L'artista britannico di origine francese Peter de Francia, pittore del realismo con accenti espressionisti che fu allievo di Renato Guttuso, e' morto all'eta' di 91 anni per una polmonite dopo una lunga battaglia contro il diabete.
Si era affermato presso la critica nel 1959 con una grande tela ad olio dal titolo ''Il bombardamento di Sakiet'', ispirata dall'uccisione di 79 persone in un villaggio della Tunisia, dove le autorita' militari francesi temevano fossero addestrati insurrezionisti algerini. La monumentale opera e' stata frequentemente accostata a ''Guernica'' di Pablo Picasso.
Nato in Costa Azzurra, nei pressi di Nizza, vicino al confine italiano, nel 1921, Peter de Francia era figlio di un avvocato discendente di una famiglia benestante di Genova e di una nobildonna inglese. Dopo gli studi artistici a Parigi, nel 1947 arrivo' in Italia per studiare nell'atelier di Renato Guttuso, dove non solo fece propri i canoni del realismo del grande artista ma si avvicino' anche alle sue idee comuniste. Per tutti gli anni Cinquanta Peter de Francia fu in Gran Bretagna un sostenitore della teoria marxista dell'arte. Nel 1949 partecipo' alla sua prima mostra collettiva a Milano. Sempre fedele al realismo, la pittura di Peter de Francia si e' contrassegnata per la ricerca di colori brillanti e i suoi lavori si sono sempre caratterizzati per alta tensione morale o polemica. Tra le sue opere si segnalano ''L'esecuzione di Beloyannis'' (1953), dedicata all'uccisione nel 1952 in Grecia di Nikos Beloyannis, un partigiano comunista che combatte' i nazisti, accusato di essere una spia. Nel 1972 realizzo' un'altra grande tela apprezzata dalla critica, ''La nave dei folli''.
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