"Immaginazione, fantasia e creatività sono cibi insopprimibili per l’anima e per lo spirito: è un dovere per chi ne ha il darne agli altri, ed è così, che la fantasia chiama la fantasia e che la poesia invita alla poesia per tutti, a tempo pieno".Piero Fornasetti
Triennale Design Museum in occasione del centenario dalla nascita presenta la prima grande e inedita mostra in Italia dedicata a Piero Fornasetti, a cura di Barnaba Fornasetti.
Il percorso della mostra si articola in sezioni che spaziano dagli esordi pittorici vicini al Novecento alla stamperia di libri d’artista, dalla stretta collaborazione con Gio Ponti negli anni ’50 e ’60 ai più difficili anni ’70 e fino al 1988, anno della sua morte, un lungo periodo contrassegnato per la maggior parte dal dogma razionalista imperante della funzionalità nell’architettura e nel design che ha fatto di lui una figura marginale senza per questo spegnerne la creatività vulcanica. La mostra si compone di oltre 700 pezzi provenienti per la maggior parte dall'archivio curato da Barnaba Fornasetti.
Piero Fornasetti (Milano, 10 novembre 1913 – Milano, ottobre 1988) milanese, è stato pittore, stampatore, progettista, collezionista, stilista, raffinato artigiano, decoratore, gallerista e ideatore di mostre, uno dei talenti artistici più originali del XX secolo. Il suo stile immediatamente riconoscibile fatto di immagini raffinate, misteriose, accattivanti, lo hanno reso un’icona della creatività italiana, ha disegnato e realizzato circa 13.000 tra oggetti e decorazioni, le sue opere si trovano in moltissime collezioni in Italia e nel mondo.
Fornasetti nasce da una agiata famiglia della borghesia milanese, nel 1930 entra nell’Accademia di Belle Arti di Brera ma viene espulso due anni più tardi per insubordinazione. Si iscrive quindi successivamente alla Scuola Superiore d’Arti Applicate all’Industria, sempre a Milano. Ha creato una delle più vaste produzioni di oggetti e mobili del XX secolo, non tanto per la tiratura dei singoli oggetti ma per la diversità dei decori. La fondamentale lezione che si ricava dalla sua opera è il rigore, accompagnato da un’intensa fantasia, un elegante velato humour. Nonostante le sue opere spesso furono prodotte in singoli esemplari, Fornasetti fu molto importante per la cultura italiana del design industriale. Le muse ispiratrici che ispirarono la sua arte (esordì come pittore) furono Piero della Francesca, Giotto, le pitture pompeiane, gli affreschi rinascimentali e la pittura metafisica, dalla quale non smise mai di attingere ispirazione facendo così del virtuosismo la propria distinzione artistica. Dal 1933 Piero inizia la sua presenza alle Triennali di Milano, vi partecipa per la prima volta proprio in quell’anno con una serie di foulard di seta stampata. Nel 1940 (in occasione della VII Triennale) incontra Giò Ponti, nasce un lungo periodo di collaborazione ed iniziò a pubblicare anche le proprie opere sul sulla rivista di design e architettura “Domus” e “Stile“. dal 1940 al ’42 disegna i lunari su commissione di Giò Ponti stesso. dal 1943 al 1946 si rifugia in Svizzera dove realizza manifesti e litografie per eventi teatrali e riviste. Nel 1970 dirige, assieme a un gruppo d’amici, la Galleria dei Bibliofili, dove espone sia la sua produzione che quella di artisti contemporanei. Nel 1980, dopo la morte di Gio Ponti (nel 1979) Piero apre a Londra il negozio “Tema e Variazioni” . Dopo la morte di Piero, nell’Ottobre del 1988 , il figlio Barnaba Fornasetti, continua parte dell’attività del padre, con tenacia e passione riedita i pezzi più significativi e altri ne “reinventa”, nella tradizione artigianale inaugurata dal padre. E’ così che lo straordinario linguaggio visivo di Fornasetti continua ancora oggi a sorprendere, più che mai forte e vitale.
"Dai canoni e dagli ordini ho imparato il rigore, l’amore per la simmetria, l’equilibrio e si può dire in questi tempi di barbaro ritorno alle barbarie, L’ARMONIA. Li ho riproposti su delle forme semplici e pulite, ho sposato la decorazione alla forma". Citazione contenuta nel volume in edizione limitata "Certi paraventi sono stati disegnati due volte", (a cura di Barnaba Fornasetti e Stefano Salis )pubblicato da Henry Beyle in uscita in concomitanza della mostra.
Piero Fornasetti 100 anni di follia pratica
13 novembre 2013 - 9 febbraio 2014
Triennale di Milano
http://www.fornasetti.com
http//www.triennale.it
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