Nel centenario della nascita Roberto Matta (Santiago del Cile 1911-Civitavecchia 2002) architetto e pittore cileno, dopo gli studi in architettura, nel 1934 si trasferisce a Parigi dove lavora con Le Corbusier ed entra in contatto con intellettuali come Rafael Alberti e Federico García Lorca. Conosce André Breton e Salvador Dalí e aderisce al Surrealismo elaborando una pittura incentrata su morfologie psicologiche. È costantemente in movimento, dalla Scandinavia a Londra, da New York a Roma e da qui di nuovo a Parigi.
«Matta è colui che maggiormente tien fede alla propria stella, che è forse sulla strada migliore per arrivare al segreto supremo: il controllo del fuoco».André Breton
La mostra espone importanti opere storiche di Matta, soprattutto quelle realizzate a Roma tra il 1949 e il 1954, è a cura di Claudia Salaris e realizzata in collaborazione con la Fondazione Echaurren Salaris.
Grande viaggiatore ha avuto esperienze culturali da un capo all'altro del mondo. Le opere realizzate a Roma sono le meno conosciute. Matta non abbandonò mai del tutto l'Italia , vi ritornava spesso ospite a Venezia dell'amica mecenate Peggy Guggenheim.
Disegni, sculture e dipinti del maestro surrealista Roberto Sebastián Matta sono esposti all'Auditorium fino al 20 maggio 2012.
info:http://www.auditorium.com
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