domenica 17 aprile 2011

la coscienza e la libertà



Nessun essere umano dovrebbe mai rinunciare alla libertà della propria coscienza. Eppure quello che è il nostro bene più prezioso è anche un bene fragile, minacciato da pressioni o imposizioni esterne, come da ombre e timori sepolti in ciascuno di noi.
Dinanzi al triste scenario di corruzione diffusa, vero e proprio male endemico e piaga della nostra società, mancanza di rispetto per le istituzioni, disconoscimento delle basilari norme di convivenza civile, clientelismo, scambi di favori, ampio e spudorato utilizzo della res publica– verso la quale non si nutre più la benché minima forma di rispetto – in nome dei propri personali e privati interessi, nonché di una sempre più diffusa tendenza a mettere in atto comportamenti di poca o dubbia moralità.
Occorre quindi ridestar gli spiriti critici e assumersi le proprie responsabilità di fronte alla storia, al futuro e a noi stessi e spingerci a meditare…
Come siamo giunti alla misera situazione nella quale ci troviamo?
"Ciò che chiamiamo cultura non è soggetto a un criterio di verità, ma nessuna grande cultura può reggersi su una mancata relazione alla verità." ( Robert Musil )
Se ne parla, nello speciale di Uomini e Profeti al Festival di Radio 3 di Cervia.

R. De Monticelli, La questione morale, Raffaello Cortina 2010

Mara



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