mercoledì 28 dicembre 2011

Evgen Bavcar-Il buio è uno spazio




Immagini dove la luce tratteggia i contorni di persone e cose. E che riporta ad una dimensione oltre i canoni tradizionali. Una luce catturata attraverso quell'occhio interiore non intimorito di fronte al mondo , da quando all'età di dodici anni perse definitivamente la vista. L'artista sloveno cieco, con le sue opere, ci permette di 'vedere' da un'altra prospettiva e dal prossimo mese oltre cinquanta dei suoi scatti (Evgen Bavcar. Il buio è uno spazio) saranno in mostra dal 18 gennaio fino al 25 marzo 2012 al Museo di Roma in Trastevere.




"Un giorno un ramo danneggiò il mio occhio sinistro... per mesi, ho osservato il mondo con un solo occhio, finché un giorno una mina abbandonata danneggiò pure il mio occhio destro. Non sono diventato cieco subito ma a poco a poco, è andata avanti per mesi, come se si trattasse di un lungo addio alla luce. Così nel frangente ho dovuto catturare rapidamente le cose più belle, le immagini di libri, colori e fenomeni celesti, e di portarli con me in un viaggio di non ritorno"




Quattro anni dopo il doppio incidente che gli ha procurato la cecità totale ha preso in mano la macchina fotografica e da allora non l'ha più abbandonata. E' un'artista molto apprezzato, soprattutto in Europa, dove ha esposto in diverse città. Oggi vive e lavora a Parigi.




Ogni singolo uomo vede soltanto una porzione della verità complessiva; e molto spesso, in realtà quasi sempre, egli deliberatamente s'inganna anche su questo piccolo prezioso frammento" P.K.Dick

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