TEATRO MANZONI ROMA
RASSEGNA "LUNEdi'SERA"
Il teatro ospita il lunedi' sera fino a giugno concerti di artisti che amano contaminare la loro musica con il teatro, offrendo sempre nuovi volti e melodie all'attento pubblico romano
PAOLO PALLANTE presenta il suo spettacolo "Buona Luna" il 7 maggio.
dopo avere girovagato la penisola da Lecce in su'
"la luna non è solo l’oggetto romantico dei desideri da principe azzurro, la luna è forse l’essenza stessa della vita, una parte in ombra e una parte illuminata La luna ci dà il ritmo della vita e parla di conoscenze antiche come quando si aspettava la luna nuova per fare il pane e seminare il campo. In fondo, racconta Pallante «l’impresa artistica è proprio questo, l’esercizio stesso della vita, dell’equilibrismo per restar semplicemente in piedi e poter fare passi su un filo che altri non avrebbero neanche il coraggio di tendere».
Non mi ero mai accorto di aver un motivo per aspettare.
Non mi ero accorto neanche di stare aspettando.
E ho aspettato lo stesso.
Il motivo era la luna buona, quella con cui si semina la terra per avere buoni frutti.
E la luna buona non c'è sempre, non c'è tutti i giorni, a tutte le ore.
Bisogna saper aspettare e aspettando, sorridere.
La gioia è proprio nel sorriso.
E nell'attesa.
Il 7 maggio la luna è piena.
A voi (e a me), Bonheur.
questa l'intervista che Paolo mi ha gentilmente concesso tempo fa, attraverso la quale emerge il suo essere uomo di altri tempi che adora la semplicità e la natura, fuori dalla folla....
cosi' scrive nella pagina di benvenuto del suo sito ufficiale
"Benvenuto nel mio sito ufficiale, ove si tratta di musiche,scarpe lucidate con il nero e donne di altri tempi.
Anche uomini d'altri tempi, come il Sig Repetto che quell'anno, il 1984, mi insegno' le tre cose piu'importanti della mia vita.
A giocare a bocce, mi insegno'.
E soprattutto mi insegno' che non è mai l'obbiettivo a spostarsi.
Gioco di lenti avvicinamenti all'obbiettivo, mi diceva.
E la vita, in fondo è un po cosi'.
Uguale a un maledetto gioco di carambole e rinterzi.
Basta trovare il pallino e cercare di avvicinarsi il piu' possibile."
Auguri e vapori
Paolo
chiacchierando su fb con ..Paolo Pallante
1) uomini e donne d'altri
tempi....cosa c'è che non ami degli esseri umani di questo secolo?
Amo la vita e gli esseri umani di tutti
i secoli, amo la terra e gli animali …
Infatti non li mangio.
Ciò che non amo è nelle azioni di
alcuni uomini, nella loro cecità e ingordigia.
Ciò che non amo è il pensiero ridotto
a proverbio, l’amore tramutato in fanatismo, la parole lasciate a
morire e i libri comprati e mai letti.
Soprattutto non amo l’idea che
l’essere umano si pensi superiore alle altre specie e per questo le
allevi col fine di ucciderle.
Ciò che non amo è l’ignoranza che
rende l’uomo pauroso, in questo come negli altri secoli.
La speranza è che questo tipo di uomo
sia in minoranza. E in estinzione, per tutti i secoli dei secoli.
2) ho assistito allo spettacolo
"Squame" e ti ho sentito cantare..mi hai emozionato molto
ma al tempo stesso mi hai fatto ridere di me stessa! cosa osservi di
piu' nelle persone, che cosa ti ispira di piu' per poi raccontare le
loro storie?
Guardo i movimenti, ascolto la pancia e
mi fido degli occhi e delle mani. Mi ispirano gli incontri casuali, i
calzini a righe e gli uomini sognanti e distratti. Le storie basta
cercarle nelle pieghe della nostra stessa vita e sono forse i
rimasugli di quello che comunemente mastichiamo e sputiamo senza
troppa attenzione. Scrivere è saper non buttare. Scrivere bene è
saper guardare dall’angolo giusto, evitare il tiro a porta vuota,
resistere alla tentazione del già calpestato. Spero di riuscirci al
più presto perché ho voglia di farmi una vacanza come si deve…
3)bellissimo
quello che scrivi sulle "bocce": la vita è una partita a
bocce...bisogna dunque avere ben fisso un obiettivo. il tuo se posso
saperlo? nel senso cosa oltre la passione ti ha spinto ad esprimerti
in un'arte direi faticosa come il fare musica, un certo tipo di
musica?
Il mio obiettivo, anche quando non lo
sapevo, è stato sempre quello di far coincidere il più possibile
quello che penso con quello che faccio. Questo mi rende felice, cosa
che una volta pensavo fosse un obiettivo della vita e adesso mi
accorgo che è solo una conseguenza del vivere.
4) in un post
ironicamente commenti una vicenda simpatica.in un bar, un tale
leggeva un quotidiano in cui era pubblicizzato un tuo spettacolo e
non ti ha riconosciuto anzi, si è rivolto a te dicendoti che
somigliavi molto al tipo della foto!ma invece vorrei chiederti cosa
pensi quando invece succede che qualcuno ti riconosce?
Sorrido, a volte impacciato e spero che
non mi chieda di suonare qualcosa mentre sono a mangiare al
ristorante … ma sempre sono molto grato alle persone che mi
testimoniano il loro affetto e la loro stima.
Se fossi una “star” andrei a
suonare sul divano a casa della gente, così per gratitudine.
Per ora non mi aprono quando busso…
grazie Susanna
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