Faccia a faccia con Mario Ceroli, la scultura è di casa al MAMbo (Fotoschicchi)
“faccia a faccia “ titolo della mostra di Mario Ceroli(Castel Frentano, 17 maggio 1938), scultore di fama internazionale, protagonista di primo piano di quella nuova generazione di autori che a partire dai primi anni Sessanta ha avviato sulla scena italiana una stagione irripetibile di rinnovamento negli indirizzi del linguaggio artistico.
Il titolo “faccia a faccia” fa riferimento al confronto tra l’umano e il divino che proprio il grande salone centrale del MAMbo, così simile a una cattedrale, ha ispirato.
“Andavo al vivaio di Roma, il vivaio San Paolo, e prendevo dai giardinieri questi tronchi d’albero, li caricavo e li portavo in studio, poi li spaccavo, li tagliavo. Nel 1960 ho scoperto la possibilità di usare un materiale industriale, come una tavola, un asse di legno… Questa cosa che io sono uno scultore del legno non è affatto vera, perché ho fatto diverse esperienze con i materiali: ho usato il legno, ho fatto ceramiche, ho usato il marmo, ho realizzato cose con il ghiaccio, con l’acqua, ho fatto cose di carta, cose di stoffa. All’inizio ho scelto il legno perché ero molto povero e il legno mi dava la possibilità di realizzare un’idea immediatamente senza l’intervento di collaboratori, che potrebbero essere un fabbro o una tipografia. Il mio lavoro l’ho sempre fatto io, senza interventi esterni” (da un’intervista in Bolaffiarte, n. 16, 1972 in Linee della ricerca, cit., pag. 46-47).
“faccia a faccia “ di Mario Ceroli
MAMbo , Bologna
MAMbo , Bologna
fino al 1 aprile 2013
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