sabato 19 maggio 2012

Le personalità creative: SANNO VEDERE LE COSE IN MODI NUOVI



La caratteristica principale di chi possiede una personalità creativa è la capacità di spostare il proprio punto di vista; capacità che si può esprimere sia nell’empatia sia nella creatività, che in entrambe.



Questa peculiarità spinge a sperimentare opportunità e situazioni sempre nuove ma, perché sia possibile assaporarne la ricchezza, è necessario avere un’adeguata conoscenza di se stessi e dei propri meccanismi interiori, per non cadere in fraintendimenti e trappole psicologiche.


Alessandra, i dolci e il design



Alessandra ha trent’anni e una personalità creativa.

Dall’età di diciannove anni si è trasferita a Roma per studiare grafica e design.

Autonoma e indipendente, lavora e si mantiene da sola costruendo plastici in miniatura per scuole, imprese, ingegneri, architetti, ecc. ma, quando conosce Marco, decide che la frenetica vita nella capitale non  le si addice più.



Così, nel giro di qualche settimana, abbandona il suo avviato laboratorio di miniaturista e si trasferisce in un paesino della Sardegna, per concedersi un’esistenza fatta di mare, natura, amore e tempi ordinatamente scanditi dagli orari della farmacia in cui lavora Marco.




In un angolo del garage organizza il suo laboratorio creativo, senza il quale le sembra di non riuscire a vivere, ma la giornata, modulata dalle cadenze della farmacia, non lascia spazio ai ritmi totalizzanti della sua creatività e il fervore dei nuovi progetti grafici ogni giorno a mezzogiorno deve cedere il posto ai preparativi per il pranzo, mentre dopo le sette ricominciano quelli per la cena.



“Recupererai il tempo per dedicarti alle tue creazioni durante i pomeriggi!” la rassicura Marco, rientrando a casa affamato e allegro “ è così bello mangiare insieme e con calma!”.

Ma dopo aver riordinato la cucina e sistemato alcune cose in casa, Alessandra non trova più l’ispirazione giusta e, mentre i giorni volano via, tutto ciò che riesce a creare sono i dolci che confeziona per tutti; fidanzato, amici e parenti.

E’ per questo che decide di prendere un appuntamento con me.

Un blocco creativo la opprime e avviluppa la sua autonomia facendola sentire come paralizzata nel portare avanti i suoi progetti.



“Credevo di esser capace nel mio lavoro e come designer” racconta tra le lacrime “ e invece adesso l’unico grafismo che riesco a creare è con la glassa sopra ai biscotti!”.



Per riuscire a produrre con successo, i creativi hanno bisogno di avere a disposizione un tempo senza limiti.



In quei momenti non sentono fame, sonno, sete, caldo, freddo… niente!

L’ispirazione, che sembra possederli totalmente, è la conseguenza della concentrazione a-temporale che si attivain loro. Si tratta della capacità di focalizzare tutta l’attenzione sul momento presente e su ciò cui si dedicano proprio adesso, mentre il resto perde momentaneamente d’importanza (atemporalità) .

In quell’istante, che può durare un attimo o più giorni, per loro non esiste nient’altro!



Ma per Alessandra, empatica e creativa, questo meccanismo si è spostato dal design al fidanzato. Ed è su di lui che la ragazza, senza nemmeno rendersene conto, focalizza ora tutta la sua attenzione.

L’empatia la porta a sentire le esigenze di Marco come se fossero le proprie e la creatività la spinge a inventare forme sempre nuove.

Ecco quindi arrivare i dolci, che a Marco piacciono tanto, mentre spariscono tutti i progetti della sua attività lavorativa.



Perché Alessandra ritrovi l’ascolto dei suoi bisogni e sperimenti di nuovo l’entusiasmo per la propria creatività (fatta di immersioni totali e senza limiti di tempo) sarà necessario intraprendere insieme un percorso individuale.

Un lavoro psicologico che comporterà lo strutturarsi di un nuovo equilibrio all’interno della coppia e, per Alessandra, una gestione migliore della propria disponibilità e della propria capacità di amare.


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