"Certo, non saprei cosa altro possa essere la fotografia. È un modo, un processo, per conoscere, per toccare, per identificarsi con il mondo e con le cose. Quindi il massimo punto di conoscenza è quello dell’identificazione. Io sono quell’oggetto lì. In quel momento conosci quella cosa. È vero che Proust dice a proposito di Albertine che quando Albertine si avvicina troppo per baciarlo non lo vede più allora vorrebbe avere un’amplificazione del senso della vista per continuare a vederla e al tempo stesso baciarla… Ma le due cose non potevano andare assieme."Guido Guidi dall'intervista di Andrea Neri per euronews
Fosso ,Ghiaia - (600x794)
Veramente, mostra personale del maestro Guido Guidi , per la prima volta in Francia alla Fondazione Henri Cartier-Bresson . Il percorso espositivo presenta la quarantennale carriera dell'artista attraverso una selezione di lavori, dalle sperimentazioni in bianco e nero degli anni settanta fino alle serie In between cities, A new map of Italy e Preganziol.
La mostra è visitabile a Parigi fino al prossimo 27 aprile. Da giugno a settembre si sposterà ad Amsterdam per approdare infine a Ravenna ad ottobre dove resterà fino a gennaio 2015.
Guido Guidi , uno dei pionieri della nuova fotografia italiana del paesaggio , nasce a Cesena nel 1941. Studia all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia (IUAV) dove segue i corsi di Bruno Zevi, Carlo Scarpa e Mario De Luigi; al Corso Superiore di Disegno Industriale di Venezia dove segue i corsi di Italo Zannier e Luigi Veronesi. Dal 1970 Guidi lavora come fotografo al Dipartimento di Urbanistica dello IUAV. Dal 1986 viene invitato a tenere Lezioni, Seminari e Laboratori in diverse Università italiane e in diverse Istituzioni pubbliche e private. Il suo lavoro è stato esposto in prestigiose Istituzioni nazionali e internazionali ed è stato pubblicato in molti libri e cataloghi. Dal 1989, con Paolo Costantini, William Guerrieri e Roberto Margini, collabora al progetto “Linea di Confine per la fotografia contemporanea”. Dal 1989 è docente di fotografia presso l’Accademia di Belle Arti di Ravenna. Dal 2001 è docente del Laboratorio di Fotografia del clasAV – corso di laurea specialistica in Arti Visive dello IUAV.
Viale Italia - Tagliata di Cervia -1984 (620x420)
"Antonioni diceva: "C’è un’occupazione che non mi stanca mai: guardare". E aggiungeva : fotografare "è per me un approfondimento dello sguardo", fotografare "è per me vivere". Faccio mie queste risposte." Guido Guidi dall'intervista di Silvia Loddo
GUIDO GUIDI - VERAMENTE
fino al 27 aprile 2014
Fondation Henri Cartier-Bresson , Parigi
www.henricartierbresson.org
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