lunedì 21 marzo 2011

George Barbier (1882-1932) La nascita del Déco









George Barbier, artista, illustratore di moda, scenografo, celeberrimo in vita, velocemente dimenticato dopo una morte precoce, avvenuta a soli cinquanta anni, nel 1932, nel pieno del successo. Non lascia eredi, e dopo appena sei mesi le sue proprietà vanno all'asta, con l'intero corpus delle sue opere e la raffinata biblioteca. Su Barbier cala velocemente l'oblio; non così sulle sue immagini, talune ormai patrimonio dell'immortale contemporaneo, come la pantera nera simbolo di Cartier, grandissimo amico dell'artista.
«Immaginare la trasformazione del disegno inerte, quando una bella creatura viene ad animare il costume e sotto torrenti di luce a ornare gli ornamenti stessi. Comporre vivi mazzi di fiori e ruotare il rosone del caleidoscopio; diventare il mago che domina i sette colori e al quale sono sottomessi i quattro regni», sono parole di Barbier che ben illuminano su ciò che gli interessava fare.

Illustratore di libri, creatore di costumi per il cinema e il teatro, design ante-litteram di oggetti, gioielli, bicchieri in vetro, carta da parati che fu fra i suoi primi fragorosi successi, inventore di campagne pubblicitarie per Cartier, Renalut, Elisabeth Arden, ma soprattutto illustratore di moda. E per tutti coloro che pensano che la moda non sia espressione degna, giova citare la definizione che ne dà Anna de Noailles nel 1922 in uno dei testi commissionati da Barbier stesso per essere da lui illustrati: « Caro Amico mi chiedete di parlare ai vostri lettori della moda, vale a dire di quell'affascinante paesaggio artificiale che avvolge il corpo umano».

Mara








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