giovedì 22 settembre 2011

NUVOLE


Da sempre la rappresentazioni delle nubi muta con il passare del tempo e segue il pensiero filosofico imperante .
il pittore medievale non dipingeva mai una nuvola se non per posizionarci sopra un qualche angelo…” (Ruskin)
Prendiamo, ad esempio, le nubi soavi, stabili, rosazzurre della pittura rococò, la cui natura richiama il concetto di un’eterna primavera, o sempre relativamente allo stesso periodo, i cieli di Tiepolo che risultano affollatissimi di formazioni nuvolose primaverili ,o del primo scorcio d’estate, le quali rintoccano acutamente come le note dei concerti di Vivaldi. Cumuli e nembi sono speculari all’ottimismo gaudioso di quegli anni.Le nubi di Constable e Turner sono accelerate e tempestose, sfilacciate, cariche di tempesta tendono ad essere immagine del pathos dell’uomo dell’Ottocento.




Nuvole
Vanno
vengono
ogni tanto si fermano
e quando si fermano
sono nere come il corvo
sembra che ti guardano con malocchio

Certe volte sono bianche
e corrono
e prendono la forma dell’airone
o della pecora
o di qualche altra bestia
ma questo lo vedono meglio i bambini
che giocano a corrergli dietro per tanti metri

Certe volte ti avvisano con rumore
prima di arrivare
e la terra si trema
e gli animali si stanno zitti
certe volte ti avvisano con rumore

Vanno
vengono
ritornano
e magari si fermano tanti giorni
che non vedi più il sole e le stelle
e ti sembra di non conoscere più
il posto dove stai

Vanno
vengono
per una vera
mille sono finte
e si mettono li tra noi e il cielo
per lasciarci soltanto una voglia di pioggia.
Fabrizio De Andre'



2 commenti:

  1. Complimenti Mara molto bello questo post . Sai che le nuvole vanno e vengono non solo nel cielo ma anche nella vita per lasciare lassù in alto.. una voglia di pioggia mentre quelle della vita ti lasciano una gran voglia d pianto. Grazie Mara per averlo condiviso con me!

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  2. grazie Rita delle belle parole che hai avuto

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