martedì 9 aprile 2013

OperRAEE, in carcere i rifiuti elettronici diventano oggetti d'arredo



"Dare una nuova vita ai rifiuti recuperandoli ad oggetti utili come mobili e lampade di ecodesign ha creato i presupposti per la nascita di un percorso trasversale tra imprese, realtà attive nel recupero umano e nell'inserimento sociale e lavorativo".  Paolo Massenzi, presidente dell'associazione Recuperiamoci 

L'attività artistica è diventata pare di un processo di reinserimento sociale. 
"opeRAEE, esercizi artistici di recupero degli apparecchi elettrici ed elettronici", mostra realizzata dal progetto interprovinciale RAEE in Carcere con il patrocinio della Regione Emilia Romagna e del Ministero della Giustizia, i contributi del consorzio Ecolight e di Hera Spa e con la collaborazione dell'associazione Recuperiamoci.
I rifiuti elettronici diventano oggetti d'arredo, installazioni e monili: lavatrici, cellulari, asciugacapelli e computer hanno trovato nuova vita , sono stati smontati e riassemblati dando origine a giostre, lampade, oggetti di design e gioielli. L'esposizione testimonia non solamente l'attività dei laboratori RAEE in Carcere di Bologna e Forlì, ma anche la creatività sviluppata dai detenuti parallelamente ai processi di trattamento dei rifiuti elettronici. 
Nell'ottica di valorizzare i rifiuti attraverso l'arte, Ecolight ha promosso il portale wwww.museodelriciclo.it.
"Lo stimolo al visitatore, attraverso la bellezza delle opere esposte, è quello di imparare a concedere una seconda possibilità come presupposto essenziale di rinascita".Daniele Steccanella, responsabile laboratorio Raee della cooperativa sociale It2 di Bologna


"opeRAEE, esercizi artistici di recupero degli apparecchi elettrici ed elettronici"
 fino a lunedì 22 aprile 2013 nella sede della Regione a Bologna. 
fonte:www.adnkronos.com


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