martedì 29 ottobre 2013

Gian Maria Tosatti -La Peste- Sette stagioni dello spirito


"È una riflessione sul ruolo dell'artista nella società. Io credo che la bellezza, nel territorio vissuto da un popolo, non sia una decorazione bensì la forza di una profonda trasformazione". Gian Maria Tosatti





"Con l'arte vogliamo mostrare le potenzialità di certe aree  prima ancora che di singoli spazi. Per farlo, ho elaborato questo progetto" , un percorso creativo intitolato "Sette stagioni dello spirito" che coinvolgerà fino ad aprile 2015 differenti spazi abbandonati o dimenticati  della città di Napoli , con l'intento  di ridarvi dignità e luce."Le mie sette stagioni alludono allo scritto "Il castello interiore" di Santa Teresa d'Avila  in cui si narrava dell'anima dell'uomo suddivisa in sette stanze: dalle bassezze alla purezza."





Primo intervento del progetto  "1_La peste", ospitata nella chiesa dei santi Cosma e Damiano in piazzetta Banchi Nuovi, chiusa dalla Seconda Guerra Mondiale, e riaperta per ospitare l’installazione di Tosatti."Entrando in questa chiesa ho ripensato ai romanzi "La pelle" di Curzio Malaparte e "La peste" di Albert Camus, e ai contenuti che narravano di epidemie, nazismo, morbo delle coscienze. Successivamente ho scelto di intervenire disponendo fra le navate e la sagrestia candele, piatti sporchi di cibo, un vecchio telefono a gettoni con la linea isolata, siringhe di vetro, un cucchiaino e un organo rovinato, che abbiamo trovato rovistando nel coro della chiesa. Questa è una piazza estremamente conflittuale dove si alternano flussi feroci di persone, traffico, stranieri."
Fino al primo novembre si potranno osservare gratuitamente i misteri della Terrasanta, i nidi dei piccioni al piano superiore e gli altari ingessati della chiesa dei santissimi Cosma e Damiano prima che il monumento venga chiuso un lungo restauro.
"L'intervento successivo avverrà invece al porto abbiamo già individuato uno spazio fra il molo Beverello, l'Immacolatella e il Duomo e sono sicuro che anche in quel caso Napoli tornerà ad abbracciare una parte di sé assente e maltrattata da troppi anni."






Gian Maria Tosatti (Roma, 16.04.1980)  artista visivo, giornalista e direttore del settimanale di cultura «La Differenza»  ha fatto parte del team di direzione del centro culturale indipendente Angelo Mai di Roma. Dopo gli studi ed una attività di ricerca nel campo performativo, presso il Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale di Pontedera si trasferisce a Roma per intraprendere un percorso artistico realizzando principalmente grandi installazioni fotografiche e due progetti: "Devozioni" e "Landscapes". Attualmente la ricerca dell’artista è legata a due nuovi progetti, "Fondamenta", basato sull’identificazione degli archetipi dell’era contemporanea, e le "Le considerazioni sugli intenti della mia prima comunione restano lettera morta", ciclo dedicato agli enigmi che risiedono nella memoria personale e alle tracce che gli uomini lasciano alle loro spalle.
Nel 2011 cura l’ideazione e la direzione del progetto RELOAD, prototipo d’intervento culturale urbano sull’uso temporaneo di spazi improduttivi (www.reloadroma.it).






"Quando ho iniziato a occuparmi di arti visive ho scelto una strada ibrida che unisce l’arte all’architettura. Già da questo appare chiaro come per me sia estremamente importante trovare un “piano” condiviso fra il mio lavoro e la società. Fuori da ogni metafora lo “spazio” è “fisicamente” quel “piano” nelle mie opere. Per questo la maggior parte delle installazioni che progetto sono realizzate all’interno di luoghi e costruzioni che hanno una loro storia, una loro identità chiara e quotidiana piuttosto semplice da riconoscere, luoghi la cui esistenza è da considerarsi normale all’interno delle città, luoghi in cui non è strano incontrarsi."Gian Maria Tosatti








Gian Maria Tosatti – La Peste
a cura di Eugenio Viola
Chiesa dei Santi Cosma e Damiano
Largo dei Banchi Nuovi , Napoli
 fino al 30 novembre 2013
www.fondazionemorra.org
www.tosatti.org


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