martedì 17 febbraio 2015

L'autunno dell'anno prima di Alessandra Zenarola







 "L’autunno dell’anno prima"   racconta la storia di Domiziana donna debole sempre sovrastata dalla vita e da chi ama, che  grazie all’amore e nonostante la sua fragilità  ricomincerà finalmente a vivere la vita . Un viaggio reale ed emotivo che la porta nei luoghi magici delle vacanze estive dell’infanzia, un viaggio  nel passato attraverso immagini  con sfumature delicate che si confondono con il grigio-azzurro dell’inverno friulano. Una storia  interessante   ben costruita, dove c’è ironia, dolore, c’è la riflessione e i personaggi sono profondamente umani , uno stile  essenziale e  poetico e a  tratti evanescente che  coinvolge da subito il lettore  lo mantiene sulle spine fino alla fine del romanzo. Quello che conquista  e  per cui   ne consiglio  la lettura , anche  per chi   si avvicina alla  scrittura  è  la  raffinatezza  , la poesia   del  quotidiano, della vita contemporanea e dei rapporti familiari.



TRAMA
Al mare non dovrebbe piovere mai. Tranne a novembre, quando dal pullman che fa sosta a Grado scende una donna esile con un ombrello rosso pomodoro. Ma lei cosa ci è venuta a fare al mare, in autunno? Glielo chiede Elvina, una giunonica biondo platino che gestisce sull'isola la pensione Turchina insieme alla sua lunatica famiglia: suo marito, più vecchio di lei di quasi vent'anni, e il loro allampanato figlio. La laguna afflitta dalla bruma e da piogge interminabili, l'incontro di Domiziana con Darko, un bosniaco dal carattere schivo, le videochiamate con la figlia Nicole in America, si incastrano tra i flashback di questo romanzo ricco di colori, che con stile leggero ci fa viaggiare nelle storie delle sorelle Sparaviero, diverse per carattere, lontane per scelte di vita, eppure legate da una coincidenza che nessuna delle due avrebbe potuto neanche immaginare.



L'AUTRICE
Alessandra Zenarola vive a Udine. Oltre a scrivere frequenta le osterie del centro storico, fotografa la pioggia, tenta di leggere Proust e Céline perché si sente in colpa per non esserci mai riuscita. Spazzola il suo gatto. Ogni tanto perde o recupera peso. Dimentica gli ombrelli al supermercato. Ha pubblicato due romanzi, Il cow boy vanigliato (2003) e Un cuore di latta (2010), e una raccolta di brevi novelle, Smagliature (2008).




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