lunedì 7 ottobre 2013

Francesco Ciancabilla pittore degli emarginaTI




"Emarginati, homeless, neri, bambini affamati, musicisti, nudi maschili e femminili, gente che se ne va in strada ballando ed è chiamata pazza: mi piace rappresentare la gente reale. È a lei che io mi sento vicino". 



Senza titolo, 1983, vernice spray su tela
in Flash Art nº 115 pag. 22


Tecnica da graffitista, spesso in bianco e nero, utilizza una mascheratura in carta gommata: una volta tolta, rimangono sezioni bianche, sfondi di tela pulita. Per questo, tutte le sue opere sono uniche e non riproducibili. Lo stencil si basa sul principio opposto, quello della serialità. "La mia tecnica è stata riprese da artisti di fama mondiale, come Bansky, che poi però si è perfezionato proprio sull’uso delle stencil". Tele che Francesco Ciancabilla firma con un nome dal sapore onomatopeico , Frisco.
Ciancabilla, oggi 54 anni, dal 2004 è un uomo libero (dal 2002 era in affidamento ai servizi sociali), dopo avere pagato il proprio debito con la giustizia per l’omicidio di Francesca Alinovi, critica d’arte e assistente al Dams uccisa con 47 coltellate nel 1983. Per quel delitto Ciancabilla, studente della Alinovi, si è sempre dichiarato innocente. Per un periodo, dopo la condanna, è stato latitante tra Spagna e Brasile, prima di essere nuovamente arrestato nel 1997.


Senza titolo (autoritratto), 1983, vernice spray su tela.
da Flash Art nº115 pag. 26 








Dopo aver esposto a Pescara, Ciancabilla sarà in mostra a Teramo dal 15 ottobre con  la collettiva : Frisco & Zino , Totem e tribù del terzo millennio
 Sala Espositiva Nicola Palma , via Nicola Palma, Teramo
vernissage: sabato 26 ottobre 2013
fonte : http://www.friscoart.it

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