martedì 8 maggio 2012

LA SCUOLA (im)PERFETTA

ISTRUZIONE IN GIAPPONE
la scuola giapponese adotta l'istruzione differenziata
DIFFERENTI DA CHI?

l'istruzione viene impartita suddividendo gli allievi in sette categorie divise in base al tipo di handicap riportato

visivo, uditivo, fragilità nervosa, disabilità ortopediche, carenze di difese immunitarie, disabilità del linguaggio, disturbi emotivi
Il sistema di istruzione dei bambini portatori di handicap viene stabilito da leggi e con esse si sancisce che l'insegnamento venga impartito in scuole per non vedenti, scuole per non udenti, per ragazzi con disabilità motorie e cosi' via.
I programmi sono quelli ministeriali, ma è possibile apportare modifiche con un certo grado di elasticità.
le classi sono formate da un massimo di otto bambini, con addirittura classi di cinque alunni, se ci sono difficoltà e disabilità gravi. il numero puo' salire a dodici in caso di lieve handicap.
L'istruzione viene impartita in Scuole Speciali, in centri di riabilitazione e ospedali, o con l'invio a domicilio di insegnati personali.
La norma è l'insegnamento differenziato, dunque.
paese perfetto? organizzato?
non trovo corretto la ghettizzazione, la separazione, l'accento posto sul problema, sulla diversità.
Il diritto che i ragazzi diversamente abili dovrebbero vedere piu' rispettato è quello di non essere tacciati di anormalità. non è che i normo dotati siano una categoria dell'umanità a parte.
 la discriminazione sociale equivale al razzismo. integrazione e scambio forse sarebbe meglio: che me ne faccio di un'istruzione fine a se stessa, se non posso confrontarmi, aiutare anche gli altri e condividere i miei pensieri, sogni e conoscenze?
sicuramente il disabile che riesce a vivere con i normo abili non solo impara l'indipendenza e la fiducia in se stesso ma sicuramente insegna loro ad apprezzare la vita. la disgrazia non è nell'essere diverso, ma nel venir trattato come tale: fuori dal gruppo.



  


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