giovedì 11 ottobre 2012

Sylvia Plath


"Sono abitata da un grido.
Di notte esce svolazzando 
in cerca, con i suoi uncini, di qualcosa da amare.
Mi terrorizza questa cosa scura
che dorme in me;
tutto il giorno ne sento il tacito rivoltarsi piumato, la malignità"






SYLVIA, film  diretto da Christine Jeffs.
Il film narra la storia d'amore realmente avvenuta tra Sylvia Plath,  e suo marito Ted Hughes. Il film comincia con il loro incontro a Cambridge nel 1956, narra la nascita di due figli e l'incontro avvenuto il 18 maggio del 1962 della coppia con i loro vicini, il poeta David Wevill e Assia Gutman: tra Assia e Ted scatterà un'attrazione immediata, lo riconoscerà 35 anni dopo, Ted, nelle sue Lettere di Compleanno; se ne rende conto Sylvia subito e il giorno dopo scriverà Event e Rabbit Chatcher.
Tra giugno e luglio del 1962 Assia e Ted diventeranno amanti, il 9 luglio Sylvia affronterà Ted, prenderà i bambini e andrà via di casa.
La separazione da Ted e il dolore non verranno più confidate ai Diari, ma alle Lettere (di difficile reperibilità in Italia) destinate alla madre e al fratello. Il 1963 e i mesi precedenti al suicidio segneranno il periodo più prolifico di Sylvia, tanto che alla madre scriverà: "(...) sono una scrittrice di genio:ce l'ho dentro. Sto scrivendo le poesie migliori della mia vita; mi daranno la fama".
L'8 febbraio 1963 Ted cercherà una riconciliazione, nessuno saprà cosa accadde. L'11 febbraio Sylvia si toglie la vita.

"...Credi in qualche forza benefica al di fuori del tuo io limitato. Signore, signore, signore: dove sei? Ti voglio, ho bisogno di te: di credere in te e nell'amore e nell'umanità..."

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