I protagonisti non sono i grandi mammiferi e gli uccelli dei parchi delle Alpi e degli Appennini. Si tratta piuttosto di specie meno conosciute, spesso endemiche del nostro territorio, come gli organismi che vivono nel profondo delle grotte o le rane temporarie, capaci di incredibili raduni nei gelidi laghetti delle nostre montagne. Sono ormai pochi i casi come questi, di animali isolati nei loro ecosistemi lontani dall’uomo. La nostra ingombrante presenza, infatti, influenza la vita della maggior parte delle specie in modi molto diversi: alcune vengono trasportate da un continente all’altro, diventando pericolosi invasori, mentre altre si adattano a vivere nelle nostre città. Ma, visto che non tutto l’operato della nostra specie va a scapito delle altre, raccontiamo anche una storia di conservazione andata a buon fine, come quella del Parco Nazionale delle Isole Quirimbas in Mozambico. Quest’ultima è una giovane area protetta africana un po’ anomala: istituita per volere degli abitanti del posto, vuole diventare un modello per conciliare turismo, conservazione e ricerca.
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