso il 16 novembre di quest’anno. La Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea (Gnam) di Roma , presenta una mostra-percorso, un esercizio sul linguaggio che mette in relazione la collezione del museo con alcune opere, sia storiche sia recenti, del pittore e scultore Gino Marotta, con il sottotitolo 'Relazioni pericolose' inaugurata quando l’artista era ancora in vita e visibile fino al 27 gennaio.
«Il pensiero di mettere in relazione il mio lavoro  con quello che la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma ha conservato nella memoria storica della nostra cultura figurativa, è qualcosa cui sto pensando da oltre vent’anni. Sono quindi grato di avere avuto l’opportunità di realizzare un vecchio progetto che costituisce una variante felice delle mie ricerche sul linguaggio».
Si tratta di un itinerario, a cura di Laura Cherubini, Angelandreina Rorro, che intende perlustrare i territori di confine tra moderno e contemporaneo: la mostra si articola per aree contigue, per empatia o contrasto. I lavori di Marotta sono posti anche fisicamente in dialogo con le opere della Galleria.


Il sottotitolo Relazioni pericolose evidenzia questo rapporto tra passato e presente, che è anche un ritorno dell’artista nel suo luogo di formazione.





"In sostanza, Marotta è stato fedele a quella sua vocazione di partenza, anche se pure lui, come tanti altri, ha subito l'impennata regressiva e il ritorno alla pittura che si sono verificati nel corso degli '80. Ma poi, col nuovo secolo, l'impatto tecnologico è ripartito più forte di prima, registrando il trionfo del virtuale sul reale, e dunque, in questo decennio appena trascorso, l'artista non ha più ritagliato le sagome di alberi e fiori, bensì le ha ricamate, le ha iniettate su un fondo scuro, quasi come i tremuli pixel che tracciano le immagini dei nostri computer. Ora i pennelli elettronici, del tutto immateriali, solcano il buio e vanno a punteggiare le tenebre, come danza di lucciole o di farfalle evocate dal nulla." Renato Barilli



Gino Marotta. Relazioni Pericolose
Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea
Viale delle Belle Arti 131, Roma
fino al  27 Gennaio 2013
infowww.gnam.beniculturali.it

martedì 18 dicembre 2012

NACKTE MÄNNER





 Nackte Männer (Uomini nudi),titolo della mostra in corso al Leopold Museum di Vienna  dedicata al tema della nudità maschile nell’arte figurativa, dal 1800 fino ai giorni nostri.Quadri, fotografie e sculture per rappresentare il cambiamento della visione del corpo maschile nella storia dell’arte. L’ esposizione e’ stata pero’ anticipata dalle polemiche sul suo manifesto pubblicitario, opera del 2009 “Vive la France” di Pierre & Gilles dal titolo che ritrae tre calciatori, un europeo, un arabo ed un africano , vestiti solo con calzettoni e scarpe da calcio, per rappresentare la multiculturalità francese.  Affissi per le strade di Vienna, i circa 180 manifesti hanno suscitato una grande levata di scudi che ha costretto i responsponsabili del museo a far coprire i peni dei calciatori con una striscia rossa.

Le opere  saranno esposte fino al 18 gennaio 2013 con autori come Albrecht Dürer, Peter Paul Rubens, Paul Cézanne, Auguste Rodin, Gustav Klimt, Edvard Munch, Giovanni Giacometti, Egon Schiele, Andy Warhol, Robert Mapplethorpe e Keith Haring.


" Frotte  di donne che  ho messo in fuga con il mio sigaro!" Charles  Baudelaire . "D'altronde si sa , l'uomo è l'unica preda che  ritiene di essere un  cacciatore ( Giuseppe Scaraffia ).

lunedì 17 dicembre 2012

Alessandro Bertirotti - La mente ama

foto di Stanley Kubrick



   "E siste  la possibilità  di lasciare che la mente  ami. 
L'amore è un  dogma che rende liberi tutti gli uomini,
perchè li lega al contempo ad una condotta di matrice divina
    e umana  e li rende indissolubili fra loro.
La mente ama , sempre e soltanto, nonostante si creda
che la ragione sia una cosa diversa dall'amore ,
come ci ha insegnato Blaise Pascal , quando sosteneva 
che  le " ragioni del cuore sono le ragioni della mente ".
La funzione evolutiva  dell'agire mentale è l'amore ,
che deve però essere ancora considerato
vincente dall'evoluzione."




Alessandro Bertirotti (1964), è docente di Antropologia culturale presso l’Università degli Studi di Firenze, Facoltà di Medicina e Chirurgia. Relatore in importanti conferenze nazionali e internazionali (nel 2009, Terzo Congresso Internazionale di Psicologia), tiene anche corsi di aggiornamento presso ASL italiane, e svolge attività di consulenza sulla comunicazione scientifica per Sky, testate giornalisti­che nazionali e internazionali. È stato fino al 2008 consulente del Direttorato Ge­nerale Impiego e Affari Sociali della Comunità Europea ed è membro della dire­zione scientifica della rivista scientifica online Neuroscienze.net. È membro di numerose associazioni scientifiche e si sta occupando da qualche anno della divulgazione presso il grande pubblico di una teoria sull’organizzazione dei “contenuti della mente”. È socio fondatore e vice presidente di ANILDA Onlus, Associazione Nazionale per l’Inserimento Lavorativo e l’emancipazione dei Diversamente Abili.

"La mente ama. Per capire ciò che siamo con gli affetti e la propria storia"
di Alessandro Bertirotti - Il Pozzo di Micene - 2011
 http://www.bertirotti.com/




domenica 16 dicembre 2012

POESIA - Amelia Rosselli






Perdonatemi perdonatemi perdonatemi
vi amo, vi avrei amato, vi amo
ho per voi l'amore più sorpreso
più sorpreso che si possa immaginare.

Vi amo vi venero e vi riverisco
vi ricerco in tutte le pinete
vi ritrovo in ogni cantuccio
ed è vostra le vita che ho perso.

Perdendola vi ho compreso perdendola
vi ho sorpresi perdendola vi
ritrovo! L'altro lato della pineta
era così buio! solitario! rovinoso!

Essere come voi non è così facile;
sembra ma non lo è sembra
cosa tanto facile essere con voi ma
cosa tanto facile non è.

Vi amo vi amo vi amo
sono caduta nella rete del male
ho le mani sporcate d'inchiostro
per amarvi nel male.

Cristo non ebbe così facile disegno
nella mente tesa al disinganno
Cristo ebbe con sé la spada e la guaina
io non ebbi alcuna sorpresa.

Candore non v'è nei vostri occhi
benevolenza era tanto rara
scambiando pugni col mio maestro
ma v'avrei trovati.

Vi amo? Vi amerei? Tante cose
nel cielo e nel prato ricordano
amore che fugge, che scappa
dietro le case.

Dietro ogni facciata vedere quel
che mai avrei voluto sapere; dietro
ogni facciata vedere
quel che oggi non v'è.

Amelia Rosselli (Parigi, 28 marzo 1930 – Roma, 11 febbraio 1996)

sabato 15 dicembre 2012

Vittorio Pescatori - Stravedere






Stravedere è l’ultima opera di Vittorio Pescatori ( Milano,1950)   giornalista , romanziere e fotografo di successo.L’artista  invita tutti a sognare e ad immaginare tramite i modesti e piccoli ciottoli, trovati e fotografati a Capri con il macro, la presenza di immagini celate e di strane rappresentazioni dovute a “preistorici interventi scultorei
Stravedere,  è sia “vedere cose che non esistono” che “amare fortemente qualcuno, qualcosa”. Entrambe le “attività” sono dentro questi lavori di Pescatori, ma sono, anche, più generalmente tipiche del suo atteggiamento verso ciò che rappresenta. 
L’ apparente futilità del tutto non deve trarre assolutamente in inganno perché Pescatori è riuscito a riproporre una realtà che non esiste se non nell’immaginazione di ciascuno di noi. 









Le fotografie saranno esposte al Museo Archeologico Nazionale (Napoli)  fino 10 gennaio 2013.

venerdì 14 dicembre 2012

FOTO - Manuel Alvarez Bravo


"Scatta  quello che vedi e non  quello che pensi ... le esperienze di tutta una vita sono con te fino al momento in cui qualcosa o qualcuno ti induce a scattare ..." M.A.B.






Manuel Alvarez Bravo nasce a Città del Messico nel 1902. A soli dodici anni lascia la scuola per aiutare la causa della Rivoluzione Messicana. Nel ’23 Hugo Brehme lo spinge a comprare la sua prima macchina fotografica. Quattro anni dopo conosce Tina Modotti e grazie a lei si dedica alla fotografia a tempo pieno. Diventa amico di Diego Rivera, Frida Khalo, Luis Buñuel, Henri Cartier-Bresson e André Breton. Nel ’31 collabora alle riprese di “Que viva Mexico!” di Sergej Eisenstein. Nel ’32 inaugura la prima mostra personale, i cui soggetti sono il tempo, la sua poesia e i suoi misteri, sacri e profani. Negli anni ’40 gira il suo film, “Tehuantepec”. Insegna all’Istituto Cinematografico Messicano e al Centro Universitario di Studi Cinematografici. Muore nel 2002.
Manuel Álvarez Bravo  leggenda della fotografia messicana , tra i primi a dare voce, e dignità, ai campesinos. Al Jeu de Paume, 150 scatti (fra cui alcune rarissime polaroid) realizzati nel corso del suo secolo di vita.

Manuel Álvarez Bravo. A Photographer on the Watch (1902-2002),
Jeu de Paume( Parigi)
 fino al 20 gennaio



giovedì 13 dicembre 2012

MOMIX - Botanica





Conosciuta nel mondo intero per le sue opere di eccezionale inventiva e bellezza, MOMIX è una compagnia di ballerini diretta dall'americano Moses Pendleton. 
Sin dalla fondazione ha acquisito grande notorietà per la sua capacità di evocare un mondo di immagini surreali utilizzando il corpo, costumi, attrezzi, luci e giochi d’ombra.

mercoledì 12 dicembre 2012

made in Naples - Centocinquanta loghi d’artista per Il Mattino” al Pan Palazzo delle Arti Napoli






“MattinArte - Centocinquanta loghi d’artista per Il Mattino”  al Pan Palazzo delle Arti Napoli.

"MattinArte" il progetto espositivo d' arte contemporanea ,curato da Alessandra Pacelli e promosso dal quotidiano "Il Mattino"  a conclusione di un ciclo di interventi realizzati da 150 artisti sulle pagine che il giornale  dedica ogni settimana all'Arte.  Tre anni di loghi d'autore firmati da artisti affermati, giovani promesse e star internazionali di passaggio in città.  Il primo autore a disegnare per la pagina dell' arte "made in Naples", Mimmo Paladino, seguito da Nino Longobardi, Ernesto Tatafiore, Renato Barisani, Gilbert & George, Armando De Stefano, Gianni Pisani, Sergio Fermariello, Lino Fiorito, Umberto Manzo, Angelo Casciello, Mario Persico, Raffaela Mariniello, Marisa Albanese, Ryan Mendoza, Mathelda Balatresi, Elio Waschimps e altri , in mostra al PAN fino al 31 dicembre 2012 .





Palazzo delle arti di Napoli - PAN
fino al 30 Dicembre 2012
info : http://www.palazzoartinapoli.net/
http://www.ilmattino.it/

martedì 11 dicembre 2012

Sulla spiaggia e di là dal molo di Mario Tobino




Mario Tobino (Viareggio, 16 gennaio 1910 – Agrigento, 11 dicembre 1991) è stato uno scrittore, poeta e psichiatra italiano. Scrittore prolifico, esordì prima come poeta per poi affermarsi come romanziere. Le sue opere sono segnate da uno spiccato autobiografismo e da un forte connotato psicologico e sociale. 

lunedì 10 dicembre 2012

Innamorato della luna - Antonio Rubino e l’arte del racconto





Antonio Rubino (Sanremo 1880) laureatosi in giurisprudenza ben presto abbandonò l’esercizio della professione legale per dedicarsi interamente alla scrittura e al disegno, artista eclettico e multiforme precursore e icona novecentesca del mondo italiano del disegno e della vignetta.Personalità visionaria e creativa, influenzata  da un classicismo  fiabesco e dalle avanguardie liberty dei primi anni del secolo scorso ,  viene oggi considerato da molti il “padre” del fumetto italiano, oltre che uno degli artisti più versatili del panorama culturale italiano di quegli anni,la sua produzione spaziò negli anni dai racconti alle fiabe, dai poemi alle filastrocche, dai fumetti al semplice disegno. Nel 1908 Rubino fu tra gli ideatori del “Corriere dei Piccoli”, il settimanale del Corriere della Sera dedicato ai bambini con il quale collaborò per lunghi periodi, creando alcuni tra i suoi personaggi più celebri (ad esempio Quadratino, Pierino o Lola e Lalla) : caratterizzate da tratti innocenti e fanciulleschi e ricche di elementi geometrici e prospettici, le sue figure dimostrarono un’esplorazione accurata del mondo infantile, trovando l’apprezzamento dei giovani lettori del settimanale. Dopo una collaborazione con “La Tradotta” ( rivista dedicata ai soldati durante la prima guerra mondiale ) e la direzione e fondazione di diverse riviste (da “Il Balilla”, diretto nel 1926, a “Mondo Bambino”, “Mondo Fanciullo” e “Il Gazzettino della Riviera dei Fiori”),  Rubino iniziò a lavorare con la Mondadori ,che gli assegnò la direzione di “Topolino” , e con la Incom, per la quale realizzò nel 1940 due cortometraggi e un cartone animato. Nello stesso periodo non mancò di dedicarsi alla cartellonistica e all’attività artistica e letteraria personale, portando avanti il suo personale stile geometrico e lineare, tanto che la critica dell’ultimo secolo propende nel definire Rubino un personaggio chiave nel passaggio dal liberty al Futurismo.




 La mostra Innamorato della luna. Antonio Rubino e l’arte del racconto  ripercorrere l’intero arco della produzione rubinana nell’ambito della carta stampata, dai primi ex libris ai manifesti pubblicitari, dalle strisce a fumetti ai libri della maturità, con l’obiettivo di mostrare la versatilità  artistica e la  sua evoluzione. Un’attenzioneparticolare sarà rivolta al romanzo illustrato “Viperetta” (1919) e ai progetti di editoria didattica realizzati da Rubino negli anni Venti per l’editore Cartoccino di Monza.





Innamorato della luna. Antonio Rubino e l’arte del racconto” 
 Biblioteca Braidense , Milano 
 fino al 31 gennaio 2013


domenica 9 dicembre 2012

Ci sono io e ci siete voi

Juan Mirò, Figura umana




Ci sono io e ci siete voi

"Mi si può opporre:
«Ma come mai non ti venne in mente, povero Moscarda, che a tutti gli altri avveniva come a te, di non vedersi vivere; e che se tu non eri per gli altri quale finora t'eri creduto, allo stesso modo gli altri potevano non essere quali tu li vedevi?»
Rispondo:
Mi venne in mente. Ma scusate, è proprio vero che sia venuto in mente anche a voi?
Ho voluto supporlo, ma non ci credo. Io credo anzi che se in realtà un tal pensiero vi venisse in mente e vi si radicasse come si radicò in me, ciascuno di voi commetterebbe le stesse pazzie che commisi io.
Siate sinceri: a voi non è mai passato per il capo di volervi veder vivere. Attendete a vivere per voi, e fate bene, senza darvi pensiero di ciò che intanto possiate essere per gli altri; non già perché dell'altrui giudizio non v'importi nulla, ché anzi ve ne importa moltissimo; ma perché siete nella beata illusione che gli altri, da fuori, vi debbano rappresentare in sé come voi a voi stessi vi rappresentate.
Che se poi qualcuno vi fa notare che il naso vi pende un pochino verso destra... no? che jeri avete detto una bugia... nemmeno? piccola piccola, via, senza conseguenze... Insomma, se qualche volta appena appena avvertite di non essere per gli altri quello stesso che per voi; che fate? (Siate sinceri). Nulla fate, o ben poco. Ritenete al piú al piú, con bella e intera sicurezza di voi stessi, che gli altri vi hanno mal compreso, mal giudicato; e basta. Se vi preme, cercherete magari di raddrizzare quel giudizio, dando schiarimenti, spiegazioni; se non vi preme, lascerete correre, scrollerete le spalle esclamando: "Oh infine, ho la mia coscienza e mi basta."
Non è cosí?
Signori miei, scusate. Poiché vi è venuta in bocca una cosí grossa parola, permettete ch'io vi faccia entrare in mente un magro magro pensiero. Questo: che la vostra coscienza, qua, non ci ha che vedere. Non vi dirò che non val nulla, se per voi è proprio tutto; dirò, per farvi piacere, che allo stesso modo ho anch'io la mia e so che non val nulla. Sapete perché? Perché so che c'è anche la vostra. Ma sí. Tanto diversa dalla mia.
Scusatemi se parlo un momento a modo dei filosofi. Ma è forse la coscienza qualcosa d'assoluto che possa bastare a se stessa? Se fossimo soli, forse sí. Ma allora, belli miei, non ci sarebbe coscienza. Purtroppo, ci sono io, e ci siete voi. Purtroppo.
E che vuol dunque dire che avete la vostra coscienza e che vi basta? Che gli altri possono pensare di voi e giudicarvi come piace a loro, cioè ingiustamente, ché voi siete intanto sicuro e confortato di non aver fatto male?
Oh di grazia, e se non sono gli altri, chi ve la dà codesta sicurezza? codesto conforto chi ve lo dà?
Voi stesso? E come?
Ah, io lo so, come: ostinandovi a credere che se gli altri fossero stati al vostro posto e fosse loro capitato il vostro stesso caso, tutti avrebbero agito come voi, né piú né meno.
Bravo! Ma su che lo affermate?
Eh, so anche questo: su certi principii astratti e generali, in cui, astrattamente e generalmente, vuol dire fuori dei casi concreti e particolari della vita, si può essere tutti d'accordo (costa poco).
Ma come va che tutti intanto vi condannano o non vi approvano o anche vi deridono? é chiaro che non sanno riconoscere, come voi, quei principii generali nel caso particolare che v'è capitato, e se stessi nell'azione che avete commessa.
O a che vi basta dunque la coscienza? A sentirvi solo? No, perdio. La solitudine vi spaventa. E che fate allora? V'immaginate tante teste. Tutte come la vostra. Tante teste che sono anzi la vostra stessa. Le quali a un dato cenno, tirate da voi come per un filo invisibile, vi dicono sí e no, e no e sí; come volete voi. E questo vi conforta e vi fa sicuri. Andate là che è un giuoco magnifico, codesto della vostra coscienza che vi basta."

Luigi Pirandello, Uno, nessuno centomila 

sabato 8 dicembre 2012

Maria Lassnig - Il luogo delle immagini


Lassnig, Kleines Sciencefiction-Selbstporträt, 1995



"Maria Lassnig , Il luogo delle immagini" La mostra personale ha come tema il processo di trasformare la realtà esterna in immagini, così come la manifestazione di immagini interiori. Le opere sono tratte da tutte le fasi dell’attività dell’artista, tra cui svariati lavori inediti. 
Maria Lassnig (n. 1919, Austria) è una delle più importanti artiste contemporanee e può essere vista come un pioniera in molti settori dell'arte di oggi. La sua opera rivela  la consapevolezza che il corpo umano rappresenta un mezzo che genera immagini.







Lassnig, Dreifaches Selbstporträt. New Self, 1972


"Io passo davanti alla tela nuda, per così dire. Non ho impostato lo scopo, il piano, il modello o la fotografia. Ho lasciato che le cose accadono. Ma io ho un punto di partenza, che è venuto dalla mia consapevolezza che l'unica vera realtà sono i miei sentimenti, ... entro i confini del mio corpo. Sono sensazioni fisiologiche: una sensazione di pressione quando mi siedo o mi sdraio , sentimenti di tensione e il senso di estensione territoriale. Queste cose sono molto difficili da descrivere "



Maria Lassnig
Il luogo delle immagini
Neue Galerie Graz, Joanneumsviertel, 8010 Graz
fino al 28.04.2013 Curatore: Günther Holler-Schuster
info: http://www.museum-joanneum.at/

venerdì 7 dicembre 2012

FOTO - NINO MIGLIORI




Nino Migliori da"Gente dell 'Emilia




NINO MIGLIORI, LA MATERIA DEI SOGNI  
MILANO, FORMA  
FINO AL 6 GENNAIO 2013  

giovedì 6 dicembre 2012

VIDEO - To Each One his Own Dreams




Un uomo e una donna si incontrano in un mondo virtuale.
Cominciano a sognare una realtà possibile.... ma a ciascuno i propri sogni!
Saranno in grado di trovare l'altro?
Questo video è arrivato al secondo posto alla Gilda Artist Machinima o (MAG) Awards 2009 Machinima per la migliore nella categoria Arte.

Direttore: Tutsy Navarathna
Musica: Nadaka, Avakian Avanes, Bismillah Khan, Culture Clash
Grazie a: Planet vegetale, Poetik Velvet, The Abyss, la salvezza.

mercoledì 5 dicembre 2012

Women in Fluxus & Other Experimental Tales






WOMEN IN FLUXUS & Other Experimental Tales  mostra promossa dalla Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia , racconta la storia e la filosofia Fluxus , movimento anti-art nato 50 fa la  cui leadership era di George Maciunas. Due  i percorsi tematici di lettura , da un lato l’aspetto concettuale del fenomeno sperimentale( ‘Concept Art’) ; dall’altro la selezione di opere di artiste che indagarono nuovi concetti di identità  e immagine femminile.
Nella mostra  verranno presentate, oltre ad opere scelte di singole artiste, documentazioni di eventi e spartiti, riprese video, fotografie, dischi, oggetti, documenti cartacei, Fluxus Yearboxes e altri avvincenti materiali relativi alle serate Fluxus.
Le opere scelte provengono dalle più importanti collezioni italiane.
Tra gli autori delle oltre 200 opere in mostra: George Maciunas, George Brecht, Nam June Paik, Alison Knowles, Charlotte Moorman, Takako Saito, Mieko Shiomi, Yoko Ono, Joe Jones, John Cage, Ben Vautier, La Monte Young, Jackson Mac Low, Robert Filliou, Ben Patterson, Dick Higgins, Robert Watts, Carolee Schneemann, Shigeko Kubota, Simone Forti, Anna Halprin, Philip Corner, Giuseppe Chiari, Henry Flynt, Ay-O, Eric Andersen, Geoffrey Hendricks, Milan Knížák, Al Hansen, Alice Hutchins e altri ancora.







WOMEN IN FLUXUS & Other Experimental Tales

Reggio Emilia, Palazzo Magnani
fino al 10 febbraio 2013
www. palazzomagnani.it

martedì 4 dicembre 2012

Renoir - La vie en peinture






"Renoir. La vie en peinture" , mostra promossa dal Comune di Pavia in partnership istituzionale con la Provincia di Pavia, prodotta e organizzata da Alef  cultural project management e patrocinata dall’Ambasciata di Francia in Italia e dall'Institut français di Milano, alle Scuderie del Castello Visconteo di Pavia fino al 16 dicembre 2012.
La mostra a cura di Philippe Cros, attraverso una selezione di dipinti, pastelli e disegni , ripercorre la carriera del grande Pierre-Auguste Renoir mettendo in evidenza il ruolo dell’artista nella storia dell’arte moderna.  Il pubblico ha la possibilità di ammirare importanti opere , alcune delle quali esposte  per la prima volta in Italia, provenienti da prestigiose  musei internazionali tra cui la National Gallery of Art di Washington, il Columbus Museum of Art (Ohio), il Centre Pompidou di Parigi e il Palais des Beaux Arts di Lille.
Info: www.scuderiepavia.com




La Colazione dei Canottieri
1880-1881, Olio su tela, cm 129 x 173
Washington, The Phillips Collection




"(...) Lui ama dipingere, e ogni anno dipinge La colazione dei canottieri di Pierre-Auguste Renoir e ogni anno lei ha gli occhi diversi. La ragazza con il bicchiere d’acqua ha gli occhi che cambiano sempre, espressioni diverse, che hanno vita propria. Ecco cos’è l’arte in fin dei conti. La mano del pittore quando impugna un pennello assume un proprio io e comincia a muoversi. Danza, ondeggia, un po’ di blu qua e di rosa là. Una giravolta su se stessa, fiori, alberi, occhi e bocche ed è fatta: una nuova vita è nata. " (da "Il favoloso mondo di Amélie"  regia di Jean-Pierre Jeunet)


domenica 2 dicembre 2012

POESIA



foto by: Robert Charity 





La buona notizia è che sono
deperibile,
mentre la lumaca striscia sotto
la foglia,
mentre la dama nel caffè
ride una falsa risata,
mentre la Francia brucia
un crepuscolo di porpora.
sono deperibile
e questo è il bello,
mentre il cavallo scalcia
un asse della stalla,
mentre ci affrettiamo verso
il paradiso,
io sono piuttosto deperibile.
metti le scarpe sotto
il letto
allineate.
mentre ulula il cane
l'ultima rana sbuffa
e salta.

Charles Bukowski

sabato 1 dicembre 2012

Le seduzioni della pittura: Riccardo Tota tra Andria, Roma e Napoli




«La toletta»


La mostra è dedicata al pittore Riccardo Tota ,  nato ad Andria nel 1899, e morto a Napoli nel 1998. L’esposizione è un’occasione unica per far conoscere al grande pubblico una vasta selezione (124 fra dipinti e disegni), per lo più inedita, della produzione di questo pittore dall’eccezionale talento ma assai poco conosciuto e studiato. 
Grande maestro dedito soprattutto alla ritrattistica e autore di una galleria di personaggi di straordinaria forza introspettiva e cromatica, il Tota è stato anche valente paesaggista, erede di una tradizione che in Puglia ha avuto i suoi inizi con Giuseppe de Nittis, per continuare con Stifano, De Robertis, Martinelli, Francesco Spizzico, Michele Depalma. Interessante anche la sua attività di illustratore di testi scolastici e volumi destinati all’infanzia, di cui restano spesso i bozzetti e le tavole originali.
La mostra sarà inaugurata il 14 dicembre 2012,  presso la Pinacoteca Provinciale “Corrado Giaquinto” di Bari  , promossa dalla Provincia di Bari col  contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
La mostra sarà corredata da un catalogo a colori, contenente tutte le foto delle opere esposte, accompagnate dalle relative schede scientifiche e da testi critici.







«Caldura »





"Le seduzioni della pittura: Riccardo Tota tra Andria, Roma e Napoli"
Pinacoteca Provinciale “Corrado Giaquinto”
dal14 dicembre 2012 – 30 aprile 2013
info: http://www.provincia.ba.it

venerdì 30 novembre 2012

FOTO - Nicolò Puppo , vincitore del National Geographic Italia 2012



Nicolò Puppo "Il ritratto della nonna Iris"



Il fotografo alassino Nicolò Puppo è  il vincitore del National Geographic Italia 2012, il concorso che da sette anni premia i migliori scatti del panorama emergente italiano. Nicolò si è imposto su altri 26mila concorrenti grazie a un ritratto della nonna Iris.
Puppo è membro del gruppo teatrale ingauno Kronoteatro, è noto per i suoi lavori di fotografo, soprattutto per la collaborazione con numerosi cantanti. Sue tra l'altro le foto dell'ultimo album di Zibba e Almalibre, Come il suono dei passi sulla neve, vincitore del Premio Tenco 2012.

mercoledì 28 novembre 2012

Massimo Listri - L’Anima del Tempo




Santa Maria delle Grazie a Caponapoli




Nel complesso Monumentale dei Girolamini di Napoli,  straordinario scenario di storia e bellezza artistica (XVI), una mostra dedicata alle meravigliose immagini di Massimo Listri colto e sensibile fotografo di fama internazionale , esposte fino a Gennaio 2013 .
Una serie di fotografie inedite  dedicate alle chiese chiuse di Napoli e pubblicate nel calendario Di Meo 2013. Il Calendario è infatti un excursus sulle condizioni di dodici chiese napoletane, in molti casi poco o per nulla conosciute, ma tutte contrassegnate da un triste comune denominatore: l’abbandono e l’incuria.
L'intero complesso e  la pinacoteca , a eccezione della biblioteca ( posta sotto sequestro giudiziario ) saranno riaperti al pubblico a pagamento.
Sant’Agostino alla Zecca, Sant’Aspreno ai Crociferi, Immacolatella a Pizzofalcone, San Giuseppe delle Scalze a Pontecorvo, Santa Maria delle Grazie a Caponapoli, Santa Maria della Scorziata, Santa Maria della Sapienza, Disciplina della Croce, Santa Maria del Popolo agli Incurabili, Santi Severino e Sossio, Santi Cosma e Damiano ai Banchi Nuovi, Santa Maria Vertecoeli sono le chiese protagoniste del Calendario. Un viaggio nella Napoli più vera e nascosta ,  un’attenta e rigorosa selezione realizzata grazie anche al sostegno del Soprintendente Fabrizio Vona.





Disciplina della Croce





martedì 27 novembre 2012

LUIGI ONTANI AL MUSEO ANDERSEN





Il Museo Hendrik Christian Andersen presenta la mostra "AnderSennoSogno" di Luigi Ontani, uno dei più influenti e importanti artisti della scena italiana e internazionale. Il Museo Andersen, museo satellite della Soprintendenza alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e contemporanea, è una casa museo situata nel centro della città di Roma dove sono conservate le opere dello scultore e pittore Hendrik Christian Andersen.
La mostra , curata da Luca Lo Pinto, è concepita come un viaggio alla riscoperta di opere meno note dell'artista , un'avventura all'interno dell'immaginario di Ontani in un percorso scandito in ritmi, tempi e spazi diversi.
L’esposizione delle maschere è in collaborazione con Charlemagne Palestine, uno dei maggiori esponenti della musica d'avanguardia nonché uno dei più originali performers e artisti della scena americana degli anni 60 e 70. Palestine ha concepito una colonna sonora ad hoc che fa "suonare" ciascuna maschera attraverso  delle registrazioni di Ontani.







«Per mettere i punti sulle O, ho deciso di aprire i bauli dell’infanzia per mostrare i miei giochi» Luigi Ontani





AnderSennoSogno. Luigi Ontani
fino al 24 febbraio 2013
Museo Hendrick Christian Andersen
della Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma
www.museoandersen.beniculturali.it

lunedì 26 novembre 2012

GIOSETTA FIORONI, MARCO DELOGU - L'ALTRA EGO






L'altra ego, una serie di ritratti dell'artista Giosetta Fioroni, realizzati da Marco Delogu, al confine con una dimensione onirica e surreale. La serie fotografica invita a riflettere sul rapporto tra pittura e fotografia e sulla relazione tra artista e soggetto ritratto, 15 gli scatti  che ritraggono l'artista a grandezza naturale, ''una serie di Giosetta reali'', dice la Fioroni, ma ispirate a suggestioni letterarie. La materia su cui lavora non e' piu' la tela bensi' il suo corpo.
Il progetto realizzato in occasione degli ottant’anni dell' artista italiana figlia della Scuola di piazza del Popolo e dei ruggenti anni ’70, ideato e realizzato insieme a Marco Delogu. 

 L’esposizione è accompagnata da una pubblicazione MACRO - Quodlibet .  che riunirà testi di Alberto Boatto e Franco Marcoaldi.







“Gli anni recenti sono stati quelli nei quali ho elaborato una forte istanza di intervenire sulla corporeità, sul mio aspetto per cambiarlo. Sul corpo, sul volto come opera da plasmare e trasformare attraverso radicali mutazioni. Ho cominciato a usare molta attenzione (…) al rapporto psicologico con la mia apparizione reale, nel tentativo di immaginare altre identità (nuove) da sostituire, appunto, a quella reale di tutti i giorni”  Giosetta Fioroni 


GIOSETTA FIORONI, MARCO DELOGU. L'ALTRA EGO
ROMA | MACRO
fino al 2 Dicembre 2012
info: www.museomacro.org

domenica 25 novembre 2012

POESIA



By- Paul Marcellini




Dicono?
Dimenticano.
Non dicono?
Hanno detto.

Fanno?
E’ fatale.
Non fanno?
E’ uguale.

Perché
aspettare?
Tutto è
sognare 

( Pessoa )

sabato 24 novembre 2012

Viaggio con figure nelle fiabe italiane di Italo Calvino


“le fiabe riflettono aspetti fondamentali della società e nel loro insieme danno una spiegazione generale della vita umana
 ...un catalogo dei destini che possono darsi a un uomo o una donna”






E sette! (Riviera Ligure di Ponente)
 Valérie Dumas




"Viaggio con figure nelle fiabe italiane di Italo Calvino " mostra-laboratorio a cura della cooperativa  culturale Giannino Stoppani in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione.
Diciotto illustratori, dieci italiani e otto francesi,  interpretano in modo personale  le "Fiabe italiane "di Italo  Calvino.  Il libro pubblicato nel 1956 contiene fiabe raccolte dalla tradizione popolare durante gli ultimi 100 anni e trascritte in lingua  dai vari dialetti, paziente e rigoroso lavoro di collezione e classificazione delle fiabe italiane provenienti dalle diverse tradizioni regionali , per la prima e unica volta raccolte per ispirazione sociologica ed etnografica.
 Uno spunto di  riflessione  sul  significato dell'Unità. 
Ogni illustratore una fiaba, trentasei tavole per diciotto fiabe.
Illustratori in mostra: Valérie Dumas, Pia Valentinis, Yan Nascimbene, Agnese Baruzzi, Georges Lemoine, Michel Galvin, Vanna Vinci, Germano Ovani, Antonio Marinoni, Simona Mulazzani, Mauro Evangelista, Sébastien Orsini, Chiara Carrer, Agostino Iacurci, Charles Dutertre, Vittoria Facchini, Géraldine Alibeu, Isabelle Chatellard.





Il pappagallo (Monferrato)
Autore: Pia Valentinis




 Yan,  Re Crin





Agnese Baruzzi, Il lupo e le tre ragazze





Palazzo delle Esposizioni, Roma

fino al - 20 gennaio 2013
info : http://www.palazzoesposizioni.it