"La vita antica fu tutta silenzio. Nel diciannovesimo secolo, con l’invenzione delle macchine, nacque il Rumore. Oggi, il Rumore trionfa e domina sovrano sulla sensibilità degli uomini." (Luigi Russolo, “L’Arte dei rumori”, 1913).
Nel centenario della pubblicazione del Manifesto dell’Arte dei Rumori, la MAG celebra una delle figure più emblematiche e fondamentali di tutto il novecento: Luigi Russolo.
La mostra raccoglie una copia originale del manifesto, una serie di quadri e di disegni, incisioni ed un epistolario tra l’artista ed il mentore del movimento futurista: Filippo Tommaso Marinetti.
A corollario dell’esposizione, si terranno due conferenze di approfondimento sulla figura poliedrica del Russolo: la prima focalizzata sull’aspetto musicale, tenuta dal Prof. Pietro Verardo e dalla Prof.ssa Guglielmina Tieri, mentre la seconda si concentrerà sull’aspetto pittorico e sarà tenuta dalla Prof.ssa Simona Bartolena.
Luigi Russolo (Portogruaro, 30 aprile 1885 – Laveno-Mombello, 4 febbraio 1947) è stato un compositore e pittore italiano.
Futurista e firmatario del manifesto L'arte dei rumori (11 marzo 1913), in cui si teorizzava l'impiego del rumore nel contesto musicale, è considerato il primo uomo ad aver teorizzato e praticato il concetto di noise music sostenendo che la musica doveva essere composta prevalentemente di rumori e non di suoni armonici. La sua musica veniva eseguita con uno strumento da lui stesso ideato l'"Intonarumori", apparecchio meccanico capace di sviluppare suoni disarmonici e avanguardistici subito battezzati, nelle performance di quel movimento, "musica futurista"; nel 1922 costruì il "rumorarmonio", mezzo necessario ad amplificare gli effetti musicali creati dall'intonarumori
Luigi Russolo esordisce prima come pittore e incisore, nel 1909 debutta nella mostra del Bianco e Nero alla Famiglia Artistica di Milano con un gruppo di acqueforti di sapore simbolista.
I suoi manifesti ed il volume "L'arte dei rumori", uniti all'invenzione degli "Intonarumori", strumenti capaci di generare un rumore modulato in altezza, precorrono tutta l'esperienza della Musique Concrète e della musica elettronica. Russolo inventò anche l'arco enarmonico e il piano enarmonica, ma soprattutto il rumonarmonico, che riuniva vari intonarumori insieme, pilotati da tastiere e pedaliere simili a degli armonium. Tutti questi strumenti furono impiegati nel 1927 per gli spettacoli della pantomima futurista al Thèatre de la Madeleine di Parigi. La partitura di Risveglio di una città (una composizione definita "spirale di rumore" dall'autore) è andata perduta.
Negli ultimi anni della sua vita si dedicò ad esperimenti di metapsichica e pubblicò il volume Al di là della materia (Milano 1938, Brocca). Riprese a dipingere nel 1941-42, in uno stile vagamente naif che egli stesso definì "classico moderno".
Nel 2009 a Portogruaro, la sua città natale, gli è stato dedicato il nuovo teatro cittadino.
"L'acustica ci ha insegnato ben poco, poiché applicata specialmente allo studio dei suoni puri ha quasi completamente trascurato, finora, lo studio dei rumori". Luigi Russolo
Luigi Russolo, La Musica, 1911.
Oil on canvas, 88 1/2 x 55 in.
Estorick collection, London.
LUIGI RUSSOLO L’ARTE DEI RUMORI
Marsiglione Arts Gallery,Como
fino al 6 aprile 2013
info:
www.marsiglioneartsgallery.com
www.marsiglionerestauri.com
www.youtube.com/Marsiglione7
www.facebook.com/MarsiglioneArtsGallery
Fonti: Wiki, Wiki, http://www.laprovinciadicomo.it
Nessun commento:
Posta un commento