venerdì 11 novembre 2011

I rifiuti elettronici diventano arte.



I rifiuti elettronici diventano arte: a Ecomondo in mostra le opere dei carcerati.

"Quando si dice "dar nuova vita ai rifiuti": avevate mai visto un monitor del pc trasformato in un vaso per i fiori o un settiminimo realizzato interamente con rifiuti elettronici? Si tratta delle ultime opere d'arte create dai detenuti di Forlì e Bologna utilizzando i RAEE e potrete ammirarle fino al 12 novembre nello stand del Museo del Riciclo a Ecomondo, la fiera internazionale della green economy che si sta svolgendo a Rimini.

Sembra incredibile, ma queste meraviglie sono realizzate interamente grazie al riciclo creativo dei rifiuti elettronici nell'ambito di un progetto nato nel 2005 chiamato"RAEE in carcere" per il reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti delle case circondariali d Bologna, Forlì e Ferrara, con laboratori per la lavorazione creativa dei RAEE che vengono gestiti, sotto il coordinamento di Techne, dalle cooperative sociali it2, Gulliver e Il Germoglio.


Ecolight, il consorzio che si occupa della gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, è partner del laboratorio di Forlì: esporre le opere dei carcerati nello stand del Museo del riciclo, nato in veste virtuale proprio per iniziativa del consorzio.
L'arte che nasce dietro le sbarre e che utilizza come materie prime rifiuti, tanto diffusi quanto pericolosi per uomo e ambiente, come quelli elettronici, diventa quindi un'occasione per rieducare i detenuti coinvolgendoli in attività che si ispirano ai valori del rispetto e della legalità. Grazie ad Ecomondo, inoltre, il Museo del Riciclo da spazio virtuale si trasforma in luogo visitabile, esponendo anche altre opere, tra cui alcune presentate all'ultima edizione del concorso internazionale di pittura e design "Rifiuti in cerca d'autore" e quelle realizzate da Olga Marciano e Giuseppe Gorga in esclusiva per l'esposizione del Museo a Rimini.

Riciclare i RAEE, ormai lo sappiamo, è fondamentale per la nostra salute e per il benessere dell'ambiente: oltre a ridurre il volume dei rifiuti, infatti, si evita anche che le sostanze dannose contenute in elettrodomestici e dispositivi elettronici vengano disperse nell'ambiente. Il laboratorio di Forlì ha dato in questo senso un grande aiuto: dall'avvio delle attività nel 2009 ha infatti lavorato circa 300 tonnellate di RAEE, coinvolgendo 6 persone detenute, di cui 3 assunte."
Eleonora Cresci


1 commento:

  1. bè che dire una grande iniziativa sotto molti aspetti,credo da esportare in altre regioni italiane.

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