"La fotografia uccide gli uomini, non è un mezzo per essere fedeli alla realtà, ma per costruire quella che io chiamo illusione, il doppio delle cose.… Io ho molto interesse per la fotografia, è la forma più perfetta di illusione. La foto ha qualcosa a che fare con la morte, i personaggi sono presi dentro come topi nella pece, sono miserabili, senza avvenire e senza passato".
Il Musma, Museo della scultura contemporanea di Matera, rende omaggio all'artista polacco Tadeusz Kantor, pittore scultore e regista teatrale, dal 1945 uno dei maggiori esponenti dell'arte d'avanguardia e informale, morto settantacinquenne nel 1990.
La mostra, oltre alle 224 fotografie originali di Romano Martinis che ricompongono nove spettacoli di Kantor dal 1969 al 1990, accoglie quadri-scultura e «concettuali» realizzati da Kantor tra il 1973-74.
L'omaggio a Kantor ricostruisce, partendo dal 1955, dettagli inediti o poco noti della vita dell'artista: gli studi e l'insegnamento all'Accademia, le vicende dei suoi allievi, i rapporti con l'informale francese, la storia del famoso teatro Cricot 2 e quella della Galleria Foksal.
Fino all'11 maggio 2012
info:http://www.musma.it
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