martedì 16 luglio 2013

Ligabue - "Toni" e la sua arte nel racconto di Cesare Zavattini

"Ricordate un ragazzo italiano mingherlino dagli occhi un po’ torvi, bravo a scuola in disegno?"   (Cesare Zavattini)





Circa ottanta le opere di Antonio Ligabue (1899- 1965), tra dipinti, disegni e sculture, che ripercorrono le tappe fondamentali della sua vicenda umana ed artistica, dagli esordi fino agli ultimi anni di vita. Immagini che catturano e incantano con la loro forza cromatica e l'apparente semplicità ma che, in realtà, paiono sottendere una complessità di rimandi culturali, di citazioni stilistiche e di contaminazioni con le varie arti visive, come il cinema e l'illustrazione.
E’ Cesare Zavattini l’illustre “Cicerone” della mostra che Riccione dedica alla figura e all’opera di Antonio Ligabue .
A Zavattini, regista, sceneggiatore, scrittore, giornalista, nonché disegnatore e pittore, si deve, già negli anni ‘50, il primo vero ‘approccio’ all’arte dei ‘candidi’ da parte della cultura figurativa ufficiale. Memorabile è la sua monografia Ligabue, un testo poetico, edito da Franco Maria Ricci nel 1968. Non mancano poi le ‘prove’ di un interesse di Zavattini verso Ligabue anche sul piano cinematografico, come è testimoniato in mostra da importanti repertori inediti provenienti dalla ricca documentazione donata di recente dal figlio di Zavattini, Arturo, alla Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia.



"diventa conosciuto, disprezzato e poi riverito in un flusso e riflusso di complicità materiali e mortali tra la vittima e i carnefici, spesso essi medesimi vittime di troni e arcangeli". Cesare Zavattini


Ligabue   "Toni" e la sua arte nel racconto di Cesare Zavattini
Galleria d'arte moderna e contemporanea Villa Franceschi
via Gorizia, 2 - Riccione
fino al 6 ottobre 2013
info : http://www.comune.riccione.rn.it/

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