mercoledì 21 settembre 2011

Fragilità


Parla di fragilità tutto il lavoro di Silvia Camporesi: il suo «Acqua/Aria» è un censimento in cui ritrae adolescenti immersi nell’acqua o sospesi nell’aria, quasi a rendere tangibile lo spaesamento dell’età di mezzo e del transito in un elemento improprio.I soggetti sono immersi nell’acqua, come in un grembo da cui nascono le idee.


C’è silenzio, attesa , assenza di gravità dei corpi sospesi nell’acqua, è come se si stessero preparando a qualcosa, sembrano essersi appena svegliati da un lungo sonno senza punti di riferimento, dispersi nel nulla del mare o del cielo, non sembrano preoccupati. Sono in trasformazione. Nell’acqua, esprimono consapevolezza del proprio corpo; li tiene sospesi, l’acqua li protegge. Nell’aria, sembrano pronti a prendere il volo, con il passo sospeso e diretto verso l’infinito.

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