Potevo guardare con più libertà. Come donna ero invisibile , inoffensiva: le donne non hanno mai rappresentato un pericolo per la cultura Sovietica.
Dana Kyndrová, fotografa ceca di cui è appena uscito il volume "Rituály normalizace", i rituali della normalizzazione. Una cronaca implacabile perché quotidiana, sovversiva perché antieroica, giusta perché composta e pietosa anche verso il nemico.
Ha visto invadere il suo paese e li ha visti partire , i Russi . A ritrarli in ogni rito di potere, in ogni menzogna e a sorpresa in ogni debolezza è stata una donna.
Dana Kyndrová, Rituály normalizace, Kant, Praga
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