"Limonov non è un personaggio inventato. Esiste davvero: «è stato teppista in Ucraina, idolo dell'underground sovietico, barbone e poi domestico di un miliardario a Manhattan, scrittore alla moda a Parigi, soldato sperduto nei Balcani; e adesso, nell'immenso bordello del dopo comunismo, vecchio capo carismatico di un partito di giovani desperados. Lui si vede come un eroe, ma lo si può considerare anche una carogna: io sospendo il giudizio" Emmanuel Carrère
Eduard Savenko ( 1943), per tutti solo Limonov dissidente e scrittore russo fermato per corteo non autorizzato a piazza Triumfalnaja ( Mosca) e arrestato assieme a 25 attivisti . Da circa due anni gli attivisti cercano di protestare il 31 di ogni mese, in riferimento all'articolo 31 della Costituzione russa che garantisce la libertà di riunione. Le autorità hanno però sempre negato l'autorizzazione per queste manifestazioni.
Limonov è considerato una delle figure più carismatiche del movimento di pensiero che si oppone al regime di Putin.
La sua biografia, scritta da Emmanuel Carrère, e titolata per l'appunto Limonov, è stata accolta da numerose e lusinghiere critiche.
"Limonov è una bestia che chiede amore. È un violento che mette i voti alle donne, ma un abbandono lo prostra ai limiti dell’umano. È un aspirante criminale che si avvicina ai dissidenti russi e comincia a frequentarli continuando ad odiarli. È uno stalinista, che nega la realtà dei gulag (e odia quindi Solženicyn), ma (è questa la cosa incredibile) lo fa senza cinismo. Allora, ti dici, è uno stupido, un idiota. Che non lo sia, se non in quel famoso senso eroico-epilettico che in Russia tutti conoscono, è dimostrato pagina dopo pagina. Tramortito da continue maratone di ubriacature, in russo zapoj, che lo lasciano incosciente per giorni, scrive la furente storia della sua vita, e cerca di piazzarla." E. Carrère
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