"Il percorso del testo è in discesa. La protagonista è uno spirito alla deriva, la voce di un ectoplasma in viaggio verso luoghi arcani, forse un’anima alla pena riluttante verso il silenzio dei campi Elisi. Frammenti di memoria si accumulano, si confondono, si disperdono per riemergere a tratti, a zone, nel percorso del viaggio al confine tra vita e morte nell’orto concluso della rappresentazione." Franco Autiero
Mostra omaggio del grande artista Franco Autiero. Saranno esposti suoi bozzetti, plastici, pezzi di scenografia, ricordi e stralci dei suoi lavori.
Un lavoro per omaggiare Franco Autiero, scenografo, drammaturgo, artista a tutto tondo. Un tributo che Alessandra Borgia, ha voluto portare alla memoria di un amico, compagno d’avventure, scomparso nel 2008 e sul quale troppo poco l’attenzione della critica contemporanea si è soffermata.
Il testo, scritto apposta per l’attrice, fece il suo debutto nel 1995 per Settembre al Borgo. Vengono raccontate tre storie vissute da autore e attrice in un percorso che segue il filo della follia, della diversità. Storie di emarginazione che si relazionano in qualche modo alla città. C’era l’intervento dello stesso Autiero sul palco, ruolo che in questa edizione sarà ricoperto da Fulvio Calise, che, per scelta precisa della Borgia non è un attore, ma un medico, che espianta organi, nel senso letterario del termine.
Una storia che voleva evocare l’impegno dell’autore e della protaonista al fianco del grande Annibale Ruccello, spesso citato tra le righe e loro imponente punto di riferimento artistico e intellettuale.
Tre personaggi molto diversi tra di loro, grazie ai quali la protagonista diviene una sorta di spirito alla deriva pronta a trasformarsi da donna sciatta e volgare a dama elegante e sensuale passando per l’incarnazione della gatta di quest’ultima il cui racconto si intreccia senza soluzione di continuità a quello della padrona fino alla sua morte e resurrezione.
fonte : www.positanonews.it
"Desidero rimettere in scena questo testo, per sottolinearne l’importanza nel panorama autoriale nazionale.
Dopo di lui molti altri si sono avventurati nell’esercizio linguistico estremo, prendendo a piene mani dai lessici locali e hanno avuto gratificazioni dalla critica di cui lui, Franco, il predecessore, l’antesignano, il modellatore di parole, non ha goduto come avrebbe meritato, perchè troppo in anticipo sui tempi ed io voglio provare a rendergli merito, perchè amo la sua lingua originale, musicale, antiteatrale, sempre contro e sempre in armonia col tutto, sempre scomposta… bellissima. "Alessandra Borgia
Produzione: Nuova Accademia Sonora S. Giorgio a Cremano
Sala Ferrari: Via Marino e Cotronei 6/D Napoli
info@salaferrari.com
dal 29 febbraio al 4 marzo 2012
non sapevo di cosa si trattasse prima ma ne sono stato piacevolmente sorpreso dopo averlo visto ieri sera. uno spettacolo vedere Alessandrarecitare a 100 all ora e passare dall italiano al napoletano con una disinvoltura unica.
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