"i suoi lavori sono carichi di riferimenti storici, culturali e iconografici che hanno bisogno di essere decifrati. Tuttavia nella loro integrità toccano le corde dei nostri sentimenti più intimi che proviamo di fronte l’amore, il desiderio e la perdita”. Mine Haydaroglu
In the Flesh è il titolo della mostra che la Kunsthaus Graz dedica all'artista belga Berlinde De Bruyckere (1964) , una vasta retrospettiva incentrata sul tema del corpo, qui concepito come metafora di solitudine, amore e fragilità, con dei significati profondi raramente percepiti in tutta la loro sfaccettata complessità. Le sue sculture hanno un forte impatto visivo dato dall’uso di materiali naturali come cera, legno, lana, pelli, corna, ossa e dall’impiego di forme che imitano la fisicità umana e animale. Al contempo le sue installazioni sono caratterizzate da un’innegabile dimensione solenne e spirituale.
Ispirata dall'idea di mortalità, la sofferenza, debolezza fisica e vulnerabilità la De Bruyckere mette in primo piano il corpo eliminando la testa della figura umana e ingrandendo le malformazioni. Nel suo lavoro, la mutilazione e la violenza possono assumere forme estreme, ma sono sempre connesse alla possibilità di trasfigurazione e di crescita. "La mia mente mi porta a parlare di figure che si tramutano in nuovi corpi".Ovidio "Metamorfosi"
Berlinde De Bruyckere, Actaeon, 2012 – courtesy the artist and Hauser & Wirth – foto ©Mirjam Devriendt
Nella mostra In the Flesh, i visitatori potranno ammirare il ciclo Acteon, basato sulle Metamorfosi di Ovidio. L'artista non ritrae la trasformazione, bensì si focalizza sulle corna del cervo. Un elemento fisico ben definito, simbolo di potere maschile e arma per combattere. Mostrarle sporche di sangue e ammaccate significa interpretarle come un simbolo di violenza non necessaria. Una violenza fisica o una violenza sul fisico, come quella fatta da Artemide ad Atteone. "L’innocenza può essere l’inferno".
Berlinde De Bruyckere - In the Flesh
Kunsthaus Graz
Graz (Austria) fino al 12 Maggio 2013
web: www.museum-joanneum.at
Berlinde De Bruyckere artista di fama internazionale e profonda studiosa delle fragilità umane, vive e lavora a Gand, in Belgio, dove è nata nel 1964. Specialmente dall’ultimo decennio i suoi mezzi espressivi si affidano principalmente alla scultura, in opere composte dei più vari materiali . L'artista rappresenterà il Belgio nel Padiglione Nazionale all' Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di Venezia - 1 giugno 2013, per il quale la De Bruyckere ha concepito una nuova installazione site-specific, che partendo dagli elementi chiave della sua opera ne amplifica la potenza grazie alle interconnessioni con il contesto storico di Venezia.
"Ho sempre ammirato l’opera di Berlinde De Bruyckere e, soprattutto, ne sono stato colpito in un modo spesso a me oscuro, ma non avrei voluto fosse altrimenti. Le sue sculture esplorano la vita e la morte – morte nella vita, vita nella morte, vita prima della vita, morte prima della morte – nel modo più intimo e disturbante. Illuminano, ma la luce è tanto buia quanto profonda". .J.M. Coetzee, curatore e collaboratore.
Berlinde De Bruyckere. Kreupelhout – Cripplewood
Padiglione del Belgio
55. Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia
Giardini della Biennale, Venezia
1 giugno – 24 novembre 2013
Organizzazione: S.M.A.K., the Museum of Contemporary Art in Ghent
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