lunedì 18 giugno 2012

MUSTAFA' E GLI ALTRI


Caldo, primi giorni d'estate.
le spiagge si popolano il fine settimana di pendolari che non vedono l'ora di togliersi il pallore di dosso di un inverno mai cosi' lungo come lo scorso...
E come ogni anno ci si ritrova sugli stessi lidi...e come al solito ci trovi loro: i "vu cumprà"
Racconto la storia di uno di loro...che mi ha colpito profondamente, forse perchè mi ha ricordato che anche in Italia si lavora fino ben oltre un'età decente e comunque si ottiene una pensione...

Mustafa', cosi' mi ha detto di chiamarsi, ma  forse lo ha detto perchè è l'unico nome che noi associamo alla sua razza.
un fez in testa che copre a malapena i suoi capelli grigi, bianchi quasi, che spiccano sul volto scuro e rugoso.mi dice di avere 67 anni. Vive a circa 40 km da dove ci siamo incontrati in un monolocale che un italiano ha affittato per la modica cifra di € 1.200 al mese e che condivide con altri suoi colleghi credo un bel po' visto che a lui l'appartamento costa circa €200
Mi offre la sua merce le solite cose...braccialini, occhiali di plastica imitazioni delle piu' note firme internazionali della moda, fermagli per capelli e orologi uguali davvero agli originali!
i prezzi si sa sono trattabili, ma insomma è sempre strano vedere come da € 10,00 a volte si scenda a €2 o €3...
Comunque lo vedo sudato, mi sembra stanco..gli domando da quanto è al lavoro.
Mi risponde che si alza presto la mattina alle 4, perchè passa un pullman che li raccoglie e li distribuisce tra le varie spiagge del litorale.
che organizzazione! penso. gli chedo se ha fame.dice di no.che è abituato a fare colazione e poi mangia riso la notte quando rientra a casa.
Gli offro un po' d'acqua, gli dico se vuole un caffe',un panino...niente.
Ho una curiosità gli chiedo di spiegarmi qualcosa del suo lavoro.mi dice tranquillamente e rassegnatamente che cio' che guadagnerà per la stagione lo terrà per quando tornerà a casa...che quello che vende lo compra da un italiano che è l'organizzatore del commercio su spiaggia e che la sera gli "dona" gran parte del ricavato...
e spera comunque...ed è grato al suo Dio per avergli dato la forza di lavorare...e il riso per cena..

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