sabato 28 settembre 2013

Paz Art - L’arte di Andrea Pazienza

 "Quando da piccoli eravamo in casa senza niente da fare e ci annoiavamo, Andrea si metteva a fare le sue scenette. Io mi sdraiavo sul letto a guardarlo mentre inventava storie a braccio e le recitava interpretando tutti i personaggi. Da lì, poi, venivano le strisce a fumetti". Michele Pazienza, il fratello di Paz




L'undicesima edizione della Mostra del fumetto di Città di Castello è dedicata all'arte di Andrea Pazienza. L’esposizione di Palazzo Bufalini , Paz Art, raccoglie oltre duecento opere. Tra le pubblicazioni della mostra spicca il quaderno a quadretti che racchiude tre storie a fumetti scritte e disegnate dall’artista marchigiano tra il 1966 e il 1968. Schizzi, disegni, brevi storie, vignette, prime “prove” di fumetto di un Pazienza  giovanissimo. La scelta dell’Associazione infatti si è indirizzata verso la produzione giovanile e i dipinti, relativi al periodo pescarese.




Mi chiamo Andrea Michele Vincenzo Ciro Pazienza, ho ventiquattr’anni, sono alto un metro e ottantasei centimetri e peso settantacinque chili. Sono nato a San Benedetto del Tronto, mio padre è pugliese, ho un fratello e una sorella di ventidue e quindici anni. Disegno da quando avevo diciotto mesi, so disegnare qualsiasi cosa in qualunque modo. Da undici anni vivo solo. Ho fatto il liceo artistico, una decina di personali, e nel Settantaquattro sono divenuto socio di una galleria d’arte di Pescara: Convergenze, centro d’incontro e d’informazione, laboratorio comune d’arte. [...] Sono miope, ho un leggero strabismo, qualche molare cariato e mai curato. Fumo pochissimo. Mi rado ogni tre giorni, mi lavo spessissimo i capelli e d’inverno porto sempre i guanti. Ho la patente da sei anni ma non ho la macchina. Quando mi serve uso quella di mia madre, una Reanualt 5 verde. Dal Settantasei pubblico su alcune riviste. Disegno poco e controvoglia. Sono comproprietario del mensile Frigidaire, mio padre, anche lui svogliatissimo, è il più notevole acquarellista ch’io conosca. Io sono il più bravo disegnatore vivente. Amo gli animali, ma non sopporto di accudirli. Morirò il 6 gennaio 1984."
Autobiografia  scritta per Paese Sera il 4 gennaio 1981. Morirà il 16 giugno 1988. (dalla Prefazione di Felice Cappa a Zanardi, Baldini & Castoldi, 1998)



"(…) ringraziamo lui, Andrea Pazienza, per aver aperto una finestra sulla vita coi suoi disegni e il suo linguaggio. Forse l’unico completo documento di slang italiano". Fernanda Pivano 




Paz Art  - L’arte di Andrea Pazienza
Palazzo Bufalini
Città di Castello (PG)
A cura dell’Associazione Amici del fumetto di Città di Castello
dal 28 Settembre fino al  20 Ottobre 2013
info: www. tifernocomics.it

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