domenica 25 ottobre 2015

d : poesia


Motoi Yamamoto




UTOPIA DEL SOLITARIO

cerco una parola 
che diriga il gregge 
e dietro di lei le altre
s’incatenino una dopo l’altra
fertili
tra il fuoco di ciò che è perduto

una parola
che contenga in sé
il segreto dell’indicibile
e la chiaroveggenza del già detto
che allacci le isole del cuore
e in ciascuna di loro
il mare rompa docile i suoi insonni

una parola prodigiosa
che cancelli il nemico
colo solo pronunciarla
e al tempo stesso conformi uno specchio
dove l’uno possa vedersi nell’altro
e l’altro si veda in noi
e nell’immemorabile

una parola 
che evochi la pioggia 
e le sue sorti
e come il vento
visiti le regioni
ed essendo già pane
tutti gli uomini si uniscano in lei.


 Osvaldo Sauma



                                                            

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