La cera entra nella ricerca anatomica come mezzo espressivo figurativo, per finalità farmacologiche e in generale di ordine sanitario, con Leonardo da Vinci (1452-1519) prima e con Andrea Vesalio (1514-64) poi, come soggetto scientifico e artistico .
Alessandro Ruggeri, docente di Anatomia umana dell’Alma Mater Studiorum dell’Università di Bologna e responsabile del Museo delle cere anatomiche «Luigi Cattaneo» di Bologna, ricostruisce i rapporti tra arte e scienza indotti dal perfezionamento delle tecniche di fusione e modellazione della cera.
Leonardo fra i primi si appropria della grande potenzialità del materiale in cera e non si limita a utilizzarla per costruire calchi o modelli della superficie corporea, ma la scioglie e la inietta nelle cavità ventricolari del cervello o nelle cavità cardiache per riprodurre calchi di forma e dimensioni perfette. Sono frequenti nel ’500 modellini in plastica che riproducono l’anatomia muscolare e fra questi " lo scorticato", l'opera di Ludovico Cardi, detto il Cigoli (1559-1613)
Frederick Ruysch (1638-1751) utilizza e perfeziona questa metodica e allestisce un Museo di mummie , sarà visitato dallo zar di Russia Pietro il Grande.
Famosa è la testa anatomica maschile del Museo della Specola in Firenze, modellata dallo Zummo direttamente su di un cranio di donna, che rappresenta un giovane uomo in cui la pelle è ribaltata da un lato del viso per mostrare muscoli, tendini, vasi e ghiandole salivari e la calotta cranica è scoperchiata per mostrare l’emisfero cerebrale destro estratto e appoggiato a lato. Gaetano Giulio Zummo (1656-1701), un abate artista siracusano , affascinato dagli aspetti drammatici della morte, modella in cera scene di soggetti macabri esposti in teatrini, come era in uso nell’Italia meridionale per raffigurare con argilla statuine per presepi, ritratti e scene di vita quotidiana.
E' nel 1711 che Luigi Ferdinando Marsigli (1658-1730) fonda in Bologna l’Istituto delle Scienze, un organismo indipendente dall’Università, ma ad esso parallelo e complementare, ove viene riservata una Camera per le preparazioni anatomiche da cadavere.
Un materiale deperibile che non può essere a lungo utilizzato, per cui la necessità di realizzare modelli con materiale durevole . Ercole Lelli (1702-76), artista già noto per avere scolpito in legno le statue degli scorticati che sostengono il baldacchino della cattedra del docente nel Teatro anatomico dell’Archiginnasio, progetta nel 1742 la Stanza dell’anatomia ove vengono esposte otto statue miologiche che riproducono l’anatomia dell’apparato locomotore.La scuola di ceroplastica bolognese si prolungherà nel tempo per oltre un secolo e mezzo, accogliendo artisti-anatomisti famosi quali Anna Morandi Manzolini (1716-74), Gian Battista Manfredini (1742-1829), Pietro Sandri (1789-?), Giuseppe Astorri (1785-1852), Cesare Bettini (1801-55).
fonte : Alessandro Ruggeri da Il Giornale dell'Arte
«Avere una bella cera. Le figure in cera a Venezia e in Italia», una completa panoramica sull’arte della ceroplastica a Palazzo Fortuny fino al 26 giugno 2012
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