by maria lementowski
Sì, due anni in quindici chili
ho preso, vero,
ma penso a tutto pure,
ho tutto in testa,
in breve, medio e lungo tempo
messe in ordine
tutte cose, cose concrete,
tanto, molto,
che potrebbero
– non dico solo per me –
essere un piano, il piano,
di programmazione
sociale, economica e culturale,
già,
i prossimi anni
di intera una nazione:
sì, ma quale?
Ma son davvero cose belle,
ti assicuro, certo,
oggettivamente belle,
cose (ed esistono),
molto, molto oltre te.
Perché come il sole sei tu,
anzi di più,
è il sole proprio,
è il sole che è come tu,
è caldo sempre, si sa,
ma poi se ne va.
(Da Le oggettivamente belle (inedito)
Michele Fianco (Roma, 1968). Tra le voci più inventive del panorama poetico attuale, la sua è una parola autoironica e antilirica, cesellata e dislocata su sbilenchi ritmi musicali. Già presente negli anni Novanta in antologie e riviste come autore e come critico, nel 2008 pubblica la raccolta Versi in via di liberazione (e un numero civico) per Le impronte degli uccelli.
È del 2009 invece l’autoantologia The Best of..., con interventi di Carlo D’Amicis, Mario Lunetta, Francesco Muzzioli, Paolo Restuccia. Nel 2011 esce il romanzo Swing! (ultra/ corpi, Polìmata).
Da qualche anno propone i suoi versi in un concerto jazz&poetry dal titoloSoloinversi - progetto che riceve il patrocinio UNESCO CNI in occasione di un concerto del 2011.
Con Michele Fianco, ma non puoi fare come tutti gli altri? continua la ricerca tra diversi linguaggi artistici
info: http://www.absolutepoetry.org
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