domenica 17 febbraio 2013

d : poesia






Davanti a questa pena piegano i monti...

Davanti a questa pena piegano i monti,
non scorre il grande fiume,
ma sono saldi i lucchetti del carcere,
dietro di essi 'le tane dell'ergastolo' e un'angoscia mortale.

Per qualcuno alita fresco il vento,
per qualcuno si strugge il tramonto,
noi non sappiamo, siamo dovunque le stesse,
sentiamo solo stridori odiosi di chiavi
e pesanti passi di soldati.

Ci si levava come ad una messa mattutina,
si andava per un'inselvatichita capitale,
lì ci si incontrava più inanimate dei morti;
il sole più occiduo, e la Nevà più brumosa,
ma da lontano canta sempre la speranza.

La sentenza....E subito sgorgano lacrime;
ormai separata da tutti,
come se dal cuore con dolore le strappassero la vita, come se rozzamente la stendessero supina,
ma cammina...Vacilla...Sola...

Dove sono ora le amiche involontarie
dei miei due anni infernali?
Cosa scorgono nella tormenta siberiana
cosa intravedono nel disco della luna?

A loro mando il mio addio.


Anna Achmatova


 

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