venerdì 5 agosto 2011

Jim Dine



Uno dei grandi protagonisti dell'arte americana degli anni Sessanta, pioniere della performing art, poi esponente della Pop Art, poi adepto dell'American New Realism, poi Espressionista. L'artista fu attivo nel periodo del materialismo sfrenato della cultura americana. Ben radicato in un'attualità in fermento e in completa rivoluzione, opera con l'intento di esternare i messaggi più essenziali e intimi della vita, servendosi dell'ausilio di diverse tecniche compositive, da dipinti a olio e acrilico a sculture in bronzo e legno.




In particolare, si ricorda l'attaccamento dell'artista alla figura di Pinocchio, di cui in mostra si ammira una scultura dal titolo Pinocchio, The Grey Shirt (Böras), e del quale lo stesso Dine afferma: "L'idea di un pezzo di legno che parla e che diventa un ragazzo in carne ed ossa è una metafora dell'arte, è l'estrema trasformazione alchemica".


Altro soggetto fondamentale in questa fase del percorso artistico di Jim Dine è quello della vestaglia che viene usata come contrappunto all'icona femminile di Venere, emblema della vita e della fertilità (anch'essa rappresentata in mostra da alcune sculture, come The Solo Venus e Night in the Room). L'indumento maschile diventa simbolo della sicurezza mascolina e riflesso della sua immagine di artista, nel consapevole tentativo di crearsi un'identità personale ed esistenziale al tempo stesso.



Fino al 24 settembre alla galleria Agnellini Arte Moderna ,Brescia .

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