domenica 2 giugno 2013

POESIA


Le Pietre Strette



Queste impronte cercavo, non orme

O un sibilo nascosto,

Ma la traccia di qualcuno già passato,

La sua lenta geometria animale,

Movimento e battito

Sopra un suolo residuo di castagno,

Foglie cadute, il letto duro della roccia.

Pensai il paese che le pietre segnavano,

La metamorfosi annunciata del sentiero

Oltre la radura,

Mi coricai in un'altra intimità

Senza accorgermi, solo imparando.





Roberto Deidier è nato a Roma nel 1965. Ha esordito nel 1989 su "Tempo presente", presentato da Elio Pecora. Nello stesso anno ha fondato un piccolo semestrale di poesia, "Trame", uscito fino al 1995, del quale si è avviata una nuova serie con il titolo "Trame di letteratura comparata".
Ha pubblicato su molte riviste, tra cui "lengua", "Poesia" "Paragone", "Luceafarul", "Présages", "World Literature Today". Nel 1995, con una prefazione di Antonio Prete, esce il suo primo libro, Il passo del giorno (Sestante, Premio Mondello opera prima). Ha pubblicato le raccolte Tra il corpo e il giorno (in Poesia contemporanea. Secondo quaderno italiano, Guerini e Associati, 1992), Il passo del giorno (Sestante, 1995, Premio Mondello opera prima), Libro naturale (Edizioni dell'Ombra, 1999), Una stagione continua(Pequod, 2002)Autore di numerosi libri e di studi sulla modernità letteraria, insegna nell'università di Palermo.

Nessun commento:

Posta un commento