martedì 3 settembre 2013

VENANZO CROCETTI - IL SENTIMENTO DELL’ANTICO l’eleganza nel Novecento

“Grande allieva di danza” (1982)


Venanzo Crocetti (1913-2003), è uno dei massimi protagonisti della scultura del Novecento, nel suo costante e mai dismesso dialogo con l’antico.  Nella mostra a lui dedicata per il centenario della nascita vengono esposte 85 opere, scelte  suddivise in alcuni grandi temi. Tre le sezioni: Elegantiae (la traccia classicheggiante: ballerine, modelle, teste e busti all’eroica); L’Etternale Ardore (il tragico dei soggetti epici: maddalene, fughe, ratti, incendi); Clementiae (il lessico dei memoriali rusticani: pescatori, bagnanti, animali). Un intenso percorso di stile, grazia e sensualità: nell’eleganza di un presente senza tempo dove Crocetti, la scultura in un progetto estetico accorpante i secoli, punta alla sostanza dell’anima.
La mostra è promossa dalla Fondazione e Museo Crocetti di Roma. Custode dell’alto valore morale e spirituale dell’opera del Maestro; nel suo dialogo col mondo, nella sedimentazione, nel tramando. Nella memoria del fare e del fare umanità.






VENANZO CROCETTI  - IL SENTIMENTO DELL’ANTICO l’eleganza nel Novecento
Palazzo Venezia
dal 2 settembre – 20 ottobre 2013
fonte : http://www.fondazionecrocetti.it/


lunedì 2 settembre 2013

Le incredibili sculture iperrealistiche di Annalisa Venturini





Annalisa Venturini, creatrice di bambole iper-realiste, sculture realizzate completamente a mano modellando la  materia . Con le sue sculture provoca  sensazioni intense, affascina con una tecnica precisa ed elegante , le bambole sembrano animate, esprimono sensazioni, sofferenza e perdita dell’innocenza trattando il corpo umano come un mezzo per svelare la propria anima. L'artista ci descrive spaccati di vissuto umano dal clochard su strada, alle espressioni di stupore di una bambina con occhi verso il cielo.







L'iper  realismo desta delle emozioni , il clochard, scultura in  silicone, seduto sugli scalini dell’hotel Due Guerrieri, in piazza Sordello ( Mantova) ha tratto in inganno tutti i passanti ,  c’è chi si è soffermato a lungo per capire se si trattasse o meno di un uomo vero, c’è chi ha lasciato l’elemosina pensando a un vero mendicante. Ma c’è stato anche chi ha chiamato l’ambulanza e i vigili urbani. Il  presidente di Mantova Creativa, Giampaolo Benedini,  ha chiesto alla Venturini di rimuovere la sua scultura  per questioni di ordine pubblico, ma  " la censura sull'arte è un insulto" ha replicato l'artista rifiutandosi    di rimuoverla .






Annalisa Venturini nasce il 13 Ottobre 1962 a Mantova. La sua infanzia e' costellata da personaggi fiabeschi che, il padre, noto pittore mantovano, amava ritrarre: circensi, sinti, rom e artisti di strada. Arte e creatività sono state le sue madrine, ed è proprio in questo ambiente che emerge un innato talento di doll maker. Iniziano così a prendere forma i primi volti di cera assieme ai dipinti del padre. Quella straordinaria capacita' di dare espressivita' a materiali come cera, stoffa, porcellana e cernit, la identificano come una delle  prime doll artist  italiane a ricevere riconoscimenti all'estero nel campo dell’iperrealismo.
info: http://annalisaventurini.com/

domenica 1 settembre 2013

POESIA





Scavando

Tra il mio indice e il pollice sta la penna,
salda come una rivoltella.
Sotto la finestra, un rumore graffiante all’affondare della vanga nel terreno ghiaioso:
è mio padre che scava. Guardo da basso,
Finché la sua schiena china tra le
aiuole, si risolleva venti anni indietro,
piegandosi a ritmo attraverso i solchi di patate che interrava.
Il rozzo scarpone accoccolato sulla staffa,
il manico contro l’interno del ginocchio sollevato con fermezza,
sradicava le alte cime, infossando a fondo l’orlo lucente
per spargere le patate nuove che noi raccoglievamo
amandone la fresca la durezza tra le mani.
Sapeva bene come usare una vanga, per Dio.
Proprio come il suo vecchio.
Mio nonno tagliava più torba in una giornata
di chiunque altro uomo alla torbiera di Toner.
Una volta gli portai del latte in una bottiglia
turata alla men peggio con un pezzo di carta.
Si raddrizzò per berne e subito riprese
a tagliare e intaccare nettamente,
spalando pesanti zolle, gettandosele alle spalle, andando sempre più a fondo
in cerca di buona torba. Scavando.
Il freddo aroma d’ amido nel terriccio, il risucchio
e lo schiaffo della torba umida, i tagli netti della lama
nelle radici vive, mi risvegliano la memoria.
Ma non ho una vanga per imitare uomini come loro.
Tra il mio indice e pollice
sta salda la penna.
Scaverò con quella.



Seamus Heaney (13 aprile 1939 - 30 agosto 2013)  premio Nobel per la letteratura, massimo rappresentante del rinascimento poetico irlandese.