venerdì 4 maggio 2012

STORIE DI ORDINARIA MALEDUCAZIONE


ABUSO DI CERVELLO


Mercoledi' mattina, ore 8.15, bar del centro di una cittadina della provincia di Roma.
Due colleghi del vicino ufficio comunale si stanno dirigendo a piedi verso il solito bar per il solito caffè mattutino.
Attraversano la strada chiacchierando allegramente e sono scossi improvvisamente dallo stridio dei pneumatici sull'asfalto...frenata altisonante...da Suv...
si voltano e scoprono che l'auto ha parcheggiato nel parcheggio riservato ai disabili. Lo sguardo dei due va immediatamente alle persone che stanno scendendo dallla vettura. normalmente abili.
Allora iniziano a controllare se da qualche parte possa esserci in vista il permesso per poter usufruire del posto appena occupato. Niente
Uno dei due impiegati allora non riesce a trattenere una semplice domanda:< mi scusi tanto, ma lei ha parcheggiato in un posto che non credo le spetti>
e il guidatore di Suv :< che vuoi scusa?>
< dico che lei non è disabile, non puo' parcheggiare in quel posto, lo deve lasciare a chi ne ha diritto>
< ma fatti i c..i tuoi!ma non c' hai niente da fa' stamattina? e poi so' andicappato va bene?>
< si sicuramente il suo cervello non funziona piu' come dovrebbe...e credo che ormai non sia piu' curabile: sa la maleducazione e l'arroganza sono i mali peggiori dell'uomo, sono come il cancro all'ultimo stadio: purtroppo non ci si salva mai>

 la storia non è assolutamente inventata. se qualcuno si identificasse con gli usurpatori del parcheggio che dire? poveracci!


4 commenti:

  1. che vergogna!!ciò accade in molti posti,non c'è controllo.io proporrei un qualcosa di elettronico in tal modo solo gli aventi diritto potrebbero parcheggiare.

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